Mercoledì 21 febbraio, all’interno del ciclo Incontri nella Terra di Mezzo dello Smial di Firenze “La Musica degli Ainur”, di terrà l’intervento di Roberto Arduini, giornalista, saggista e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. La conferenza si terrà alle ore 21 presso il Punto di Lettura “Luciano Gori” della BiblioteCanova Isolotto di Firenze, in via degli Abeti, 3 – 50142 Firenze.
L’ingresso è gratuito, ma i posti sono limitati ed è gradita la prenotazione con messaggio privato o email a florencesmial@gmail.com.
Per non perdere nessun aggiornamento sulla serata, consigliamo di seguire anche l’evento facebook “Incontri nella Terra di Mezzo presenta Roberto Arduini”. Nell’attesa dell’incontro, vi presentiamo una prima panoramica dell’argomento che verrà trattato.
La filologia dell’invidia: Tolkien e le “antiche cose celtiche”
Solo negli ultimi anni gli specialisti hanno iniziato a evidenziare l’importanza che le lingue e le letterature di Galles e Irlanda ebbero sulle opere di J.R.R. Tolkien. Contrariamente a quanto si pensava, l’autore del Signore degli Anelli non solo si ispirò al gallese per creare le lingue elfiche, ma provava un sentimento ambivalente per quelle tradizioni antiche e medievali che erano «incoerenti», ma al tempo stesso avevano una «folle, luminosa e sfuggente bellezza» che lo scrittore cercò di ricreare nelle sue storie e che permeano Il Silmarillion, la sua opera postuma che narra gli eventi delle prime Ere della Terra di Mezzo, ma anche tutto il corpus di riscritture di poemi medievali in cui figurano The Lay of Aotrou and Itroun e The Fall of Arthur, debitrici rispettivamente del ciclo bretone e di quello arturiano.
Con questo lavoro prende sempre più piede quella che è una nuova branca degli studi tolkieniani, cioè quella dedicata alla riscrittura moderna dei miti “nordici” (scandinavi e anglosassoni), a cui Tolkien si dedicò usando però l’antica poesia allitterativa. The Fall of Arthur altro non è che un divertissement, un esercizio di stile, un raffinato gioco letterario che però coinvolgeva molto il professore e lo portò a scrivere e riscrivere poemi che inserì anche nella Terra di Mezzo, come accadde con I Figli di Húrin. Tolkien si dilettò con l’inglese antico nel Ritorno di Beorhtnoth (The Homecoming of Beorhtnoth, ispirato al poema la Battaglia di Maldon e nelle sue versioni delle saghe norrene The New Lay of the Völsungs e The New Lay of Gudrún, anche se l’unico pubblicato durante la sua vita fu Sir Gawain e il Cavaliere Verde, scritto nell’inglese medio del XIV secolo e da lui reso nello stesso metro in inglese moderno.
Tutti questi testi non furono pubblicati da Tolkien e per la maggior parte sono bozze incomplete, quindi studiarli come fossero testi finiti secondo la volontà dell’autore è un errore, non si può nemmeno collegarli ai miti celtici senza una dovuta contestualizzazione. Eppure mostrano quanto Tolkien, sullo sfondo di ben precisi parametri ideali della cultura medievale, prenda solo il contorno generale alle sue fonti mitologiche per poi sviluppare delle riflessioni originali. E questo risulta essere un tratto distintivo della sua letteratura fantastica.
Il programma primaverile dello Smial fiorentino
Per i tolkieniani di Firenze e dintorni gli appuntamenti dedicati alle opere del Professore continuano dopo l’incontro di febbraio: ecco le altre date da segnare sul calendario!
Mercoledì 7 marzo
Le donne di Tolkien. La figura della donna nelle opere del Professore
Domenica 25 marzo
Tolkien Reading Day
Dal 2003 il 25 marzo, giorno della caduta di Sauron e quindi momento conclusivo della “Guerra dell’Anello” nel Signore degli Anelli, è diventato il “Tolkien reading Day”: iniziativa promossa della Tolkien Society inglese, che incoraggia gli appassionati tolkieniani a condividere momenti di lettura delle opere del Professore. Il tema, scelto ogni anno proprio dalla Tolkien Society inglese, sarà Home and Hearth: the many ways of being a Hobbit (Casa e focolare: i tanti modi di essere uno Hobbit).
Mercoledì 12 aprile
Tolkien Il Signore del Metallo
presentato dall’autore Stefano Giorgianni, caporedattore di Metal Hammer Italia, socio fondatore e saggista AIST.
Presso la biblioteca delle Oblate – Sala conferenze
ARTICOLI PRECEDENTI:
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LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook dello Smial fiorentino “La Musica degli Ainur”
– Vai all’evento facebook Incontri nella Terra di Mezzo presenta Roberto Arduini
– Vai al sito di Metal Hammer Italia
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