Come tutti i lettori tolkieniani sanno bene, la musica ha un ruolo molto importante nelle opere del professore, tanto che si trova ad essere il mezzo con il quale Eru Iluvatar, coadiuvato dagli Ainur, crea l’intero mondo di Arda. Non solo: assai di frequente si incontrano nelle storie della Terra di Mezzo canti e poesie, che vanno dalle allegre canzoni da taverna degli hobbit agli eleganti e malinconici canti elfici per Elbereth, fino alla storia di Beren e Luthien cantata da Aragorn intorno al fuoco. La musica dunque serve per raccontare storie e suscitare emozioni e per questo Tolkien è stato di ispirazione a molti gruppi rock di tutta Europa.
In occasione del 125° anniversario della nascita di J.R.R. Tolkien che si è svolto il 3 gennaio scorso, giovedì 25 maggio, alle ore 18 presso la Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani, in via Francesco Sforza 7 a Milano, Il mondo musicale de Il Signore degli anelli e i suoi influssi sul rock. Organizzato da Biblioteca Sormani e Serate Musicali, sarà tenuto da Maurizio Principato, mentre Maddalena Scagnelli (voce – violino e salterio ad arco) e Sara Pavesi (arpa anglica di piccola taglia) faranno rivivere le atmosfere leggendarie eseguendo alcuni brani celeberrimi del repertorio medievale anglosassone e alcune ballate tradizionali nate tra Scozia, Islanda e Irlanda.
La sede e l’associazione
Come dichiarato nel progetto artistico triennale, l’Associazione Serate Musicali è consapevole di dover tener conto di quattro esigenze sociali, a cui nel 2015 e nel 2016 sono state dedicate manifestazioni particolari, che verranno proseguite nel 2017 in diverse sedi milanesi. Nell’ambito della musica intesa come strumento culturale sinergico, all’interno di «Musica e letteratura» sono previsti approfondimenti su Pirandello, Baudelaire e, appunto, Tolkien nella Sala del Grechetto e alla Società del Giardino.
La biblioteca Sormani è quella in città con la più ampia dotazione di libri, periodici e multimediali del sistema e una delle maggiori biblioteche di pubblica lettura della città. Le tele che compongono il ciclo pittorico della Sala del Grechetto sono uno splendido esempio di pittura barocca, raffigurante il tema principale del mito di Orfeo immerso in un paesaggio fantastico, dove gli animali di ogni specie emergono protagonisti. I dipinti, datati intorno agli anni 1650 – 1670 e attribuiti per lungo tempo a Baldassarre Castiglione, detto il Grechetto, sono considerati dalla critica più recente di scuola fiamminga.
Un critico e due musiciste
L’incontro sarà uno storytelling, un reading con musica dal vivo e sarà condotto da Maurizio Principato.
Consulente culturale, autore e speaker radiofonico di Radio Popolare, giornalista specializzato in musica e graphic novel, nel ruolo di consulente culturale e lecturer conduce in tutta Italia molti seguitissimi incontri dedicati alla musica, ai musicisti e alla cultura sonora. Come consulente musicale collabora a Milano con il Teatro Franco Parenti, la casa editrice Iperborea, BeNordic e a Ravenna con il Sound Screen Festival. Per quanto riguarda i gruppi che si sono ispirati a Tolkien, particolare attenzione verrà data alla Summer of Love del 1967 a San Francisco e ai Led Zeppelin. Insieme ai Deep Purple furono i padri fondatori dell’hard rock inglese e inserirono nelle loro canzoni riferimenti alla letteratura (J. R. R. Tolkien), alla musica inglese rinascimentale (William Byrd), al blues degli albori (Leadbelly, Willie Dixon), al cinema (il monolito nero di “2001: Odissea nello spazio” di Kubrick, “Chelsea Hotel” di Warhol), all’esoterismo (Aleister Crowley), alla densa pittura dei Pre-Raffaelliti.
Gli interventi musicali dal vivo saranno tenuti da Maddalena Scagnelli e Sara Pavesi. Quest’ultima è diplomata in arpa presso il Conservatorio a Piacenza. Maddalena Scagnelli dirige l´Ensemble strumentale «Enerbia» e il gruppo vocale «Eudaimonia» dove convergono musicisti dalla formazione assai ampia che spaziano dalla ricerca etnomusicologica alla didattica, dall´uso degli strumenti antichi e dalla loro costruzione all´esecuzione vocale. Questo patrimonio di conoscenze è indispensabile per far rivivere in tutta la sua straordinaria vitalità e bellezza il repertorio musicale antico, con particolare riferimento a quello tardo medievale che costituisce uno dei campi di indagine del gruppo unitamente al repertorio tradizionale chiamato delle «Quattro Province» (Genova, Piacenza, Pavia e Alessandria). Nelle alte valli che costituiscono il confine tra Emilia, Liguria, Piemonte e Lombardia è fiorita nel corso dei secoli una tradizione musicale originale che ha uno dei suoi cardini in epoca medievale. Le ultime ricerche hanno portato all´incisione del CD «Vernans Rosa»- Il Fiore dell´Antifonario di Bobbio.
Le musiche
I testi e la musica proposti evocano un’immagine dell’Età di Mezzo ben lontana dallo stereotipo che la vuole buia, fosca e violenta: rivive l’ebbrezza della danza e del vino, l’atmosfera della festa e la gioia per il rinnovarsi della bellezza del mondo. I loro brani sono tratti da fondamentali come i Carmina Burana, il Livre Vermell, il Laudario di Cortona e hanno un vertice nella splendida lauda “Vernans Rosa” dell’Antifonario di Bobbio e nel celebre “Kalenda Maya” del trovatore Rainbaut de Vaqueiras. Nel concerto saranno utilizzati antichi strumenti medievali quali l’arpa gotica e il salterio completati da quelli espressi nella tradizione musicale dell’Appennino quali la fisarmonica e il violino. L’ingresso è a inviti con prenotazione obbligatoria (email: ufficiostampa@seratemusicali.it).