Un evento inaspettato, quasi quanto il viaggio di Bilbo Baggins, è stato quest’evento di Verona. Una manifestazione che ha attratto più spettatori di quanto ci si aspettasse e che ha richiesto mesi di duro lavoro da parte di tutto lo staff organizzativo. “Voci dalla Terra di Mezzo”, che ha avuto luogo lo scorso sabato 3 ottobre, è stato uno degli eventi tolkieniani più riusciti della città scaligera, successo che ha avuto come base solida la sinergia fra l’Associazione Culturale Rohirrim, la Compagnia degli Argonath e l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Il tutto non sarebbe stato possibile senza il sostegno di AGSM, main sponsor dell’evento, e la collaborazione di Delmiglio Editore e Funivie di Malcesine e del Monte Baldo. In un luogo speciale come l’AMO – Arena Museo Opera, molti tolkieniani veronesi e delle zone limitrofe sono riusciti ad radunarsi e ad assistere ad un incontro che, ci auguriamo, sarà il primo di una lunga serie.
La mattinata
Dopo l’inizio della mattinata, riservato a progetti futuri legati a Verona, fra cui la posa della statua di Salgari, il “Premio letterario Fantàsia – Città di Verona” ed il Festival Fantàsia, oltre alla presentazione della neonata Associazione Fantàsia, sullo scoccare del mezzogiorno ha preso la parola il presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, Roberto Arduini, per presentare la nuova edizione del libro “In te c’è più di quanto tu creda”. Il volume prende il nome dalla mostra omonima, esibizione itinerante che sta tuttora girando l’Italia dopo aver toccato l’Università di Trento e il Meeting di Rimini, e contiene al suo interno diversi contributi di diversi soci AIST, in aggiunta al citato presidente hanno partecipato Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Gammarelli, Stefano Giorgianni ed il vicepresidente Claudio Antonio Testi.
Il mattino scorre veloce e porta ad un fugace brindisi fra i presenti, prima che inizino i preparativi per l’atteso evento tolkieniano del pomeriggio.
Il successo pomeridiano
Già mezzora prima dell’inizio di “Voci dalla Terra di Mezzo” la sala si riempie, quasi a sorpresa, superando le attese degli organizzatori. Poco dopo le quindici il noto attacco de “La Compagnia dell’Anello” di Peter Jackson funge da entrata all’ospite principale della giornata, Cristiana Lionello. La celebre attrice e doppiatrice di Galadriel (Cate Blanchett) nelle due trilogie del regista neozelandese incanta il pubblico con un’intervista, durata oltre un’ora, condotta dalla giornalista, critica d’arte e presidente della Compagnia degli Argonath, Roberta Tosi. Fra retroscena del mestiere ed attimi che riportano la memoria all’attività del padre dell’artista, Oreste Lionello, i minuti passano e la sala dell’AMO si riempie sempre di più. Il personale del museo è costretto, per motivi di sicurezza, a non far entrare più persone del consentito e questo, purtroppo, è il maggior rammarico dello staff organizzativo. Durante l’incontro la nota attrice ricorda quanto sia stata difficile l’esperienza del doppiaggio delle trilogie jacksoniane, non solo per lei ma per tutto il cast, dettaglio che comunque non la spingerebbe a rifiutare se le riproponessero il ruolo in un ipotetico flashback. La fine dell’intervista a Cristiana Lionello, che si dimostra persona squisita ed affabile disponibile ad interagire col pubblico, non pone però fine al flusso di gente. La tavola rotonda che segue ha come protagonisti tre personalità di spicco dell’AIST, Roberto Arduini, Giampaolo Canzonieri e Alberto Ladavas, a cui si aggiungono Roberta Tosi, il vicepresidente dei Rohirrim, Luigi Dassi, e Stefano Giorgianni nel ruolo di moderatore. Un dibattito di quasi due ore, basato su alcune scene tratte dalle pellicole di Peter Jackson, con il coinvolgimento del pubblico si pone come base per un’esperienza da ripetere, anche a breve periodo. Molte le scene analizzate, fra cui: uno dei migliori adattamenti jacksoniani, ovvero “gli indovinelli nell’oscurità” fra Bilbo e Gollum presente ne Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato; la tanto dibattuta scena “dei barili”, da La Desolazione di Smaug, che funge anche da strumento di discussione sul personaggio di Tauriel; la morte di Thorin, da La Battaglia delle Cinque Armate, una libera interpretazione di Jackson che non è piaciuta per nulla agli amanti dei testi tolkieniani; la colazione a casa di Beorn; la salita al Monte Fato di Sam e Frodo, tratta da Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re. A conclusione dell’evento v’è una breve presentazione della raccolta Tolkien e i Classici, che si dimostra, ancora una volta, titolo di grande attrattiva per un pubblico vario ed eterogeneo.
“Voci dalla Terra di Mezzo” si può classificare come uno degli eventi più riusciti a Verona e nel Nord Italia con organizzazione AIST e dei due gruppi veronesi, Rohirrim e La Compagnia degli Argonath. Una manifestazione che pone le basi per una più stretta collaborazione fra le tre realtà tolkieniane. Un particolare ringraziamento va ovviamente al pubblico e allo staff di AMO – Arena Museo Opera per l’aiuto fornito allo staff organizzativo.
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LINK ESTERNI
– Vai al sito di AMO – Arena Museo Opera
– Vai alla Pagina Facebook dell’evento “Voci dalla Terra di Mezzo. Pomeriggio tolkieniano a Verona”
– Vai al sito dell’Associazione Rohirrim
– Vai al sito de La Compagnia degli Argonath
– Vai al sito di Delmiglio Editore
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