Dopo mesi di ipotesi, rumors e notizia fasulle che giravano in rete, ora è ufficiale: Lo Hobbit 3 cambia titolo. Il capitolo conclusivo della seconda trilogia dedicata da Peter Jackson alle opere di J.R.R. Tolkien non si chiamerà più «Andata e Ritorno», ma diventa «La Battaglia dei cinque eserciti» (The Battle of the five armies). Già da tempo si era parlato di un possibile cambio del titolo e molte ipotesi erano state fatte, tra cui quella di «Into The Fire», nome che conteneva un tenue accenno a un capitolo del romanzo, ma tutte le voci si sono rivelate sbagliate.
Il nuovo titolo diffuso dalla Warner Bros conferma la tendenza degli ultimi mesi, già confermata dal secondo capitolo della saga cinematografica. Questa nuova trilogia non è una versione su pellicola del romanzo, ma prende spunto dalle sue pagine per spiccare il volo verso un film d’azione di atmosfera fantasy che non ha quasi più nulla di tolkieniano, a parte i nomi dei personaggi. Il cambiamento del titolo, infatti, rispecchia lo spostamento dell’attenzione del film dal protagonista del romanzo, Bilbo Baggins, alle vicende belliche. Nell’ultimo capitolo della saga cinemtografica se ne devono infatti chiudere molte: la fuga di Gandalf dalla prigione, la sconfitta degli Orchi di Dol Gundur, la resa dei conti tra gli Elfi Legolas e Tauriel e l’Orco Azog, e la Battaglia dei Cinque eserciti. Tranne l’ultimo, tutti questi eventi non sono raccontati nel romanzo di Tolkien.
I motivi di Jackson
Con un film che si sta allontanando sempre più dal libro di Tolkien, perde senso anche There and Back Again, che richiama il sottotitolo del volume, ma non il centro del prossimo film. Ed ecco così la scelta di The Battle of the five armies, cioè un titolo che richiama uno dei momenti finali, il principale, della vicenda. È una scelta imposta anche dalla suddivisione della saga in tre capitoli. La storia de Lo Hobbit doveva essere inizialmente divisa in soli due film, salvo poi la decisione di regista e produttori di allungare esponenzialmente il brodo e dilungarsi in una nuova e per certi versi sfiancante trilogia. Così, quel titolo che sembrava perfetto per il secondo di due film, diventa fuori luogo come chiusura della trilogia. É stato lo stesso Jackson a spiegare sulla sua pagina Facebook la scelta, arrivata proprio in questi ultimi giorni: «There and Back Again sembrava il titolo giusto per il secondo di due film inerente alla rivendicazione di Erebor, laddove sia l’arrivo che la partenza di Bilbo fossero entrambe contenute nel secondo film. Ma con tre film, sembra improvvisamente fuori luogo – dopotutto Bilbo è già arrivato “lì” nella Desolazione di Smaug. «Alla prima cinematografica dell’anno scorso – ha continuato il regista neozelandese – ho avuto una conversazione con i produttori in merito all’idea di toranre a riesaminare il titolo. Abbiamo deciso di mantenere una mente aperta fino a che la prima versione del film non fosse conclusa. Quel punto l’abbiamo raggiunto la settimana scorsa, e dopo averla vista, siamo tutti d’accordo sul fatto che adesso ci sia un solo titolo che appaia totalmente appropriato». Il titolo scelto è quindi «Lo Hobbit: la Battaglia dei cinque eserciti» (The Hobbit: The Battle of the five armies). Ma a quanto pare il titolo originale non verrà accantonato del tutto, anzi sarà probabilmente il nome che darà il titolo all’intera trilogia dello Hobbit. «Così come inteso dal professor Tolkien – ha specificato, infatti, Jackson – There and Back Again riguarda l’intera avventura di Bilbo Baggins, dunque non vi meravigliate qualora in futuro tale dicitura la troviate apposta al box-set contenente tutti e tre i film».
A dicembre l’ultimo capitolo
Il terzo e ultimo capitolo dello Hobbit, dopo Un viaggio inaspettato e La desolazione di Smaug, arriverà nelle sale cinematografiche in Italia il 18 dicembre 2014. La pellicola è ancora in fase di post-produzione, ma molto presto potrebbero iniziare a venir fuori le prime immagini e qualche nuovo trailer per tenere alta l’attenzione degli appassionati sulla «Terra di Mezzo». A precedere il tutto arriveranno presto le versioni in Dvd, Blu-ray e Blu-ray 3D del secondo capitolo cui sono state aggiunte, come da consuetudine, circa 25 minuti di scene inedite tutte accompagnate dalla colonna sonora di Howard Shore. Gli extra comprendono tre video sui «dietro le quinte», 4 video web di produzione, e un video musicale per I See Fire di Ed Sheeran. Le tre versioni sono già state rilasciate in Gran Bretagna (il 7 aprile) e negli Stati Uniti (l’8 aprile) facendo ottenere al film un altro record, quello di venite: sul mercato statunitense in tre settimane il formato in Blu-ray ha ottenuto un fatturato pari a 54,79 milioni di dollari, mentre la versione in Dvd ha generato un giro di affari pari a 93,53 milioni di dollari. Le vendite complessive dell’intero mercato dei supporti video ammontano a 148,32 milioni di dollari. La versione in Blu-ray di Lo Hobbit – La desolazione di Smaug ha scalato la top ten dei titoli più venduti, conquistando il primo posto, scalzando il dominio di Frozen – Il regno di ghiaccio e The Pirate Fairy.
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