Se ne è parlato e se ne parlerà ancora molto nonostante ciò che afferma il regista neozelandese. Ma a quanto pare il suo diniego non dipende dal fatto di non voler girare il film, ma tutto dipende solo da una questione di diritti della Tolkien Estate sugli scritti del Professore. C’è da considerare il veto assoluto che Christopher Tolkien ha impresso su questo libro, aborrendo le trasposizioni cinematografiche del buon Peter. Ora esce un’intervista su Collider a Peter Jackson, a pochi giorni dal Comic-Con di Los Angeles, in cui tra le molte domande, il regista si è soffermato sulla possibilità, dopo Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, di poter fare un film anche sul Silmarillion.
L’intervista a Jackson
«Non vi è alcun piano per te o chiunque altro per affrontare Il Silmarillion, di J.R.R. Tolkien?», ha chiesto speranzoso l’intervistatore. «Che ne dite di farlo?», risponde il regista neozelandese, «Alla fine degli anni ’60, Tolkien vendette i diritti cinematografici per Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, ma Il Silmarillion non era ancora finito. È stato scritto solo in parte da lui. Dopo la sua morte, fu finito e pubblicato da suo figlio Christopher. Così, i diritti cinematografici per Il Silmarillion non sono mai stati venduti e gli eredi non sembra abbiano alcun interesse a discutere dei diritti cinematografici con nessuno. Questa è attualmente la situazione». Quindi parrebbe, la voglia del regista ci sarebbe pure, è la disponibilità che non c’è. Peter Jackson in passato ha più volte ribadito la sua disponibilità spiegando meglio la situazione. In altre interviste, a una domanda se volesse girare un film basato sul Silmarillion, la risposta del regista neozelandese è stata: «Credo che le possibilità che io viva fino ad avere 110 anni siano molto remote, in quanto i diritti per Il Silmarillion, a differenza di quelli del Signore degli Anelli e dello Hobbit, sono detenuti dalla famiglia Tolkien, a cui i film di Jackson non piacciono per nulla. «Non credo che la Tolkien Estate ami i miei film», ha detto il regista in riferimento alla trilogia del Signore degli Anelli. Per occuparmi del Silmarillion dovrei aspettare che scadano i diritti che loro detengono, ma si tratta di un periodo piuttosto lungo!». «Non penso che Il Silmarillion andrà da qualche parte per un bel po’ di tempo… », ha continuato Jackson, «A differenza de Lo Hobbit e del Signore degli Anelli, i diritti del Silmarillion, appartengono ancora agli eredi di Tolkien. Se gli eredi e gli studi cinematografici dovessero mai far pace, il film potrebbe diventare realtà, ma ciò non sembra davvero possibile».
Tolkien Estate, attori e pesci d’aprile
Prima dell’uscita de Lo Hobbit e dopo anni di silenzio, Christopher Tolkien ha rilasciato un’intervista a Le Monde senza risparmiare critiche sugli adattamenti di Jackson della trilogia de Il Signore degli Anelli. Alla domanda se volesse incontrare il regista, Tolkien rispose all’intervistatore: «Hanno distrutto il libro, rendendolo un action movie per 15-25enni. E sembra che Lo Hobbit sarà dello stesso stampo. Tolkien è stato divorato dalla sua popolarità e assorbito dall’assurdità del tempo. C’è un divario vertiginoso, quasi un abisso, che si è aperto ormai tra gli scritti di mio padre e il loro enorme successo commerciale, in cui non mi riconosco più. Si è formato attorno all’opera di Tolkien una sorta di universo parallelo: è un mondo scintillante fatto di immagini, gadget, figurine, magliette, giochi da tavolo, che in parte mascherano o travisano lo scritto originale e lo rendono ormai un culto più che un romanzo serio. Il divario tra la bellezza e la serietà del lavoro di mio padre e ciò che è diventato è aldilà di me. Questo livello di marketing riduce a niente l’estetica e il significato filosofico di questo lavoro». Un patrimonio che è stato il lavoro di una vita da parte di Christopher Tolkien, ma che è da alcuni anni è diventata anche la fonte di una certa «disperazione intellettuale». Anche se la critica specializzata ha criticato fortemente i film di Jackson, le opere hanno avuto il successo del pubblico al botteghino. E, come previsto, le voci di un possibile film basato sul Silmarillion non sono irragionevoli. La major Usa MGM sta vivendo un momento economico difficile e sembra che la Terra di Mezzo possa essere un modo per uscire dalla crisi. Inoltre, nonostante il fatto che Jackson e la New Line o la Warner Bros non hanno annunciato alcun progetto di un’altra trilogia sull’opera postuma di Tolkien, ci sono già attori che si candidano a far parte dei futuri film. È il caso del britannico James McAvoy (tra i suoi ultimi film c’è X-Men: First Class) che ha fatto una dichiarazioni sorprendenti: «Mi piacerebbe interpretare Gandalf… nel prossimo Silmarillion! Si tratta di una raccolta di poesie e canzoni che tracciano la storia antica della Terra di Mezzo di Tolkien». «Il mio vero spirito da fan è venuto alla ribalta, ma sono storie molto, molto belle. In parte riguarda anche l’origine di Gandalf, o Mithrandir, o Stormcrow, o uno dei suoi molti nomi. In ogni caso, forse è l’unico che mi piacerebbe interpretare!», ha detto McAvoy alla rivista Total Film. L’attore, quindi, si candida a incarnare la versione più giovane di Gandalf, che negli adattamenti realizzati è interpretato da Sir Ian McKellen. E alla fine, ammette: «Io non sono troppo familiarità con il libro, ma mi aspetto che lo studio lo prenda in considerazione trasformandolo in una terza trilogia». Il tema è talmente discusso dagli appassionati di Tolkien che lo stesso Jackson ha voluto scherzarci su realizzando un divertente pesce d’aprile. Rilasciando un video sul suo canale di Youtube del tutto simile a quelli girati per Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug, in cui però erano inserite due scene particolari: una in cui fa vedere la sceneggiatura dell’Episodio VIII di Star Wars, tirata fuori da un cassetto, ma soprattutto un’altra in cui, in una panoramica generale di alcuni scaffali, in cui compare un presunto script del Silmarillion, così, come nulla fosse. Non è semplice scovare queste chicche: la sceneggiatura del Silmarillion (divisa in sei volumi!) è su uno scaffale assieme ad altri faldoni, al minuto 2:39. Naturalmente, il giorno dopo lo scherzo è stato svelato!
di Daniela Mastroddi, che ringraziamo per il lavoro)
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Curioso che James McAvoy voglia interpretare il giovane Gandalf/Ian McKellen e che invece nell’ultimo film degli X-Men non interpreti il giovane Magneto (sempre interpretato da McKellen) ma la sua controparte Charles Xavier.. Cortocircuito Nerd 😀