Si è fatto attendere molto il contributo che presentiamo oggi e non per colpa dell’autore. Un testo scritto da tempo che ha richiesto diverso tempo per essere formattato, perché soprattutto andava metabolizzato e doveva uscire in un momento propizio, non troppo vicino al saggio precedente di Elisabetta Marchi, non troppo vicino al convegno internazionale di Verona, che oltre a catalizzare tutte le energie dell’Associazione, avrebbe rischiato di oscurare la pubblicazione sul sito web di un saggio come questo, che è molto approfondito e merita una riflessione serena e senza distrazioni.
L’autore, Salvatore Marco Ponzio (Policoro, 1985), è uno studioso di Storia della Filosofia antica e si occupa di didattica della Filosofia per le scuole superiori. Laureatosi in Filosofia all’Università di Siena, ha conseguito nel 2013 l’abilitazione per l’insegnamento della Storia e della Filosofia nella Scuola Secondaria di II grado. Ad oggi collabora con il blog Lavoro Culturale per cui è autore di alcuni articoli sul mondo della scuola e sull’innovazione e la ricerca didattica. Per La Medusa editore ha pubblicato Cosmo e Demiurgo sulla metafora artigianale nel Timeo di Platone.
All’origine del mondo
Il saggio che presentiamo, Sub-creazione tolkeniana e demiurgia platonica La nascita del cosmo tra l’Ainulindalë e il Timeo, non può quindi che essere incentrato sul tema dell’origine del mondo. Se J.R.R. Tolkien nel Silmarillion non ha fatto altro che metter su carta un vero e proprio mito cosmogonico (come scriveva Verlyn Flieger in un saggio precedente), la critica non può che associarlo ai molti altri miti cosmogonici scritti in passato. J.R.R. Tolkien affermò chiaramente che il piano metafisico della narrazione costituiva il vero perno di tutto il romanzo. La Musica degli Ainur o Ainulindalë, per quanto concerne sia lo spessore poetico sia il contenuto narrativo, può tranquillamente essere accostato a uno dei testi cosmogonici più conosciuti della filosofia occidentale, il Timeo di Platone. Il mito delle origini narrato nell’Ainulindalë, infatti, presenta chiaramente numerosi elementi di somiglianza con il dialogo platonico, soprattutto in relazione alla natura del processo demiurgico che in esso è descritto. È bene chiarire sin da subito che non si intende proporre un’ipotetica “storia delle fonti” del testo tolkeniano, né tantomeno si intende ricostruire una genealogia dell’Ainulindalë a partire dal testo platonico. Aldilà di queste oggettive limitazioni, è comunque innegabile che tra i due testi esistano alcuni elementi di chiara sovrapposizione. Buona lettura!
Scarica il saggio di Salvatore Marco Ponzio:
Sub-creazione tolkeniana e demiurgia platonica La nascita del cosmo tra l’Ainulindalë e il Timeo
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Complimenti!