Cartoomics, ecco tutti i segreti di Ivan Cavini

Ivan Cavini: Balrog in progressA volte capita che ci si perda dietro alle cose, rincorrendo impegni e raccontando eventi. Se poi si tratta di roba di qualità, la penna scorre da sé. E di alta qualità si tratta quando si parla di Ivan Cavini, uno degli artisti italiani più conosciuti dagli appassionati di Tolkien. Ce ne siamo occupati più volte, raccontando tutto il suo lavoro nella realizzazione, nell’allestimento e nell’inaugurazione del Greisinger Museum, un museo tutto dedicato alla Terra di Mezzo, raccontando tutto il suo lavoro nell’organizzazione di FantastikA 2014, manifestazione che si è tenuta a Dozza nel settembre scorso che ha avuto un sorprendente successo di pubblico. In tutto questo tempo, però, ci siamo accorti che mai abbiamo raccontato l’artista. Certo, dalle sue produzioni, qualcosa si intravede, ma mai abbiamo avuto l’occasione di raccontare Ivan. Allora, mettetevi comodi, perché questa è la volta buona. Mentre l’AisT è a Cartoomics, proponiamo l’intervista all’artista tolkieniano.

Tutto uno stand al Cartoomics

Cartoomics: stand dell'AisT con Ivan CaviniDozza. Apriamo lentamente la porta: è lo studio di un artista al lavoro. Ivan Cavini è immerso in un quadro posto sul cavalletto. Ne approfittiamo per dare uno sguardo in giro. Un Apple Mac sulla scrivania, un tavolo da disegno pieno di fogli bianchi e schizzi, una libreria a parete zeppa volumi, litografie, cataloghi e art book. Appesi al muro i suoi lavori, i numerosi articoli di giornale e un vecchio poster di Moebius. Dal lucernaio, la luce colpisce la tela da dove spunta un guerriero. È il tuo ultimo lavoro? «No, un’opera che ho iniziato sei anni fa che ritocco in continuazione… Mi rilasso mentre preparo l’allestimento per Milano». Ivan Cavini è allo stand dell’Associazione italiania studi Tolkieniani, al Cartoomics dal 13 al 15 marzo. In terra, una valigia d’altri tempi già pronta per esporre i disegni. Hai già fatto le valigie? «Ah, quella. Sì, a Milano vorrei portare qualcosa di nuovo. Ho già pronta una nuova tipologia dei miei disegni a matita… sono stampe in serie limitata». Sei immerso in molti lavori? «Sì, a Milano voglio fare in anteprima sul libro illustrato che stiamo per pubblicare. Un libro sui miei lavori, realizzato a quattro mani con Alessio Vissani, con il contributo della Fondazione Dozza Città d’Arte. È il tema del mio incontro al Cartoomics».

Una versatilità d’artista

Artisti: Ivan CaviniÈ complesso definire il lavoro di Ivan. Dalla creazione di fondali digitali alla scultura di sculture giganti (la famose bigature del Greisinger Museum), per poi passare al disegno tradizionale a matita, fino alla realizzazione di costumi di scena o addirittura l’organizzazione di eventi. Un artista poliedrico, capace di reinventarsi ogni volta, spinto dalla curiosità e dalla voglia di sperimentare. «Sono un cavallo sciolto – ci dice -, che non vuole essere imbrigliato e chi lo ha fatto…» È un artista che ama lavorare in team, perché Ivan sceglie sempre attentamente i suoi partner. Partiamo dall’inizio: quando hai iniziato a illustrare Tolkien? «Il mio primo disegno su Tolkien è del 1999, il Destriero del cielo, commissionatomi da Paolo Paron, allora presidente della Società Tolkieniana Italiana. Nel 2000, sempre per la STI, realizzai cinque illustrazioni per la mostra sui Draghi», cioè l’esposizione d’arte tenutasi in Palazzo Bagatti Valsecchi a Milano dal 1 giugno al 2 luglio 2000, «ma di tutte questi mie opere si è persa traccia ormai!». Mentre parla, ci mostra i concept originali, le uniche cose rimaste delle illustrazioni. «Sono tutte da me progettate e realizzate in 3D, poi ridisegnate con acrilico e areografo. Si può dire forse che io sia il primo artista ad aver illustrato Tolkien con questa tecnica». Di esse, dunque, rimangono solo le prove d’autore. Cosa è accaduto in seguito? «Ho iniziato l’esperienza prima con la mostra itinerante Immagini nella Terra di Mezzo e poi dal 2006 al 2012 sono stato impegnato nella progettazione degli allestimenti scenografici del Greisinger Museum. Comics: Man Born AgainDi quest’ultimo abbiamo parlato qui, qui e qui. Ma cosa fai quando non illustri Tolkien? «Troppe cose e tutte diverse! Collaboro con molti editori: con Eclypsed Word ho realizzazione un fumetto digitale, Man Born Again, con la collaborazione del compianto Giuliano Gemma. Con Inspired Digital Pubblishing ho illustrato numerosi volumi di fiabe e favole, ora sto dedicandomi al matte painting per Bonsai Ninja studio, tengo mostre e performance in fiere e festival di settore. Ho anche creato costumi di scena e scenografie televisive!». Ecco così svelata la principale caratteristica di Cavini: la versatilità, con tecniche in grado di spaziare dalle più tradizionali alle più tecnologiche.

FantastiKa, un evento

Fantastika 2015Con tutte queste attività, Ivan, non avrai il tempo per organizzare nient’altro, credo? «Non direi: ho molti progetti per il prossimo futuro!». Ce ne puoi accennare qualcuno? «Di alcuni non posso parlare perché ho il vincolo di riservatezza… Però qualcosa vi posso dire sul mio nuovo sito. È appena stato finito, e rivoluzionato e ripensato totalmente da zero. Lì ho inserito tutti i miei progetti». Così è facile… Rivelaci qualche chicca per il futuro! «Beh, sto definendo il programma di FantastiKa, che si svolgerà il 16 e il 17 maggio 2015 a Dozza. Dopo il grande successo dello scorso anno, stavolta ci allargheremo anche al borgo medievale oltre che alla Rocca. Vogliamo confermare il profilo della qualità, ospiteremo artisti di fama internazionale, ma li valorizzeremo al meglio creando molte occasioni di contatto diretto con il pubblico. È una caratteristica di Fantastika e vogliamo mantenerla: spazieremo da autori Marvel, Dc Comics fino a Walt Disney e a un finalista di Italia’s Got Talent! Quest’anno forse avremo anche un concerto». Qualcosa su Tolkien ci sarà? «Ci sarà tantissimo! Avremo autori, conferenze, tornei, giochi da tavolo, tutto naturalmente coordinato grazie alla presenza dell’AisT. Anche quest’anno ci saranno artisti tolkieniani, nuovi e già noti, con mostre ed esposizioni tutte loro. Questo perché vogliamo permettere ai veri talenti sconosciuti di emergere e farsi conoscere come meritano. Alcuni autori dell’anno scorso si sono trovati così bene a Dozza da volere tornare anche in questa nuova edizione». Libri: Middle ArtbookCi puoi svelare almeno una delle novità a Dozza? «Il connubio tra me e Alessio Vissani sarà confermato perché presenteremo un nuovo libro MIddle Artbook: Disegnare e costruire la Terra di Mezzo. Inoltre quest’estate partiremo per gli Stati Uniti per realizzare un reportage fotografico e illustrato alla ricerca degli ultimi guerrieri viventi…». Quando lasciamo lo studio, Cavini sta iniziando un nuovo disegno… Sarà pronto per Fantastika? Non abbiamo fatto molte domande, ma forse abbiamo dato tante risposte sull’uomo e l’artista che per Tolkien ha fatto veramente tanto.

Sito web di Ivan Cavini

 

SITO UFFICIALE
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LINK ESTERNI
– Vai al sito della Fondazione Dozza Città d’Arte
– Vai al sito di Ivan Cavini

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