Il 3 gennaio è una data importante per gli appassionati J.R.R. Tolkien perché si festeggia appunto il Tolkien toast il brindisi in onore del Professore che nacque proprio il 3 gennaio del 1892. Quest’anno però sarà un momento importante per i lettori italiani: fuori catalogo da molti anni, proprio in quel giorno torneranno le Lettere! La fantastica novità è stata annunciata durante l’intervento Camminare tra gli Elfi: le difficoltà di tradurre J. R. R. Tolkien con Roberto Arduini (presidente AIST), Giampaolo Canzonieri (saggista e traduttore AIST) e Lorenzo Gammarelli (traduttore AIST), tenutosi alla Bologna Children’s Book Fair il 4 aprile scorso. Ora però c’è anche l’ufficialità degli operatori di settore: sugli store online – da Amazon.it a Feltrinelli.it – il libro è segnalato in uscita nel giorno più amato dai lettori.
Edith, Il Signore degli Anelli, i fan e molto altro
«Edith mia carissima»: così nell’ottobre 1914 Tolkien iniziava una lettera a Edith Bratt, sua fidanzata, che dopo un paio di anni sarebbe diventata sua moglie. È la prima delle Lettere, pubblicate nel 1981 a cura di Humphrey Carpenter con il fattivo aiuto (soprattutto nella cernita di quali pubblicare e quali no) di Christopher Tolkien.
Le Lettere ci consentono di gettare uno sguardo su quasi settant’anni di vita del Tolkien più privato, di cogliere un assaggio dell’uomo che sta dietro all’invenzione della Terra di Mezzo: i rapporti con la moglie Edith e con i quattro figli (specialmente con Christopher, che sarà il suo esecutore testamentario e “custode” dei suoi scritti sulla Terra di Mezzo), le discussioni e i litigi con il grande amico C.S. Lewis, e da un certo punto in poi, il rapporto sempre rispettoso verso i lettori e quello decisamente più conflittuale con i critici. Fra le lettere degne di essere ricordate, spiccano quella con cui Tolkien rifiutò di dichiararsi «ariano», rinunciando così a far pubblicare Lo Hobbit nella Germania nazista, tutte quelle in cui racconta le difficoltà e le incertezze nella composizione del Signore degli Anelli, e le numerose lettere che raccontano le difficoltà forse ancora maggiori che incontrò nel farlo pubblicare.
Le Lettere in Italia
In Italia le Lettere sono state pubblicate per la prima volta nel 1990, tradotte da Cristina De Grandis, con l’immaginifico titolo La realtà in trasparenza, probabilmente perché l’editore di allora (Rusconi) pensò che così il libro avrebbe attirato più lettori che con un titolo come Lettere. Nel 2000 i diritti di traduzione e pubblicazione di questo volume passarono insieme a tutto il resto del catalogo tolkieniano alla Bompiani, che ne pubblicò una prima edizione nel 2001, una ristampa nel 2002 e poi più nulla: da più di quindici anni, in Italia le Lettere di uno autore simbolo del Novecento non vengono ristampate, malgrado ripetuti appelli.
Ora però la situazione sta per cambiare: dopo numerose vicissitudini, la Bompiani è stata acquistata dal Gruppo Giunti. Il nostro augurio, che questo potesse segnare l’inizio di una rinnovata attenzione alle opere di Tolkien, si è concretizzato in un canale di comunicazione che ci ha permesso di segnalare numerosi errori da correggere.
Ora è giunto il momento di mettere mano anche alle edizioni cartacee; quando, come l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, siamo stati interpellati dall’editore su quale fosse la priorità da sistemare, non abbiamo avuto dubbi: per l’importanza dell’opera e per la sua mancanza da tanti, troppi anni dagli scaffali delle librerie italiane, la precedenza spetta senza dubbio alle Lettere. Il compito della nuova traduzione è stato affidato a Lorenzo Gammarelli, socio AIST non nuovo alla traduzione di testi tolkieniani.
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Bologna Children’s Book Fair
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