A lungo i Primogeniti dimorarono nella loro prima casa accanto all’acqua sotto le stelle, e percorsero la Terra pieni di ammirazione; e presero a formare discorsi e a dar nome a tutte le cose che scorgevano. Chiamarono se stessi Quendi, che significa “coloro che parlano con voci”.
Come tutti sappiamo, il germe che sta alla base del legendarium di J.R.R. Tolkien è il suo amore per le lingue: fu per dare vita alle lingue elfiche che il Professore decise di creare un popolo che le parlasse, e un mondo nel quale questi potessero vivere e dare origine a storie e leggende. Le lingue elfiche hanno quindi un lessico, una grammatica, un proprio sistema di scrittura, una storia e un’evoluzione legate ai popoli che le parlano, proprio come succede per le lingue naturali.
Si tratta quindi di un argomento che da sempre suscita curiosità e affascina i lettori: per questo motivo l’AIST ha deciso di dedicare proprio alle tengwar il primo volume di una nuova collana dedicata alle lingue della Terra di Mezzo.
Le lingue della Terra di Mezzo
Questa collana, scritta e curata dall’AIST, è edita in collaborazione con Polini editore, nell’innovativo formato del quart: i libri sono manuali tascabili senza dorso, che si sfogliano con una sola mano. In questo modo, è possibile prendere appunti con l’altra mano o esercitarsi nella scrittura. I volumi sono illustrati e a colori, corredati di schemi riassuntivi volti a semplificare la lettura. L’obiettivo di questa collana è infatti quello di proporre libri fruibili anche da chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di argomenti, sempre basandosi strettamente sui testi di Tolkien e mantenendo un alto livello di rigore filologico. Le fonti principali utilizzate sono infatti i testi di Tolkien e le riviste specializzate Parma Eldalamberon, Vinyar Tengwar e Quettar; inoltre, i primi due volumi usciti possono vantare la supervisione di Edouard Kloczko, il più affermato studioso di lingue elfiche, autore di Lingue Elfiche, dizionario e grammatica del Quenya, uscito in Italia per la Tre Editori.
La collana completa comprenderà nove volumi: siccome sulla quarta di copertina ognuno di loro riporta una porzione della mappa della Terra di Mezzo, completando la collezione sarà possibile comporre l’intera mappa.
Scrivere in Tengwar
Questo volume è nato per essere un manuale di agile consultazione sull’arte di scrivere in Tengwar. Questo sistema di scrittura fu inventato da Tolkien verso il 1931: il suo obiettivo era quello di creare un sistema armonico e raffinato. All’interno del legendarium, l’inventore delle Tengwar fu Fëanor, un Elfo della stirpe dei Noldor, il creatore dei Silmarilli. Si tratta di una serie di segni grafici che gli Elfi adattavano ai loro modi di scrittura per rappresentare i segni delle varie lingue. Scrivere in tengwar infatti non significa automaticamente scrivere in elfico: tradurre un nome o traslitterarlo semplicemente sono due cose ben diverse. Così come accade per l’alfabeto latino, il segno grafico “A” ha un certo suono quando è usato per la lingua inglese, e un altro per la lingua italiana. Per questo motivo il libro prende in esame il modo generico, che gli Elfi usavano quando si trattava di opere di linguistica o per rappresentare lingue straniere; il modo Classico, usato dai Noldor (quindi perlopiù per il Quenya), quello del Beleriand usato dai Sindar (quindi perlopiù per il Sindarin) e una proposta di modo italiano. Infatti, siccome Tolkien usava spesso le tengwar per scrivere in inglese, mettendo a confronto questa modalità di utilizzo e quella da lui usata per rappresentare il latino, è possibile ipotizzare un modo adatto per abbinare tengwar e fonemi della lingua italiana.
Il libro comprende quindi, oltre a queste informazioni, le pagine dedicate a ognuna delle 24 tengwar principali più 13 aggiuntive, che mostrano la tengwa nel rigo di scrittura, ne riportano il nome in elfico e in italiano e il suono che rappresenta nei modi sopraelencati.
Completano il volume, come anticipato, tabelle riassuntive, esempi d’uso e le bellissime illustrazioni di Simona Calavetta; la copertina è disegnata sempre dalla stessa artista e colorata da Ivan Cavini.
I numeri in Tengwar
Il secondo volume è sempre legato al popolo degli Eldar, nello specifico a come venivano scritti i numeri in elfico e alle modalità che gli Elfi usavano per contare. Ancor più delle tengwar, si tratta di un argomento finora mai analizzato nel dettaglio, che permette però di aprire un’interessante finestra sulla vita quotidiana degli Elfi.
Il libro spiega quindi entrambe le modalità di numerazione degli Elfi, quella decimale e quella duodecimale, mostrando anche quando preferivano la prima e quando la seconda.
Anche qui, abbiamo le pagine dedicate a ogni singola cifra, mostrata sul rigo di scrittura, e corredate, ove presente del nome in Quenya e in Sindarin. Successivamente, viene spiegata l’interessante questione del conteggio con le mani: come gli Elfi le disponevano, e come questo sistema si è evoluto nel tempo. Questo fatto ha inciso quindi sull’etimologia dei nomi: nomi dei numeri e nome delle dita sono legati tra di loro. Non solo: i bambini Elfi si divertivano a inventare filastrocche con le dita, immaginando la mano come fosse una famiglia; dunque risulta interessante anche confrontare come i nomignoli dati dai bambini alle dita abbiano influito sulle nomenclature dei numeri.
Nella parte finale del libro è quindi possibile scoprire la storia di questi nomi e i loro legami, partendo dall’Eldarin comune per arrivare al Quenya e al Sindarin.
Anche questo libro comprende tabelle riassuntive ed esempi pratici, volti soprattutto a chiarificare l’utilizzo del sistema duodecimale, al quale solitamente non siamo abituati, e le illustrazioni di Simona Calavetta, con la copertina colorata da Ivan Cavini.
Per chi volesse acquistare questi volumi, potete venire a trovarci allo stand negli eventi in cui siamo presenti, oppure scrivere direttamente all’indirizzo mail shop@jrrtolkien.it e saremo felici di spedirvelo!
Scrivere in Tengwar
testi di Sara Gianotto; a cura di Roberto Arduini con la supervisione di Edouard Kloczko e Lorenzo Gammarelli. Illustrazioni di Simona Calavetta, colori copertina di Ivan Cavini.
Polini Editore e Associazione Italiana Studi Tolkieniani, 2017
100 pagine, colori
12 euro
I numeri in Tengwar
testi di Roberto Arduini; editing di Sara Gianotto, la supervisione di Edouard Kloczko. Illustrazioni di Simona Calavetta, colori copertina di Ivan Cavini.
Polini Editore e Associazione Italiana Studi Tolkieniani, 2017
100 pagine, colori
12 euro
LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Parma Eldalamberon
– Vai al sito di Vinyar Tengwar
– Vai al sito di Quettar
– Vai al blog di Simona Calavetta
– Vai al sito di Ivan Cavini
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