David Wenzel lesse per la prima volta Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien mentre era al college. Cosa c’è di diverso dall’esperienza di molti altri studenti? «Mi coinvolse fino al punto che mi misi a fare schizzi di tutti quegli eventi meravigliosi. Alla fine, dedicai tutto il mio ultimo anno di college a illustrare Lo Hobbit», ha rilevato Wenzel in una recente intervista. Fu quasi un’ossessione che permise così a Wenzel di emergere dalla massa degli appassionati di Tolkien che frequentavano l’università fino a farne una professione. La manifestazione che si è tenuta a Worcester (Inghilterra), That’s Entertainment, tutta dedicata al mondo del fumetto, è stata l’occasione per avvicinare Wenzel e rievocare quei momenti e annunciare una novità.
Un artista per ragazzi
David Thorn Wenzel è un illustratore e artista di libri per bambini, conosciuto in tutto il mondo soprattutto grazie alla versione a fumetti dello Hobbit. Wenzel inizialmente non si era dedicato all’illustrazione fantastica. La sua prima ambizione era quella di affinare le proprie doti artistiche in modo da poter andare in California e lavorare per una delle grandi case d’animazione. «Ma non avevo alcuna conoscenza reale di come fare. Ero così disponibile ad accettare tutto ciò che mi sarebbe stato proposto», ha detto. Il cambiamento avvenne quando Wenzel, che dopo il college aveva fatto esperienza in un’agenzia pubblicitaria e alla Marvel Comics, rivolse la sua attenzione ai libri per ragazzi, genere in cui lavora tuttora. La sua ossessione per Tolkien, sviluppata al college, covava ancora dentro di lui. E proprio dalle amicizie di quei tempi che avvenne la svolta. «A uno dei miei amici di allora, il fumettista e scrittore Larry Marder, era capitato di lavorare con le persone che avevano acquistato i diritti per Lo Hobbit», ha rivelato Wenzel in un’intervista. «Ed egli mi disse: perché non chiami questo mio vecchio amico? Secondo me, è quel che fa per te». Da quella telefonata nacquero le illustrazioni per Middle-earth: the World of Tolkien Illustrated, volume con cui Wenzel iniziato la sua carriera artistica, pubblicato nel 1977 da Centaur Books, su un testo di Lyn Carter: estratti di brani di Tolkien abbinati a 15 disegni e 11 acquerelli con titoli come “La tranquilla Bag-End è sconvolta”, “Ragni e Spade a Bosco Atro” e “Conversazione
con Smaug” che mostrano perfettamente l’amore e il rispetto dell’artista per il testo originale e il suo debito verso le influenze ammesse Arthur Rackham, Edmund Dulac, Howard Pyle, Alphonse Mucha, Barry Windsor-Smith e Frank Frazetta (di lui abbiamo parlato qui), nonché i pittori olandesi Pieter Bruegel e Jan Steen.
Nel corso della sua carriera, Wenzel ha lavorato per la maggior parte delle case editrici più importanti. Sempre affascinato da mitologia e folclore, si è dedicato molto a visualizzare creature e personaggi fantastici. “Il Regno dei Nani” scritto da Robb Walsh e pubblicato da Centaur Books, gli ha consentito di ricreare un’intera civiltà sotterranea sulla base dello scavo archeologico di Aegol Barrow. “Il racconto del Mago”, scritto da Kurt Busiek, racconta la storia di Evernight, una terra governata da un consorzio di maghi malvagi. Per questo libro David creato centinaia di minuscole creature soprannaturali chiamate Alchemites. Altre opere degne di nota il bestseller natalizio “Rudolph, la renna dal naso rosso”, scritto da Robert L. May, “Un cappello per Ivan”, da Max Lucado e diversi libri della serie dell’Orsa Minore, sotto la direzione artistica di Maurice Sendak (di lui abbiamo parlato qui e qui).
Lo Hobbit a fumetti
Lo Hobbit a fumetti è considerato da molti come uno degli adattamenti più riusciti e di maggior successo di un classico della letteratura per ragazzi. Sceneggiato in tre parti da Chuck Dixon e Sean Deming e illustrato appunto da Wenzel, fu pubblicato nel 1989 dalla Eclipse Comics. Nel 1990 la Unwin Paperbacks pubblicò un’edizione in volume unico. La prima copertina fu ad opera dallo stesso Wenzel mentre, a partire dalla ristampa dell’edizione in volume unico pubblicata da Del Rey Books nel 2001, una copertina è stata illustrata da Donato Giancola (di lui abbiamo parlato qui), che ha ottenuto l’anno successivo il Premio per la migliore illustrazione di copertina dalla Association of Science Fiction Artists. In Italia, il volume unico venne pubblicato dall’editrice Rusconi nel 1997 e fu ristampato nel 2000, quando la pubblicazione delle opere di Tolkien passò alla Bompiani. Come citato in fondo al libro: «Lo stile di Wenzel unisce al tratteggio classico le tecniche di acquerello e la narrazione grafica». La narrazione e l’adattamento a fumetti seguono fedelmente l’originale. Oltre ai dialoghi tra i personaggi, ampie parti del volume presentano grandi illustrazioni con didascalie, che riassumono molte parti del libro. Proprio alla manifestazione di Worcester, Wenzel ha rivelato di aver appena completato una nuova edizione del suo lavoro ormai classico, che sarà pubblicato in
autunno in concomitanza con l’uscita dell’attesissimo primo film sullo Hobbit, previsto per dicembre. Il nuovo libro, che sarà pubblicato da HarperCollins (ne abbiamo già parlato qui) è stato aggiornato con una nuova copertina, un formato più grande e 32 pagine di nuove illustrazioni ricreate da Wenzel. E in anteprima, alcune delle immagini si possono vedere qui sotto.
– Il sito ufficiale di David T. Wenzel
– Il blog di David T. Wenzel
– Il sito ufficiale della manifestazione That’s Entertainment
– Pagina Facebook della manifestazione That’s Entertainment
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grandissimo illustratore!!