È stato appena pubblicato il numero 12 della storica rivista Other Minds. Nata nel 2007, è edita da Thomas Morwinsky e Hawke Robinson. I due erano a loro volta collaboratori della precedente rivista Other Hands, che aveva iniziato la sua avventura nell’aprile del 1993 per concludersi nel luglio del 2001, dopo ben 34 numeri e quasi dieci anni di attività. Edita da Chris Seeman, altra figura storica tra gli appassionati tolkieniani made in Usa, la rivista era dedicata a tutto ciò che riguardava Merp, cioè il Middle-earth Role Playing, pubblicato dalla Iron Crown Enterprises (ICE), che poco prima del 2000 aveva perso i diritti di pubblicazione di storie e giochi legati al mondo di J.R.R. Tolkien. Stiamo parlando di giochi di ruolo ispirati al Signore degli Anelli e alla Terra-di-mezzo, che negli anni Ottanta e Novanta alimentarono la passione dei lettori di Tolkien in tutto il mondo. Tutto il fascino della Terra-di-mezzo è pienamente restituito in questo GdR che si fregia dell’autorizzazione della Tolkien Enterprise. Non si tratta di una semplice “ispirazione” come per molti altri GdR, a cominciare da Dungeon & Dragons, ma di un vera e propria ambientazione, documentata, coerente e ricca di numerosi supplementi e avventure.
Un mondo in espansione
«Alcuni dei racconti più vasti li avrei raccontati interamente, e ne avrei lasciati altri solo abbozzati e sistemati nello schema d’insieme. I cicli sarebbero stati legati in un grande insieme, e tuttavia sarebbe rimasto lo spazio per altre menti e altre mani che inserissero pittura e musica e dramma». Questa lettera di Tolkien (l’importantissima n. 131 a Milton Waldman) esprime una delle idee dello scrittore inglese sui suoi scritti. Quella di creare un corpo di leggende più o meno legate, che spaziasse dalla cosmogonia, più ampia, fino alla fiaba romantica, più terrena, che traeva il suo splendore dallo sfondo più vasto. Un mondo in cui molte storie sarebbero state scritte nel dettaglio, altre solo abbozzate e soprattutto, un mondo in cui altre persone dotate avrebbero potuto aggiungere storie, immagini, canti e leggende. È questo il cuore, secondo molti, del lascito di Tolkien: un mondo donato agli artisti, in cui aggiungere dettagli e altre piccole gemme, cui dedicare creazioni di ogni genere e tipo.
Merp era tutto questo. Dal 1982 al 1997 rappresentò lo standard da seguire e da usare come fonte per ulteriori dettagli sul mondo del Signore degli Anelli. Il tutto legalmente e in maniera ufficiale, avendo la Ice acquistato i diritti dalla Tolkien Enterprise, che detiene tutt’oggi per Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, venduti dall’autore stesso nel 1969. Il gioco di ruolo della Ice (in Italia tradotto come Girsa) ha avuto anche dei successori ideali: Lord of the Rings Adventure Game (1991-1993), The Lord of the Rings Roleplaying Adventure Game (prodotto dalla Decipher nel 2001), The Lord of the Rings Roleplaying Game (Decipher 2002-2005), The One Ring (prodotto dalla Cubicle 7 ad agosto 2011). È solo a Merp, però, che la comunità dei giocatori di ruolo globale ha dato autorevolezza, concedendo la palma di “fonte ufficiale oltre Tolkien”. Lo dimostra il fatto che nell’estate del 2005 i giocatori di Merp erano ancora così tanti da poter organizzare una nuova manifestazione annuale, la Merpcon (Middle-earth Role Playing Convention), che dura ancora oggi e di cui si è appena svolta la settima edizione. Anche se con il tempo, sono stati ammessi altri giochi di ruolo centrati sulla Terra-di-mezzo, Merp resta lo standard riconosciuto da tutti. Lo dimostrano i tanto ambìti moduli geografici di Merp, che su eBay si possono trovare solo a partire dalle 100-150 sterline in su (dai 120 ai 170 euro). Lo dimostra la vitalità dei siti, dei forum, delle radio online a Merp dedicate. Lo dimostrano i tanti progetti per riportarlo in vita.
Una rivista storica
Other Minds racconta tutto questo mondo. Raccolto il testimone da Other Hands, la rivista si occupa di fornire contenuti interessanti per gli appassionati di Tolkien di ogni genere e, più specificamente, le informazioni utilizzabili da chi ama i giochi di ruolo per godersi le molteplici sfaccettature del suo universo immaginario, per raccontare la storia di ogni regione della Terra-di-mezzo, specificare dettagli nascosti sulla vita dei protagonisti delle molte leggende, narrare eventi poco conosciuti della Prima, Seconda e Terza Era, presentare personaggi creati da Tolkien. Al tempo stesso, è un bollettino che annuncia eventi e manifestazioni, concorsi e novità, concentrato soprattutto su quanto accade negli Stati Uniti.
Ecco di seguito l’indice dei contenuti del numero 12 di Other Minds:
– Editoriale
Alcune notizie, principalmente sul nuovo gioco di ruolo della Cubicle 7, The One Ring, che verrà pubblicato ad agosto 2011.
– Informazioni dall’
interno
Notizie dalla comunità dei giocatori, principalmente sull’ultimo sondaggio appena svolto.
– Númenórean Longevity Revisited, di Thomas Morwinsky
Un breve articolo sulle caratteristiche della longevità dei Númenóreani di cui non si era parlato nell’articolo del numero 6 della rivista.
– An Unexpected Party, di David Daines
Una descrizione su come con poca spesa e molta fantasia si possa creare una bellissima scena dedicata al primo capitolo dello Hobbit e la si possa inserire in un diorama
– The Phenomenon of “Eternal Realms” in Middle-earth RPG settings, di Thomas Morwinsky
Panoramica su un fenomeno ricorrente nella pubblicazioni dei giochi di ruolo dedicati alla Terra-di-mezzo.
– Quendi, di Daniel “Vaco” Vacaflores
Un lungo articolo sulle diverse differenziazioni tra gli Elfi della Terra-di-mezzo, completo di statistiche per Merp
A corredo degli articoli ci sono moltissime foto e illustrazioni di molti artisti, alcuni dei quali famosi: Catherine Karina Chmiel, John Howe, Ted Nasmith, Jan Pospisil e Tuuliky.
Ah, per la cronaca la rivista è grautita e scaricabile online, come anche tutti i numeri passati.
Buona lettura!
– Scarica qui il numero 12 della rivista Other Minds
– Scarica qui il modulo per il sondaggio tra i lettori
– Scarica qui i numeri passati della rivista Other Minds
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Ma solo a me il MeRP-GiRSA non è mai piaciuto come sistema? Mi è sempre parso inutilmente complicato e, forse per il suo legame con Rolemaster, molto legato a un concetto di gioco in cui tutti sono maghi o guerrieri. La sovrabbondanza di magia ‘stregonesca’ poi mi ha sempre lasciato perplesso, se consideriamo che in LotR ci si meraviglia per una corda che si srotola da sola e Gandalf è restio persino ad accendere un fuoco.
Il fatto che abbia avuto un seguito così elevato per me è dovuto al semplice fatto che, per lungo tempo e prima di internet, era l’unico gioco sulla Terra di mezzo disponibile in commercio e quindi ci si adattava a quello che c’era.
Avrà meno seguito e meno avventure ‘precotte’ da usare ma, come ‘feeling’ tolkieniano, credo sia molto migliore il francese Tiers Age/Terza Era.