L’uscita online del primo trailer del film Tolkien, in arrivo nelle sale cinematografiche a maggio, ha scatenato l’entusiasmo dei fan di tutto il mondo.
Dopo mesi di notizie sparse e che rivelavano poco di preciso in merito alla trama, sono apparse, quasi timidamente, le prime dichiarazioni degli attori e del regista (aspetti che abbiamo esplorato nei nostri articoli dagli inizi delle riprese alla loro fine, parlando anche della colonna sonora e delle riflessioni dei protagonisti), ed ora abbiamo finalmente avuto la possibilità di ammirare alcune scene del film, le quali mostrano Tolkien (Nicholas Hoult) e i suoi rapporti con le persone decisive per la sua vita e la sua carriera, durante gli anni che precedono la Grande Guerra. Per esempio, vediamo più di una scena di tenerezza tra Hoult e Lily Collins, nei panni dell’amata Edith Bratt, ed una di esse in particolare rimanda molto alla storia d’amore tra Beren e Lúthien. Ma non ci viene mostrato solo l’amore: in alcuni fotogrammi, in particolare, appaiono Tolkien e altri tre giovani universitari di Oxford mentre stringono quella salda amicizia che li porterà a formare il TCBS (Tea Club and Barrovian Society) e che li unirà anche durante il conflitto bellico. Nonostante la morte di due dei membri del circolo, quel rapporto rimarrà indelebile nel cuore dello scrittore inglese, e l’idea di una Compagnia dell’Anello nascerà forse proprio da questo indimenticabile sodalizio.
Robert Gilson e G.B. Smith: un ritratto prima della Grande Guerra
Due dei membri del TCBS, e tra i più cari amici di Tolkien, caddero durante la Grande Guerra: Robert Gilson e G.B. Smith. In Tolkien e la Grande Guerra di John Garth, leggiamo una suggestiva descrizione dei due giovani (p. 16).
Robert Gilson, ci informa Garth, ha una passione “per le matite e il carboncino più che per il fango e per il sudore. È difficile dire quale caratteristica dimostri più apertamente la sua natura artistica: la sua bocca voluttuosa, quasi preraffaellita o i suoi occhi tranquillamente scrutatori. Il suo interesse principale è per gli scultori del rinascimento fiorentino, ed è in grado di parlare con calore di Brunelleschi, Lorenzo Ghiberti, Donatello e Luca della Robbia. Come John Ronald, Rob è spesso indaffarato a disegnare o dipingere. Il suo obiettivo dichiarato è quello di rappresentare la verità, non di soddisfare un appetito artistico […] Da quando ha lasciato la scuola ha viaggiato in Francia e in Italia, disegnando chiese. Studia lingue e letterature classiche, ma vorrebbe diventare architetto”.
Geoffrey Bache Smith, invece, “Si considera un poeta e ha gusti letterari svariatissimi, da W.B. Yeats alle antiche ballate inglesi, dagli autori Georgiani al Mabinogion Gallese. Anche se apparteneva alla casa Richards, gravitava intorno al TCBS e lui e Tolkien sono sempre più vicini da quando Smith ha iniziato a studiare storia al Corpus Christi College di Oxford, a pochi minuti di cammino dall’Exeter College. ‘GBS’ è un conversatore arguto, e si compiace di condividere le sue iniziali con George Bernard Shaw, il maggior oratore dell’epoca. Anche se viene da una famiglia di commercianti e di piccoli proprietari terrieri, dopo la laurea ha intenzione di specializzarsi in ricerca storica. Ma il rugby non l’ha mai interessato molto”.
Robert Gilson e G.B. Smith: dalla storia alla fiction
I due sfortunati amici del Professore sono interpretati nel biopic da Patrick Gibson, nel ruolo di Rob Gilson, e Anthony Boyle, nei panni di G.B. Smith.
Patrick Gibson, irlandese nato il 19 aprile del 1995, approda nel mondo del cinema nel 2012 con il film What Richard did, ma il suo esordio è nell’ambito televisivo, anno 2009, nella famosa e premiata fiction storica The Tudors, dove interpretava il ruolo del giovanissimo figlio di Lord Aske. Carriera televisiva proseguita con le serie The OA (2016) e The White Princess (2017). Il ruolo di un giovane soldato in guerra, che farà parte della interpretazione di Gilson, non è una novità per lui, perché già nel 2014 ha interpretato il soldato Thomas, uno dei protagonisti della brillante serie TV The Passing Bells.
Anthony Boyle, nato a Belfast (Irlanda del Nord) l’8 giugno del 1994, ha esordito nel 2013 con il film Onus, ma è già noto al grande pubblico, in quanto, nel 2014, ha interpretato una parte nella notissima serie televisiva Game of Thrones, nel ruolo di una delle guardie di Lord Bolton. L’attore che è stato protagonista anche di un’altra celebre saga fantasy, quella dedicata al mago Harry Potter, questa volta in ambito teatrale: Boyle ha interpretato infatti Scorpius Malfoy nell’opera Harry Potter and the Cursed Child, “sequel teatrale” della saga fantasy. Una interpretazione notevole, che gli ha portato molti premi e onorificenze, tra cui un Tony Award come Miglior Attore e un Laurence Olivier Award come Miglior Attore non Protagonista. Nel 2018 è stato tra i protagonisti della pluripremiata serie TV Patrick Melrose, con Benedict Cumberbatch.
– Leggi l’articolo Il biopic Tolkien ci aspetta a maggio
– Leggi l’articolo Il film su Tolkien avrà la musica di Tom Newman
– Leggi l’articolo Terminate le riprese del biopic Tolkien
– Leggi l’articolo Iniziate le riprese del film biografico Tolkien
.