Manoscritti segreti di Tolkien, stavolta sono in Islanda

L'Anello dei ghiacciPiù che una moda, sta divenendo un’epidemia! Dopo Mirkwood arriva un altro libro che ha al centro i “manoscritti segreti” di J.R.R. Tolkien. Ecco la trama de L’anello dei ghiacci (“Where the shadows lie”): «Islanda. Dintorni di Reykjavík. Il cielo non è mai stato così scuro e minaccioso. Le nuvole basse quasi toccano le nere acque del lago. Il detective Magnus Jonson vede a malapena il corpo, immerso nella foschia. È il cadavere di Agnar Haraldsson, uno dei più importanti studiosi dell’opera di Tolkien. La sua è una morte apparentemente assurda. Ma forse una spiegazione c’è, o quantomeno un indizio. Perché il professore, poco prima di morire, era entrato in possesso di un’antica saga nordica. Un prezioso manoscritto vecchio di 800 anni, forse la saga da cui Tolkien ha preso ispirazione per scrivere Il Signore degli Anelli. Ma del manoscritto e dei due uomini misteriosi che stavano trattando con lo studioso per impadronirsene si sono perse le tracce. Magnus non ha dubbi: deve ritrovarli e capire cosa faccia parte del mito e cosa della realtà…».

Michael RidpathL’inglese Michael Ridpath non può che essere al primo romanzo, ma, a quanto pare, ha conquistato notorietà grazie a questo libro, stampato ormai in tutto il mondo. In un’intervista tratta dal suo sito, l’autore spiega come ha pensato a Tolkien per la trama. Fin da bambino scriveva thriller e aveva già pronti un detective, l’Islanda e una saga da cercare… «Volevo qualcosa di realmente grande, qualcosa che avesse risonanza anche fuori dell’isola», ammette candidamente Ridpath. «La risposta è venuta facilmente: Il Signore degli Anelli». Aveva già letto le opere del professore di Oxford? La risposta è spiazzante: «Non conoscevo nulla di Tolkien, ma pensavo che fosse plausibile che lui avesse avuto a che fare con le saghe nordiche…». Naturalmente, indagando un po’ Ridpath ha scoperto che Tolkien aveva una passione per il genere e si adattava moltissimo alla sua trama. Così, lo ha inserito nella storia…

Il libro, pubblicato da Garzanti, arriva ora anche in Italia (trad. di Duccio Viani, pp. 364, 18,60 euro). Naturalmente, Ridpath è già al lavoro: L’anello dei ghiacci è il primo volume della “Serie del Fuoco e del Ghiaccio”, che vedrà ancora all’opera il detective islandese Magnus…

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4 Comments to “Manoscritti segreti di Tolkien, stavolta sono in Islanda”

  1. Manwe ha detto:

    Probabilmente la trama del libro è anche abbastanza interessante. Il rischio con operazioni del genere è che il lettore non ferrato in materia possa pensare che sia tutto vero! Consideriamo poi che, nel caso in specie, anche l’autore stesso del romanzo di Tolkien sa ben poco. Chissà se nel frattempo si è letto qualcosa (almeno Lo Hobbit!!!)

  2. Gwindor ha detto:

    “La Serie del Fuoco e del Ghiaccio”?
    A questo mi sa che non gli fa causa solo la Tolkien Estate…

    • Norbert ha detto:

      Concordo con Gwindor. Questo scrittore cerca di “sfruttare” sia Tolkien sia Martin.

      Beh … chi è causa del suo mal, peste lo colga
      🙂

  3. BoB ha detto:

    Su amazon americano il libro è definito addirittura un “quasi-modern day sequel to Lord of the Rings”. Brr…. 🙁
    Il libro usa in maniera così spudorata il nome di Tolkien, che sulla fascetta dell’edizione cartonata il nome del professore è pure errato: Tolkein!!!

    Ciao!
    BoB

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