Un articolo pubblicato il 26 ottobre nelle pagine culturali del quotidiano La Repubblica svela un particolare finora inedito della storia editoriale italiana del Signore degli Anelli: nel 1962 la maggiore casa editrice italiana, la Arnoldo Mondadori, prese in considerazione l’ipotesi di pubblicare un’edizione italiana del capolavoro di Tolkien.
Il documento riportato da Repubblica, del quale potete vedere una riproduzione qui sotto, è la scheda di lettura del Signore degli Anelli, e contiene l’illustre parere di Elio Vittorini, direttore della collana “La Medusa” di Mondadori a partire dal 1960.
Il giudizio di Vittorini è severo: “Inclinerei a scartare: ma possiamo eventualmente provarci ad acquistare un solo volume come gli editori ci propongono”; evidentemente la George Allen & Unwin non si poneva troppi problemi di tutelare l’integrità dell’opera di Tolkien, proponendo anche la pubblicazione della sola Compagnia dell’Anello (come poi in effetti avvenne nel 1967). Forse confidavano nel successo del libro, che avrebbe portato alla pubblicazione anche dei due volumi successivi…
La pubblicazione del Signore degli Anelli da parte di Mondadori non sarebbe stata del tutto strana, dal momento che proprio nella collana “La Medusa” erano stati pubblicati, a partire dal 1947 e dal romanzo Lontano dal pianeta silenzioso, la “trilogia dello spazio” di C. S. Lewis.
A Vittorini risponde Vittorio Sereni, con un parere ancor più negativo: “Se c’è tempo per farlo chiederei un’altra lettura. Ma la conclusione mi sembra già un NO ed escluderei la possibilità di arrischiare un esperimento”. La questione si chiude con una nota di R. C., che scrive: “Opzione scaduta. Dunque, è no”, e con un’altra nota (dalla sigla illeggibile) che recita: “Detto in una lettera all’editore”.
.
Cosa sarebbe successo, se La Compagnia dell’Anello fosse stata pubblicata nel 1963 dalla Mondadori? Nessuno può dirlo con certezza; si può ipotizzare che il volume non avrebbe riscosso grande successo e che la pubblicazione della “trilogia” si sarebbe arenata. Allora, forse, non ci sarebbe stata la “scoperta” di Tolkien nei primi anni ’70 da parte dei giovani di destra, e Il Signore degli Anelli avrebbe visto la luce nella sua completezza solamente verso il 1978, sfruttando l’uscita del film di Bakshi. Chissà, potremmo anche dover ringraziare il giudizio di Vittorini…
.
.
n