Per uno standard europeo
Si è ormai esaurita la lunga ondata del successo della trilogia cinematografica diretta da Peter Jackson del Signore degli Anelli. Sicuramente in Italia, almeno. Dopo anni in cui in libreria si trovava di tutto con appiccicato sopra il nome di J.R.R. Tolkien, dai libri di cucina all’astrologia, dai libri da disegnare alle parodie, ora è tempo di consuntivi. Neanche gli inediti, come La leggenda di Sigurd e Gudrún, o presunto tale, come I Figli di Húrin, hanno smosso più di tanto il mercato e la stessa Bompiani, che detiene i diritti di quasi tutte le opere del Tolkien, si è un po’ adagiata sugli allori, diradando nel tempo le nuove pubblicazioni. Per fortuna, proprio dall’onda lunga dei film, è nata la collana Tolkien e Dintorni, della Marietti1820 editore, che ha dato alle stampe alcuni tra i più importanti studi dedicati allo scrittore inglese. Inoltre ha pubblicato “La trasmissione del pensiero e la numerazione degli elfi”, che contiene alcuni saggi di Tolkien apparsi su riviste specialistiche americane, in anteprima mondiale raccolti in un unico volume e assolutamente inediti in Italia.
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Morte e immortalità in Tolkien
Proprio grazie alla Marietti1820 è nato il progetto del Gruppo di studio, che l’Associazione romana studi Tolkieniani ha avviato insieme all’Istituto Filosofico di Studi Tomistici di Modena. Un gruppo di studiosi, ricercatori e traduttori italiani si è riunito per quasi due anni, confrontandosi su una tematica comune, la “morte e immortalità in Tolkien”. L’esperienza ha portato alla pubblicazione di un’opera di saggistica tolkieniana interamente italiana, “La Falce Spezzata – Morte e immortalità in J.R.R. Tolkien“. La qualità degli studi prodotti conferma come la casa editrice, oltre alla serietà e al coraggio con cui ha intrapreso la pubblicazione di studi specialistici e di qualità sull’autore del Signore degli Anelli, sia stata disponibile ad accogliere innovativi progetti con standard accademici che nel resto del mondo sono una realtà consolidata dentro e fuori le università. Nonostante l’impegno profuso, l’assenza del mondo accademico rimane però un vuoto che forse in futuro si riuscirà a colmare anche in Italia.
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Il metodo utilizzato per giungere alla pubblicazione del volume è molto diffuso nei paesi anglosassoni e
utilizzato da università e centri di ricerca negli Stati Uniti. Un lavoro preliminare di preparazione del gruppo di studio ha portato all’invio di un invito aperto alle realtà tolkieniane italiane e a studiosi che negli ultimi anni si erano distinti per le loro ricerche. L’attività del gruppo di studio si è poi concentrata in incontri a cadenza trimestrale in diverse città italiane (Roma, Modena, Firenze), finalizzate a promuovere il confronto sui metodi di lavoro e le linee di ricerca dei diversi partecipanti. In seguito, le bozze dei saggi presentati dai partecipanti sono state lette, a turno, negli incontri e si è discusso di eventuali linee di sviluppo e approfondimenti. Proprio dallo stimolo reciproco e dai consigli di tutti i partecipanti, ogni singolo saggio ha tratto enorme giovamento. Gli incontri si sono svolti per tutto il 2008 e nel primo semestre del 2009.
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Il biennio 2010-2012
L’esperienza è stata così proficua da stimolare la nascita di un nuovo gruppo di studio per questo biennio, che ha già iniziato i suoi lavori. Si discute del tema, della bibliografia già raccolta e degli spunti dei diversi partecipanti. In ogni incontro, due membri del gruppo, presentano le ricerche che li porterà a scrivere i loro saggi. Il primo incontro, il 20-21 marzo 2010 a Orvieto, è stato “interlocutorio” perché è stato il preludio al convegno internazionale di Modena, organizzato dall’Associazione Romana di Studi Tolkieniani, in collaborazione con l’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, il 22 maggio 2010 il convegno dal titolo Tolkien e la Filosofia, che si è tenuto presso la Sala Convegni dell’Hotel Raffaello, Strada per Cognento 5, Modena. Due dei relatori del convegno, Franco Manni e Andrea Monda, hanno tenuto le loro relazioni all’incontro di marzo. Il secondo incontro, sempre vicino Orvieto, si è tenuto dal 24 al 26 settembre 2010. Sempre Franco Manni ha illustrato il suo tema, partendo dal “Signore degli Anelli” per affrontare le altre opere. Nel terzo incontro, tenutosi a Modena il 22 e 23 gennaio 2011, sono stati presentati tre nuovi membri e interessantissime sono state le relazioni di Cecilia Barella, Lorenzo Gammarelli e Norbert Spina. Il quarto incontro, si è svolto il 7 e 8 maggio 2011, vicino Orvieto, in cui tra le altre cose, è intervenuto Peter Grybauskas, allievo di Verlyn Flieger, conferenziere al Kalamazoo del 2010 e saggista su Mythlore. Un quinto incontro è previsto a fine novembre 2011 a Modena.
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