«Quanto vorrei essere a casa nella mia bella casa accanto al fuoco, con la cuccuma che comincia a fischiare». Quante volte Bilbo Baggins ha detto, anche tra sé, questa frase ne Lo Hobbit? Il personaggio tra i più amati dagli appassionati di J.R.R. Tolkien pensa a casa sua continuamente, perché naturalmente la sua non è una casa qualsiasi, ma una casa Hobbit e questo vuol dire una casa calda, accogliente e piena di tantissime cose interessanti. È proprio così che l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani pensa alla propria casa, a quella che sarà la sua sede: una dimora accogliente per tutti i lettori del professore di Oxford e gli appassionati della Terra di Mezzo e delle due trilogie cinematografiche realizzate da Peter Jackson. Una casa, una sede, un centro studi e una galleria espositiva: tutto insieme, tutto da visitare.
A Dozza: la Contea è vicino Bologna
Si è concluso un primo passo di quello che è il percorso che porterà alla realizzazione di questo progetto a cui l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani sta lavorando da diversi mesi. La Giunta comunale di Dozza, in provincia di Bologna, ha approvato una convenzione con l’AIST, il cui contenuto è stato presentato nella seduta consigliare del 28 settembre scorso. Questa convenzione nasce da una proposta del Presidente dell’Associazione di costituire un “Centro di Studi Tolkieniani” a Dozza, individuando come luogo idoneo a tale attività e sede dell’Associazione locali di proprietà comunale situati nel centro storico e da tempo non utilizzati. L’Associazione dal 2014 al 2016 ha realizzato a Dozza le tre edizioni di “FantastikA – Fantastic art live”, biennale d’arte del fantastico, in cui sono stati coinvolti disegnatori, illustratori, artisti e scrittori e che ha ottenuto un ottimo riscontro di pubblico, non limitato agli appassionati, grazie anche alla creazione all’interno della Rocca di percorsi suggestivi, come ad esempio la “nascita del Drago” a settembre 2016. In particolare quest’ultima iniziativa ha suscitato forte curiosità nel pubblico e ancora oggi costituisce una forte attrattiva in Rocca.
Un progetto duraturo
«Casa Baggins, Vicolo Cieco, Sottocolle», recitava l’indirizzo di Bilbo nella Terra di Mezzo, mentre nel mondo reale sarà collegato idealmente al civico numero 2 in via XX settembre a Dozza. È un palazzo tra la piazzetta Montmatre, la Rocchetta e il Rivellino, in una perfetta cornice storica e culturale per ospitare la sede dell’AIST, la Casa Tolkien, in cui l’Associazione organizzerà mostre temporanee annuali o semestrali, corsi, seminari, rassegne cinematografiche a tema, gruppi di studio, workshop e incontri con artisti di livello nazionale. Da segnalare che le visite al Centro Studi saranno gratuite mentre per le varie attività saranno previste agevolazioni per i residenti. «Questa convenzione rappresenta per noi uno strumento molto importante sotto due aspetti», ha detto il il Sindaco di Dozza Luca Albertazzi, «in quanto abbiamo, da un lato la possibilità di valorizzare e recuperare un nostro patrimonio (i locali che diventeranno sede dell’Associazione) da circa due anni inutilizzato e senza prospettive di utilizzo. L’Associazione si è impegnata ad effettuare interventi nei locali per un importo di circa 11.000, che porteranno a un miglioramento degli stessi. IDall’altro abbiamo un investimento importante dal punto di vista turistico-culturale, in quanto l’Associazione ha una rilevanza internazionale, con contatti in tutta Europa e questo contribuirà a promuovere ulteriormente il nostro Borgo. Per questo assume una grande importanza la decisione di trasferire la sede da Roma a Dozza, scelta della quale siamo orgogliosi. nfine – ha concluso il sindaco – aspetto non meno importante, si riuscirà a consolidare il filone lanciato con l’iniziativa FantastikA in quanto verranno realizzate iniziative di più ampio respiro durante tutto l’anno». «L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani è felice di avviare a Dozza questo importante progetto di valorizzazione culturale del borgo. La scelta è giunta grazie all’ottima collaborazione instaurata con l’Amministrazione locale che si è mostrata lungimirante, dandoci la possibilità di partecipare all’organizzazione di FantastikA, la biennale dell’arte fantastica che è ormai un appuntamento conosciuto in tutta Italia e atteso dagli appassionati di J.R.R. Tolkien. La convenzione ci permetterà di dare una continuità al grande lavoro svolto finora, radicando nel territorio un’esperienza culturale che andrebbe altrimenti perduta», ha fatto sapere il presidente dell’Associazione, Roberto Arduini. «Crediamo che il progetto sia così importante che vogliamo lavorare all’apertura di un Centro studi dedicato agli studi tolkieniani sul modello di molte università inglesi e statunitensi. La nostra ambizione è quella di creare un polo culturale in cui organizzare esposizioni artistiche, convegni, conferenze, giornate di studio, così da rendere Dozza e la provincia di Bologna il primo luogo da visitare quando si viene in Italia pensando a Tolkien». Quindi, preparatevi per i prossimi mesi, perché l’inaugurazione sarà una gran bella festa!