Enrica Paresce, nostra artista e socia della nostra Associazione, è spirata due mesi fa, martedì 13 dicembre, dopo una lunga lotta contro un tumore che l’ha vista impegnata per ben quattro anni. Il vuoto che lascia va ben oltre le parole, perché un’associazione piccola come la nostra non è fatta solo di appassionati di J.R.R. Tolkien, ma soprattutto di amici. E gli amici si aiutano e si supportano a vicenda.
La Biografia scritta da lei
«Enrica è nata, ma non per sua volontà, e ci tiene a sottolinearlo, in un freddo novembre di moltissimi anni fa. Portatrice insana e distratta dei ricordi di una famiglia scomparsa che la fanno inciampare spesso nel vivere quotidiano e nelle innumerevoli buche del selciato romano scrive, scrive e scrive… legge, legge e legge… disegna, disegna e disegna… Decisa a emigrare da se stessa non ha ancora trovato la porta per il fuori però non demorde. Ha “studiato”… inglese, francese russo e cinese (e a stento parla italiano!), recitazione, programmazione neurolinguistica, linguaggio del corpo, nuoto, tennis, disegno all’accademia di belle arti, e in generale, a causa del morbo della curiosità che la divora, tutto quel che non era assolutamente previsto nel suo corso di studi universitari con gravi effetti su quest’ultimo. Nel frattempo oltre che girare intorno al mulino che le fornisce lo stipendio, ha lavorato in una radio libera (Radio Elle) nel mattutino e in un programma sui Beatles, alla Rai come presentatrice in un programma per ragazzi, e, ha organizzato per sette anni festival di musica classica in Toscana e in Sicilia (“Il Festival Musicale di Sarteano” ed “Erice, musica per un atomo” dal 1982 al 1987). Ha pubblicato, alcune poesie e racconti in riviste di letteratura creativa ( Tam Tam, Prospectiva,ecc..), e in raccolte (R@cconti senza rete – Michele Di Salvo Editore 2000), con altri scrittori: (I due lati di un arcobaleno – Prospettiva Editrice 2001) e un libro di poesie e racconti solo suoi (Quasi di Versi – Edizioni LibroItaliano 2006 ), oltre ad alcuni articoli d’arte per il sito della Cnn Italia. Insieme ad altri amici hobbit è stata fra i fondatori dell’ArsT…».
Gli eventi con Tolkien
Proprio di tutta la sua intensa attività con l’ArsT vogliamo ricordare i momenti più intensi. Tra i fondatori dell’Associazione, Enrica ha partecipato alla stesura del libro i “Paesaggi della Terra di Mezzo”, con tre saggi e alcuni dei suoi disegni. Ha esposto a Roma le sue opere d’
ispirazione tolkieniana durante la manifestazione “Le Rive dell’Anduin”, nel giugno del 2005, e presso la biblioteca Cornelia di Roma, nel gennaio 2006, nell’ambito di una serie di eventi incentrati su “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien. Ha tenuto due mostre personali: “I Colori della Terra dei draghi” nel 2009 presso il centro culturale FusoLab di Roma e “Il fantastico in mostra” al Casperia Festival nel luglio 2010.
Tra eventi e ricordi
Le Rive dell’Anduin (4 giugno 2005), organizzato al Teatro Arciliuto a Roma, tutti insieme tenemmo uno spettacolo di letture recitate tratto dal Signore degli Anelli, a cura de I Lettori, e in alcune conferenze, tra cui la presentazione dell’edizione italiana di The Road to Middle-Earth (La Via per la Terra di Mezzo) di Tom Shippey, edita da Marietti 1820 e “There will always be an England: Il Signore degli Anelli tra britishness e romance” di Orsetta Innocenti. «Più che ricordi ho dei “flash”, in cui è sempre sorridente e attiva», dice Norbert Spina. «Mi ricordo che in teatro stava per terra a disegnare in un passaggio. Le dico: “Lo sai, che sei proprio in mezzo ai piedi?”. E lei, serafica, “Si!”». «La prima volta la vidi alle Rive dell’Anduin, ma la conobbi veramente dopo quando fui assoldata nelle fila degli “irriducibili”», dice Daniela Mastroddi. «Ricordo la passione e la pazienza nel preparare eventi che a volte si sono rivelati non proprio un successo. Le letture recitate, le Interviste impossibili, l’Orto botanico, il Fusolab, il suo Gollum, la sua trolla e la sua Arwen».
Nel 2009, per tre settimane la mostra di Enrica sulle opere di Tolkien, “I colori della Terra dei Draghi“, è stata il filo conduttore di un evento omonimo curato dall’Associazione presso il centro culturale Fusolab di Roma. Al suo interno una trasmissione radio, quattro conferenze e le letture recitate di “Un giornalista nella Terra di Mezzo: interviste fantastiche ai personaggi del Signore degli Anelli”. «Non dimenticherò la sua interpretazione di Arwen nelle letture che facemmo al Fusolab», ricorda Manuel Chiofi. «Bravissima a interpretarne una versione “ragazza svampita e viziata”». «Ricorderò sempre la sua disponibilità per le iniziative dell’Associazione», dice Claudia Manfredini, «la prontezza e anche l’entusiasmo con cui metteva a disposizione le sue opere per le mostre e le sue doti di attrice per le le letture recitate (adoravo il suo Gollum, e i Tre Troll erano meravigliosi). Anche qui, non si è mai tirata indietro, persino quando era già ammalata. Sì, mancherà il suo fiume di parole alle prossime riunioni e pizzate dell’ArsT…».
«Se poi erano in ballo libri o
disegnatori o artisti in genere…», ricorda Simona Calavetta, «Avete mai provato a fare il conto della quantità di nomi, titoli, trame e aneddoti (spesso sul suo amatissimo padre) che inanellava nel suo fiume di parole e risate?». «Io mi ricordo», dice Giampaolo Canzonieri, «quando raccontava le vicende delle vite incredibili del padre e, soprattutto, dello zio (possidente in Cina al tempo dell’Ultimo Imperatore e rovinato dalla Rivoluzione maoista, roba da Emilio Salgari) e io le dicevo che avrebbe dovuto scriverci un libro». La stessa Enrica citava spesso i libri di Tolkien: «Oggi sono triste…», scrive in una mail nella lista dell’Associazione, «quindi mi vado a rifugiare in un bel romanzo… in un altro mondo, una saga di mille e più pagine sarebbe la cosa migliore… anche già letta va bene uguale. Indovinate quale?». L’ultima sua partecipazione alle attività dell’ArsT fu a LuccaComics 2011, dove collaborò ad abbellire lo stand. «Ragazzi, erano 100mila presenze di cui un quarto buono mascherato! Incredibile!», ha scritto Enrica al suo ritorno. «Sì, in effetti mi sono sentita in un altro universo… e come diceva un signore lucchese, sono ragazzi che non fanno niente di male, non rubano, non spaccano, se si picchiano, lo fanno per finta ridendo come matti fra loro… e sparano proiettili di spugna colorata… se ti vedono che li vuoi fotografare si mettono in posa tutti contenti! E tanti grazie, prego, allegria e gentilezza…». Enrica era una persona solare, attivissima, un fiume in piena. Era una di noi: un’amica, un’appassionata di Tolkien. «Confido», conclude splendidamente Giampaolo, «che adesso sappia di prima mano chi è Tom Bombadil».
Ecco una galleria dei suoi disegni e di sue foto:
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Dolce Enrica….ti ho conosciuta appena 18 anni fa…. compagna di lavoro, amica fidata…. l’ArsT ha perso una fantastica persona…io ho perso una splendida sorella.