Se il regista è il fan: Lo Hobbit in quattro ore

Peter JacksonCerti tipi di operazioni non andrebbero avallate, perché vanno a ledere quella che è a tutti gli effetti una produzione artistica che porta la firma di professionisti ed è tutelata dalle leggi del copyright. Era, però, prevedibile, viste le molte critiche alla trilogia cinematografica di Peter Jackson dedicata allo Hobbit, che qualche appassionato di J.R.R. Tolkien si cimentasse a tagliare e rimontare l’intero corpus dei tre film secondo le sue predilezioni. Del resto, era accaduto alla prima trilogia, quella del Signore degli Anelli, che era stata rimontata in una chiave molto più oscura, suscitanto critiche ed elogi. Questa volta, il movente non è tanto l’atmosfera della trilogia, ma la trilogia stessa, contestata come scelta produttiva.

Una passione per Tolkien

Film: Bilbo Baggins«Il mio scopo principale era ri-centrare la storia su Bilbo e far sì che il racconto si muovesse a un ritmo più sostenuto (ma non al punto da impedire al pubblico di capire cosa stesse succedendo)». È questa la motivazione che ha spinto TolkienEditor, un anonimo appassionato del Professore che ha messo su un blog per divulgare la sua opera e spiegare le scelte di montaggio. «Creare transizioni omogenee tra le scene era di particolare importanza in questo senso. Ho anche riordinato un paio di momenti nel film per farlo scorrere meglio». Bilbo BagginsTolkieneditor si trova tra coloro a cui non è piaciuta l’idea di tirar fuori da un romanzo di appena 300 pagina un’intera trilogia solo per uno scopo commerciale: «Nel 2012 speravo davvero di poter aggiungere Lo Hobbit alla mia annuale maratona del Signore degli Anelli, ma nella sua attuale versione tronfia non vedo come possa accadere». Il risultato è una nuova opportunità che internet dà ai fan delusi: rimontare tutto secondo i propri gusti. Un lavoro, chiaramente non autorizzato e anche discutibile (oltre al copyright bisogna notare che l’ultimo dei tre film è ancora al cinema e non è ancora stato distribuito in home video), ma che sta dando i suoi frutti visti i circa 500 commenti positivi lasciati sul blog in soli due giorni.

Scelte stilistiche e tagli chirurgici

Fan: Tolkien EditQuali linee guida ha seguito l’anonimo montatore? Sul blog c’è anche un elenco dei cambiamenti apportati:
1) Soppressione totale della sottotrama su Dol Guldur, la ricerca da parte di Gandalf, con relative apparizioni di Saruman, Radagast e Galadriel. Secondo l’autore, sono state le parti più facili da tagliare, perché davvero non c’entravano nulla con la narrazione centrale.
2) Soppressione del triangolo amoroso Tauriel-Legolas-Kili. L’autore ha eliminato del tutto la contestatissima Tauriel, personaggio invitato da Jackson. Legolas ottiene solo un breve cameo durante la cattura dei Nani a Bosco Atro. Secondo l’autore il taglio è stato ovvio, visto quanto poco valore, trama e personalità questi due Elfi del bosco aggiungono alla storia.
3) Notevole limitazione della sottotrama dell’Orco pallido. Azog è ovviamente ancora al comando dell’attacco alla Montagna Solitaria, alla fine, ma compare nel film solo dopo che la compagnia dei Nani sfugge dai tunnel dei Goblin (cosa che suggerisce che la vendetta per l’uccisione del Grande Goblin è il movente che porta alla Battaglia delle Cinque Armate, come è nel romanzo).
4) Sono stati tagliati l’imprigionamento di Bard e il raid notturno degli Orchi a Pontelagolungo. Tuttavia, qualcosa della storia di Bard è stata lasciata perché Jackson è riuscito a creare un’empatia del pubblico per la comunità dei pescatori e la lotta di Bard per proteggerli.
5) Soppressione del prologo con il vecchio Bilbo: secondo Tolkien Editor, come con il romanzo, il film funziona meglio se la storia inizia in un accogliente buco hobbit e poi cresce organicamente con le avventure di Bilbo nel grande mondo spaventoso. È inoltre molto più elegante conoscere Smaug in primo luogo tramite la ballata cantata dai Nani (piuttosto che la sequenza di realtà digitale). L’eliminazione del preludio evita che l’avventura intera si riduca a un flashback.
6) Taglio di molte delle schermaglie con gli Orchi. La Battaglia delle Cinque Armate fornisce caos con gli Orchi in maniera più che sufficiente. Se mostrate tutte prima di allora, le scene diventano monotone. «Ero tentato di lasciare nel primo confronto Azog (dato che assomiglia a un capitolo del romanzo), ma ho deciso di tagliarlo per una serie di motivi. In particolare, ho trovato stridente il crescendo emotivo di Thorin salvato da Bilbo (e il senso di sicurezza che il pubblico sente dopo che il gruppo è stato salvato dalle Aquile). Inoltre, penso che il film funziona meglio se Bilbo sta ancora cercando di guadagnarsi il rispetto di Thorin lungo tutto il percorso, come era nel romanzo. Per non parlare dell’assurdità di Bilbo che si trasforma improvvisamente in un maestro con una spada!».
7) Limitazione di tutte le sequenze d’azione, senza rimuoverle (la lava fusa nello scontro con Smaug non c’è più, per esempio).
8) Taglio di tutte le scene-riempitivo, «quelle che, quando le individui e le tagli, ti scordi pure che c’erano!». Ad esempio, la scena di 4 minuti in cui Bard acquista del pesce e quella dei Nani che devono raccogliere il suo compenso.
9) Le scene chiave di Bilbo, come i confronti con Gollum, Smaug e i ragni sono state tutte lasciate intatte, perché secondo il montatore sono un eccellente adattamento delle corrispettive parti del romanzo.

– Vai al blog di Tolkien Editor

 
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3 Comments to “Se il regista è il fan: Lo Hobbit in quattro ore”

  1. Wu Ming 4 ha detto:

    Almeno sulla carta si direbbero tutte scelte condivisibili. 🙂

  2. D. ha detto:

    Magari questo se lo merita l’oscar! 🙂
    Speriamo non lo tolgano da internet…

  3. Alberto ha detto:

    Ieri sera ho visto le prime due ore e mezza di adattamento e devo dire che il lavoro è decisamente ben fatto e il tutto risulta moooooolto più godibile della versione originale di PJ.
    Tutto sommato, peccato per alcuni tagli:
    – la scena del lavaggio e sistemazione dei piatti, secondo molto carina e fedele al libro;
    – il flashback della battaglia fuori dalle porte di Moria si poteva lasciare, si fa un po’ fatica a capire da dove spunti Azog;
    – forse anche il salvataggio delle aquile andava lasciato, magari rimaneggiando un po’ la scena ed evitando l’atto di coraggio (fuori luogo) di Bilbo;
    – proprio per l’assenza di questa scena si passa dalla Compagnia inseguita da Azog alla Compagnia inseguita da Beorn in forma di orso: lo stacco lascia un po’ perplessi…
    Cmq ottima la riduzione di tutte le scene d’azione, non se ne sente davvero la mancanza! 😀
    Secondo me si poteva fare una versione ridotta di 5 ore in tutto: l’idea originale di fare solo due film da 2 ore e mezza l’uno era quella giusta.

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