Sabato, 14 gennaio 2012, la Danimarca festeggerà i 40 anni del regno di Margherita II. Un recente sondaggio ha rivelato che ben il 77% dei danesi è soddisfatto della monarchia e della famiglia reale, che ne fa i sudditi più fedeli in Europa. Il successo è probabilmente dovuto alla capacità della famiglia reale di modernizzarsi in maniera giusta, ma gran parte del merito va alla stessa regina: quando salì al trono nel 1972 solo il 42% era favorevole alla monarchia. In pochi però sanno che la sovrana danese è una grande appassionata di J.R.R. Tolkien.
L’artista che non doveva regnare
Margherita II di Danimarca, in origine non doveva diventare monarca, anche essendo la prima figlia del Principe della Corona, futuro Re. Al momento della sua nascita, solo i maschi potevano aspirare al trono. Una legge varata nel marzo del 1953 permise anche alle donne di governare, sul modello della monarchia inglese. Fu così che dopo la morte del padre, Re Federico IX, Margherita II ascese al trono il 14 gennaio 1972. La sua biografia ufficiale, intitolata M – 40 anni sul trono, pubblicata in Danimarca un paio di settimane fa, alla vigila di Natale, ha dato la possibilità di vedere molti degli aspetti privati della sovrana danese, fornendo l’immagine di una regina che a 71 anni si sente come una “vecchia zia noiosa”, ma è ancora piena di vita. Nella lunga intervista con l’autore della biografia, il giornalista Jens Andersen, si scopre che la regina è affettuosamente conosciuta col nome di “Daisy” e non ha mai nascosto la sua vena artistica: acclamata pittrice, ha tenuto molte mostre dei suoi lavori. Se non fosse stata Regina sarebbe probabilmente stata un’artista a tempo pieno. «L’arte e la pittura è da tempo diventata per me più di un passatempo», ha detto la Regina, «mi è diventata una necessità di vita». Ben conosciuta in Danimarca e in Scandinavia, la produzione artistica della Regina comprende quadri, acquarelli, schizzi, découpages, paramenti sacri, che sottolineano il vasto raggio di interessi di di un’artista che è anche una grande personalità della scena politica europea. Nel 2006, per la prima volta in Italia il Museo Stibbert di Firenze ha ospitato una mostra della sua produzione artistica, «Il sogno di una Regina». I singoli quadri creano un coerente ciclo di paesaggi fantastici: strani ed enigmatici, con mari e montagne deserte. Fantasia, eppure tutto questo mondo reca l’impronta inconfondibile di essere nato dall’impatto con la monumentale natura nordica. È un volo nel mondo della fantasia, per così dire, tipicamente danese: non a caso sono spesso gli autori più “fantastici” danesi ad aver fornito l’ispirazione. Molti dei découpages provengono dalle opere di Karen Blixen e dalla favola La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, autore da cui la Regina ha tratto anche l’ultimo progetto, I cigni selvatici, film tv prodotto dalla televisione pubblica danese, in cui la stessa Margherita II ha un cameo. Sono, inoltre, suoi anche i ricami e i costumi del balletto Una favola danese. In questo seducente diaframma tra realtà e mondo dell’immaginazione si inserivano anche gli acquarelli ispirati alle storie di Tolkien, schizzi per le illustrazioni del Signore degli Anelli.
La Regina e il professore
Alcune pagine della biografia di Margherita II sono dedicate al Professore di Oxford. Quello con Il Signore degli Anelli è stato un incontro importante per la Regina. Si era imbattuta nel libro nel 1969, nel periodo in cui ancora allattava il figlio, il principe Joachim, durante una visita in una libreria. «Ha colpito subito la mia immaginazione. Non riuscivo a smettere di leggerlo, una volta finito, dovevo iniziare da capo a leggerlo. L’ho letto quasi dieci volte e per ben due volte ho letto l’intera trilogia ad alta voce al principe Joachim e a suo fratello maggiore, il principe ereditario Frederik». In Danimarca, Tolkien divenne famoso negli anni 1970 e ha notevolmente influenzato danese letteratura fantasy dal linguaggio. Il Signore degli Anelli (Ringenes Herre in danese) fu pubblicato dal 1968 al 1972, nella traduzione di Ida Nyrop Ludvigsen per la casa editrice Gyldendal. La Regina fu talmente colpita dai libri dello scrittore inglese da realizzare una serie di disegni per illustrarlo: un totale di 7 immagini a pagina intera e altri 57 di misura minore. Nel 1977 l’editore danese pubblicò un’edizione di lusso del Signore del Anelli illustrata da Ingahild Grathmer. L’intera tiratura di 1500 copie numerate a mano fu venduta prima del rilascio ufficiale, non appena si scoprì che dietro lo pseudonimo si nascondeva la regina Margherita II. C’era molta curiosità sull’interpretazione che la Regina aveva fatto delle avventure di Tolkien. Lo scrittore stesso aveva visto le illustrazioni. Lo scrittore aveva sempre rifiutato che altri artisti illustrassero Il Signore degli Anelli. Voleva che fosse possibile per i lettori avere una propria immagine del paesaggio e dei personaggi. Alla sua morte nel 1973, però, due dei disegni in bianco e nero della regina Margherita furono trovati in una tasca della sua giacca. Quando i figli di Tolkien fecero l’inventario dell’intero patrimonio, trovarono alcuni dei disegni della Regina, su cui Tolkien aveva scritto le sue più vive raccomandazioni. I disegni gli erano stati inviati dalla allora principessa danese, sempre
con lo pseudonimo di Ingahild Grathmer, quando si trovava a studiare in un college in Inghilterra nel 1973. Si scoprì anche che Tolkien era rimasto affascinato dall’atmosfera di mistero dei disegni, oltre al fatto che lei, come aveva fatto lo stesso scrittore, non si era concentrata molto sui personaggi, ma più sulle scene e i sui paesaggi. Anche inserendo queste illustrazioni in un’edizione delle sue opere, sarebbe rimasto ancora spazio per l’immaginazione dei lettori.
E così fu. I disegni di Margherita II furono la base in Inghilterra per la pubblicazione nel 1976 dell’edizione della Folio Society, che furono curati dall’artista britannico Eric Fraser. Lars-Terje Lysemose, giornalista e fondatore della Tolkien Society Danese (conosciuta come Imladris, Danmarks Tolkienforening), ha riportato le parole con cui il direttore della Allen&Uwin, Rayner Unwin, all’ Oxonmoot del 1998 raccontò l’emozionante storia di come fu pubblicata l’edizione speciale del Signore degli Anelli illustrata da Ingahild Grathmer nel 1977: «Quando incontrammo sua Maestà per aver l’approvazione di usare i suoi disegni per il libro, la Regina esclamò: “Ma perché avete messo uno dei miei disegni capovolto?”. Non sono mai stato così imbarazzato, la mia faccia divvenne tutta rossa. Immaginate la situazione: non capivo proprio quale fosse il verso giusto del disegno, ma lei ha ammesso che, in effetti, era difficile capirlo e si è messa a ridere per l’episodio divertente». Nel 2002 le illustrazioni di Margherita II sono state usate anche per la ristampa dell’edizione danese del Signore degli Anelli, basandosi su quella di lusso del 1977. Sempre nel 2002, la Regina ha dato il permesso di usare alcune delle sue illustrazioni per il libretto del CD At Dawn in Rivendell, con cui il gruppo musicale danese Tolkien Ensemble ha messo in musica le poesie e canzoni del Signore degli Anelli. La passione della Regina Margherita non sembra affievolirsi con il tempo. In occasione dei suoi 70 anni, il 16 aprile del 2010, è stat l’occasione per nominare molti nuovi cavalieri. Uno dei fortunati è stato Viggo Mortensen, l’attore che ha interpretato Aragorn nei film di Peter Jackson. Essendo per metà danese, Mortensen ha ricevuto il titolo di “Ridder af Dannebrog”, che si traduce in “Cavaliere della bandiera danese”. Non male per un erede di Isildur!
IL TRAILER DEL FILM “THE WILD SWANS” (DE VILDE SVANER):
IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DELLA REGINA MARGHERITA
(IN DANESE: dura pochissimo e mostra la splendida natura del nord):
LA GALLERIA DI IMMAGINI DELLA REGINA MARGHERITA II:
– Sito della Margherita II di Danimarca
– Sito della casa editrice Gyldendal
– Sito della Tolkien Society Danese (conosciuta come Imladris)
Essendo appassionata di Tolkien e del suo mondo, vi ringrazio per questo interessante articolo, sapevo che la regina Margrethe di Danimarca aveva illustrato il Signore degli Anelli, ma non avevo idea avessero esposto i suoi lavori in Italia, un vero peccato scoprirlo solo ora.
Spero non vi dispiaccia se metto un link nel mio sito.