Da qualche tempo molte persone su Facebook stanno diffondendo il gioco chiamato “The One Ring”, che è chiaramente dedicato agli appassionati di J.R.R. Tolkien. Il gioco è realizzato dalla Mgames, casa gallese specializzata in videogiochi e applicazioni per i social network. “The One Ring” è un bel gioco fantasy inspirato al Signore degli Anelli, creato su licenza della Middle-earth Enterprises, che viene pubblicizzato come gioco di combattimento ed esplorazione. Non è esattamente così perché non si tratta di un gioco pieno d’azione dalla grafica tridimensionale e paesaggi ricostruiti alla perfezione. Si tratta, invece, di un’avventura a carattere testuale, dove si deve scegliere con cautela la propria tattica. Ecco la traduzione di un’intervista, pubblicata su Tolkien Library con Sam Roads, il direttore creativo della Mgames.
L’intervista a Sam Roads
Puoi dirci in poche parole in cosa consiste questo gioco?
«È un gioco d’esplorazione e combattimento. Si impersona un personaggio all’interno della trama del Signore degli Anelli, viaggiando insieme a Frodo, Aragorn e Gandalf e seguendo il racconto dei libri. Ci si unisce a loro nella lotta contro gli Nazgul, si condivide il peso dell’Unico Anello e si esplorare la Terra di Mezzo. Si può anche interagire con altri giocatori, o l’utente stesso può decidere di partecipare come sparring partner in partite altrui, oppure può collaborare alla sconfitta di uno dei grandi antagonisti della storia, come l’Osservatore nell’acqua o il Balrog di Moria».
Dicci qualcosa su di te?
«Mi sono formato come compositore di musica classica, ma da venti anni sono uno sviluppatore di giochi. In questo tempo, ho fondato quattro imprese e due volte il Premio “Origins” della Game Manufacturers Association (che è la cosa più vicina agli Oscar per i giochi non elettronici). Ho fatto tutto questo con Clint Oldridge, che è presidente della Microcosm Games; a noi si è unito anche Jeffries Mark come direttore tecnico. Tutti e tre ci siamo incontrati all’Università nei primi anni novanta!».
Se non sbaglio sei anche dietro a un gioco per posta del Signore degli Anelli? Che cos’è questa storia?
«Ooh. Si tratta di un gioco di quelli tosti! Le partite possono durare mesi e ogni turno può richiedere ore di pianificazione. Ci piace a seconda del momento ed è così che abbiamo sviluppato una prima relazione con una licenza commerciale sulle opere di Tolkien. Il giocatore prepara il suo turno a casa, non al computer e poi invia il risultato a un server e-mail. In questo modo i turni sono molto, molto più lenti di quanto non siano in “The One Ring“, ma questo è il vantaggio di Facebook!».
È titolare di una licenza della Tolkien Enterprises, e questa è una buona notizia per gli appassionati di Tolkien. Ma cosa significa in realtà?
«Vuol dire che ci è permesso usare il mondo della Terra di Mezzo e raccontare la storia dei libri. I responsabili della Tolkien Enterprises devono controllare e approvare tutto quel che facciamo e, occasionalmente, ci dicono di mettere in maiuscola una parola o di cambiare un nome. Penso di aver sviluppato un buon rapporto con loro e mi sembrano davvero interessati a far sì che gli appassionati di Tolkien ottengano solo il meglio dai giochi da loro approvati.
Visto che hai creato il gioco The One Ring si può concludere che sei un appassionato di Tolkien?
«Quando ero piccolo, mio padre mi lesse Lo Hobbit. Sulla parete della mia camera da letto è appesa una mappa della Terra di Mezzo: quindi penso che la risposta sia un sì!».
Quanti giocatori si sono iscritti al gioco. Non avete alcune delle vostre favolose statistiche da condividere?
«Attualmente abbiamo 20mila giocatori e il numero sta crescendo come sta crescendo lo stesso mercato degli appassionati di Tolkien su Facebook. La domenica è il giorno in cui il gioco è più frequentato ed è una cosa buona perché durante la settimana non vogliamo distrarre tutti dal lavoro!».
Ogni tanto rilasciate un aggiornamento e un extra per il gioco. Mi sembra che spendiate un sacco di tempo per creare questi aggiornamenti. Anche le diverse missioni seguono i racconti dei libri, a volte anche con spunti presi dalle Appendici o dalle opere pubblicate successivamente… potete dirci un po’ della ricerca che state facendo?
«Il responsabile della storia è John Davis, che è un’autorità assoluta sulle opere di Tolkien. Egli studia tutto. E dico tutto! Ci sono note, calendari, liste, post-it, fogli di calcolo e ogni sorta di dettagli su cui lavorare. Non facciamo quasi mai una citazione diretta da Tolkien, ma la scrittura di Davis è così sorprendente che si ha la sensazione che si stia leggendo lo scrittore inglese. Ancor di più, Davis dà tutto il merito allo stesso Tolkien!».
Quali sono i tuoi piani futuri per il gioco?
«Stiamo aspettando proprio in questi giorni il via libera dai responsabili della Middle-earth Enterprises su un nuovo sviluppo. Non posso dir nulla finché non avremo il consenso, ma posso anticipare che si rivolge a quegli appassionati del Signore degli Anelli che amano il lato “più oscuro”. Posso però dirvi tutto su
Crafting! Abbiamo introdotto la prima missione agli inizi di gennaio e la prossima espansione sarà piena zeppa di cose nuove da fare. Siamo molto eccitati!».
GUARDA L’INTERVISTA SU YOUTUBE:
-PRIMA PARTE:
-SECONDA PARTE:
-TERZA PARTE:
– Pagina su Facebook di The One Ring
– Sito della casa di videogiochi gallese Mgames
.