Ultimo reportage del convegno francese! Meno male, perché i redattori sono provati dalla baraonda di nozioni, spunti, discussioni e resoconti, per non parlare degli ottimi contatti intessuti, con un piccolo particolare forse sfuggito a molti… tutto accade in francese!!!
Gli interventi
Essendo l’ultimo giorno, un bel tour de force per far spazio a tutti ci sta proprio bene. Si comincia prima stamattina e si finisce dopo. Non è malaccio, se si pensa che il gruppo dei bachelardiani di solito fa le undici di sera!
Roger BOZZETTO: Bilbo un hobbit original – [Bilbo, un hobbit originale]. Professore emerito di Letteratura generale e comparata presso l’Università della Provenza, oltre che autore di decine di studi sul fantastico oltre che organizzatore di numerosi convegni qui a Cerisy, Bozzetto si è concentrato sulla figura di Bilbo. Il suo ruolo è stato spesso ridotto a quello di predecessore, nel “periodo di prova” che Tolkien avrebbe passato prima di cimentarsi con l’epica del Signore degli Anelli. Questa posizione nasce da una prospettiva sbagliata. Lo Hobbit, quando viene scritto, è il culmine di un processo che ha richiesto molto tempo prima di iniziare, e in generi in cui di solito non si trova Tolkien. Bozzetto ha esaminato questi territori inesplorati, ma molto istruttivi: le storie brevi, le poesie, racconti per ragazzi. E non ha dimenticato neppure il concetto teorico di mondo immaginario, con molte citazioni da “Sulle Fiabe”.
Dramma totale al secondo intervento. La tizia va come un treno! Diciamo solo che gli stessi francesi fanno fatica a seguirla e chiedono più volte di rallentare. Per noi è troppo… Ecco quel che abbiamo capito, tanto ci è piaciuto nemmeno un po’. Anne Isabelle FRANÇOIS: “A Club of the Other Sort”. Coteries, cercles, cliques et autres sociétés: théories et pratiques des groupes (masculins) chez C.S. Lewis [“Un Club di un altro tipo”. Combriccole, circoli altre associazioni: teorie e pratiche di gruppo (maschili) intorno a C. S. Lewis]. Praticamente la Francois, docente di letteratura comparata alla Université Sorbonne Nouvelle – Paris 3, ha esposto una tesi di genere. Il suo scopo era dimostrare quanto di analizzare le rappresentazioni, i modelli e i discorsi di socializzazione (solo maschile) nelle opere di C.S. Lewis, il più importante membro degli Inklings. Francois ha posto particolare attenzione al processo di mitizzazione del proprio lavoro da parte di Lewis, vale a dire la creazione di una sorta di lignaggio socio-culturale fantastico, incarnato soprattutto nella narrativa, ma anche negli scritti teorici e nelle relazioni con gli altri membri del gruppo. Lo studio è stato condotto con un approccio di genere, attraversando tematiche di classe e di razza. Questo tipo di socializzazione, secondo Francois, ha incluso il tema per eccellenza comune a tutti i membri del gruppo: la “inglesità” come ideale di educazione e cultura.
Colpo di scena, subito dopo pranzo: Adam Tolkien non parlerà! Lo
sostituisce la sua compagna, Nadia CRIDI, insegnante di inglese a Marsiglia, che ha svolto un dottorato sul Professore di Oxford. In L’Etrange histoire du peintre Niggle [Il curioso caso del pittore Niggle], Cridi ha colto l’occasione per dare una lettura in parallelo tra la vita di Tolkien, le sue preoccupazioni e le sue illustrazioni. Queste ultime hanno fatto da filo conduttore a riflessioni sull’allegoria, sulla paura di Tolkien di non riuscire a concludere Il Signore degli Anelli, sulla natura delle fiabe e il concetto di immaginario. Interessantissima, infine, la posizione politica maturata da Tolkien ed espressa nelle lettere: «Le mie opinioni politiche inclinano sempre più verso l’anarchia (intesa filosoficamente come abolizione di ogni controllo, non come uomini barbuti che lanciano bombe) – oppure verso una monarchia non costituzionale. Arresterei chiunque usi la parola Stato (intendendo qualsiasi cosa che non sia la terra inglese e i suoi abitanti, cioè qualcosa che non ha poteri né diritti né intelligenza). E giustizierei coloro che si ostinano!». La discussione che ne è nata ha esaurito tutto il tempo a disposizione!
Vincent FERRÉ: Traduire et éditer Tolkien [Tradurre e curare i testi di Tolkien]. Ferré è il vero motore di tutto il convegno. È stato lui ha chiamare e coinvolgere tutti. Dal 2001 a oggi, ha riunito prima intorno a sé un nutrito gruppetto di professori e studiosi, poi ha allevato studenti e dottorandi, ora collega questo mono accademico con quello dei fan e del web da un lato, e con editori e critici dall’altro. Praticamente, grazie a lui, tutti quelli che si occupano di Tolkien in Francia erano al convegno o ci dovevano venire (ci sono state un paio di defezioni). L’operazione è riuscita, con gli accademici che hanno apprezzato molto il rigore con cui alcuni appassionati (soprattutto i “wikipediani”) trattano la materia. Ancor di più, proprio questo intervento è stato l’occasione per annunciare la pubblicazione del Dictionnaire Tolkien, in uscita a ottobre, ma già in pre-ordine dall’editore. È il frutto del lavoro di due anni da parte del team qui riunito, naturalmente misto tra accademici e fan, con questi ultimi molto agguerriti e professionali nello scrivere i vari articoli che compongono le quasi mille pagine del dizionario. È un po’ la risposta francese alla Tolkien Encyclopedia di Michael Drout. Altra novità annunciata è la nuova traduzione dello Hobbit, che uscirà anch’essa a ottobre, e ha scatenato i mugugni per il cambio dei molti dei nomi conosciuti. Bilbo Baggins dovrebbe diventare da Bilbo Saccon a Bilbo Bessac…
In conclusione, l’esperienza è stata molto positiva e ci ha fatto scoprire un mondo pieno di bei tesori da leggere e studiare. Ora, non ci resta che prendere la via del ritorno, tanto, tra treni, coincidenze e pause forzate, sono solo 10 ore di viaggio!!!
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Un grazie per i 5 durissimi (per voi) bellissimi (per noi) artioli