Con grande soddisfazione pubblichiamo la traduzione italiana di due recensioni in inglese apparse sull’ultimo numero dei Tolkien Studies (XIII-2016) a ulteriore dimostrazione di come il livello degli studi italiani, dopo anni di autarchia e provincialismo, ha ormai raggiunto una dignità riconosciuta anche dai maggiori esperti all’estero. Le pensioni si aggiungono alla lunga serie di elogi che hanno accolto le due produzioni “italiane” all’estero, cioè la traduzione inglese di due volumi della collana Marietti: La Falce Spezzata (The Broken Scythe) e Tolkien e la Filosofia (Tolkien and Philosophy), oltre alle numerose conferenze tenute dai membri del Comitato Scientifico della collana “Tolkien e Dintorni” tenuti in Inghilterra, Francia e Germania a partire dall’incontro di Birmingham nel 2005, per passare a Loughborough 2012, Cerisy 2012 e Aachen 2013.
La prima è scritta da Andrew Higgins e riguarda il testo curato da Roberto Arduini e Claudio A. Testi (attuali Presidente e Vice Presidente dell’AIST) dal titolo Tolkien and Philosophy (Walking Tree Publishers, Zurich 2014). Si tratta della traduzione inglese del volume Tolkien e la Filosofia (Marietti 1820, Milano, 2012) che raccoglie gli atti del convegno da noi co-organizzato a Modena nel Maggio 2010 dedicato a questo tema, che per la prima volta vide presenti nel nostro paese Tom Shippey e Verlyn Flieger. Il libro, che è il secondo volume curato dall’AIST a essere tradotto in inglese dopo La Falce Spezzata (cosa questa mai prima avvenuta per l’Italia: si veda la pagina in merito sul sito TolkienLab) contiene, oltre ai due autori sopra citati, testi di Franco Manni (Presidente onorario della nostra associazione), Wu Ming 4 e Giampaolo Canzonieri (entrambi nostri soci), Andrea Monda e Christopher Garbowski.
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La seconda è redatta John Wm. Houghton ed esamina l’articolo “Tolkien’s work: is it Christian or Pagan? A Syntetic Approach” di Claudio A. Testi (che recentemente è entrato del Board of Advisor della rivista internazionale Hither Shore), pubblicato in Tolkien Studies X-2013: Janet Brennan Croft aveva già elogiato il saggio come un “invaluable lead article” (si veda la pagina in merito sul sito TolkienLab).
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Che dire? Gli sforzi fatti per inserire gli studi tolkieniani italiani nel contesto internazionale sono stati molti se si considerano le traduzioni fatte, i testi critici pubblicati, i convegni e le conferenze organizzate, ma ne è certo valsa la pena: infatti tanti altri studiosi si stanno muovendo in questa direzione, e questo non può che rendere felici tutti gli ammiratori di J.R.R.Tolkien!
(La traduzione delle recensioni è di Alberto Ladavas)
LINK ESTERNI:
– Vai al sito TolkienLab, La falce spezzata
– Vai al sito TolkienLab, “Tolkien’s work: christian or pagan?”
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