Il Tolkien Lab è un’iniziativa promossa sul territorio modenese promossa dall’Aist e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici. Si tratta di incontri nei quali i lettori appassionati di Tolkien potranno trovare il modo di approfondire assieme a importanti studiosi il meraviglioso mondo della Terra di Mezzo. Ne avevamo già parlato in precedenza qui. Quest’anno il Tolkien Lab sarà dedicato al progetto TOLKIEN E I CLASSICI, che nasce per iniziativa del Gruppo di Studio Tolkieniano, sempre promosso dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Si tratta di un progetto molto articolato e per certi aspetti innovativo, ma ha però una finalità molto semplice e coerente con i predenti lavori: promuovere la ricezione di J.R.R. Tolkien come autentico classico della cultura.
Un incontro al mese
Gli incontri del Tolkien Lab solitamente hanno cadenza mensile: per questo sono chiamati Tolkien Lab – Laboratorio tolkieniano permanente di Modena. Si svolgono da marzo a dicembre: ogni mese vengono organizzati incontri su J.R.R. Tolkien, al fine di creare uno spazio permenente in cui poter riflettere e comprendere sempre meglio la sua opera. L’ingresso del pubblico è di solito gratuito. Lo spazio web del Laboratorio tolkieniano permanente di Modena permetterà di condividere con tutti gli iscritti i materiali che man mano verrano analizzati nei diversi incontri. Al termine di ogni serata, in vero stile hobbit, verrà offerto buffet di saluto durante il quale si potranno approfondire più “amichevolmente” tutte le domande che sorgeranno a seguito della relazione.
Tolkien e Geoffrey Chaucer
L’incontro inaugurale del 10 Marzo avrà come ospite d’onore il Presidente dell’AisT, Roberto Arduini. Nella serata non solo verrà presentato in anteprima il volume, ma il relatore parlerà anche diffusamente del rapporto complesso ma fondamentale che J.R.R. Tolkien ha intrattenuto con Geoffrey Chaucer, l’autore dei Racconti di Canterbury. I due autori hanno molto in comune, a partire dal fatto che il primo si occupò in maniera professionale delle opere del secondo per lungo tempo. Come professore di lingua e letteratura inglese, è naturale che Tolkien si sia occupato anche dell’autore dei Canterbury Tales. Ma ci sono anche diversi debiti che il professore deve al poeta medievale. Fin dai primi componimenti poetici, infatti, Tolkien, fu influenzato da Chaucer da cui trasse non solo lo stile e la struttura di molti suoi componimenti, ma anche lo spunto per alcuni dei suoi personaggi più singolari. Un tema non facile ma che il relatore, con le sue competenze filologiche e letterarie, cercherà di “sviscerare” in tutte le sue sfumature.
ARTICOLI PRECEDENTI
– Nascono i Laboratori tolkieniani
– Pubblicato Tolkien e i Classici
LINK ESTERNI
– Vai al sito Istituto Filosofico di Studi Tomistici
– Vai al sito dei Tolkien Lab
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