Il Tolkien Lab di Modena, lo spazio tolkieniano modenese gestito dall’Associazione italiana studi Tolkieniani e dall’Istituto Filosofico di Studi Tomistici, riprende le sue attività con il consueto appuntamento mensile. Questa volta l’argomento della lezione sarà La reincarnazione degli Elfi: il dilemma di J.R.R. Tolkien, tenuta da Claudio A. Testi, noto filosofo, saggista, segretario dell’IFST e vicepresidente AIST, oltre che direttore della collana Tolkien e Dintorni della casa editrice Marietti 1820. L’approfondimento si terrà giovedì 1 dicembre ore 20,45 nella sede dell’Istituto tomistico, in Strada San Cataldo 97 a Modena.
La serata sarà dedicata a esaminare come in Tolkien viene tematizzato il tema della reincarnazione degli elfi. Sarà anche l’occasione di avere un’anteprima sul nuovo libro della Collana «Tolkien e dintorni» della casa editrice Marietti 1820, che contiene una raccolta di preziosi scritti dell’autore del Signore degli Anelli tradotti per la prima volta in italiano. Il volume è appena uscito e sarà possibile acquistarlo dopo la lezione. Il libro, curato da Roberto Arduini e Claudio Testi, con postfazione di Michaël Devaux, presenta le traduzione di tre testi di J.R.R. Tolkien sulla reincarnazione degli Elfi realizzate da Giampaolo Canzonieri, Lorenzo Gammarelli, Alberto Ladavas.
Il nuovo volume
La tematica dell’immortalità degli Elfi è una di quelle che più affascinano gli appassionati. E la reincarnazione, è di enorme importanza per la comprensione del legendarium, tanto che ha impegnato Tolkien per oltre sessant’anni, e non senza motivi. La tematica è infatti centrale per comprendere le relazioni tra la morte umana e l’immortalità elfica (intesa come perenne legame degli Elfi a Arda, in anche se uccisi potevano tornare reincarnandosi) in quanto era essenziale per l’autore rendere credibile il “meccanismo” del ritorno post-mortem degli Elfi. Da essa dipendeva la stessa portata letteraria dell’opera, che altrimenti ne avrebbe patito, perché non sarebbe stata in grado di suscitare nel lettore quella credenza secondaria necessaria per poter “entrare” all’interno della sub-creazione artistica. Il relatore si concentrerà pertanto sulle tecniche che permettono agli Elfi di tornare comunque in vita se uccisi. Tolkien cambiò idea diverse volte e alla fine modificò anche alcuni miti del suo legendarium per armonizzare gli scritti.
La recensione
Il volume J.R.R. Tolkien, l’effiges des Elfes di Michaël Devaux (Bragellone, Paris, 2014) è in realtà il terzo numero di La Feuille de la Compagnie, una rivista francese di studi tolkieniani curata e promossa da Michaël Devaux, che
era già stato recensito qui.
Il titolo del numero è ispirato a un’idea di Tertulliano che considera l’anima come “effige” del corpo” il che, secondo Devaux, è un concetto particolarmente utile per capire le idee di Tolkien sulla reincarnazione degli elfi e le relazioni tra anima razionale (fëa) e corpo (hröa) (p. 81).
Il contenuto intero del volume è già stato segnalato in rete, ma qui ci vorremo soffermare criticamente sulla sola introduzione di Michael Devaux e Carl F. Hostetter e la parte di testi inediti di Tolkien, curati dai due studiosi.
La scheda
J.R.R. Tolkien
LA REINCARNAZIONE DEGLI ELFI E ALTRI SCRITTI
A cura di Roberto Arduini, Claudio Antonio Testi
Illustrazione di copertina: Ivan Cavini
Collana: Tolkien e dintorni
Anno di edizione: 2016
Formato: 14×21
Pagine: 112
LINK ESTERNI
– vai al sito dell’Istituto filosofico di studi tomistici
– vai al sito della casa editrice Marietti 1820
– vai al sito della Tolkien Estate
– vai alla Seminario del 9 marzo a Modena