L’ateneo di Parma, che già da alcuni anni si distingue per il suo interesse nei confronti delle lingue costruite da Tolkien, torna a proporre questo mese un nuovo appuntamento culturale imperdibile per tutti i tolkieniani amanti di elfico e non solo: il 13 marzo, dalle 15:30 alle 17:00, presso la sezione di anglistica del Dipartimento delle Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali si terrà l’incontro From J.R.R. Tolkien and Anthony Burgess to Star Wars: Translating Artificial Languages, tenuto dalla professoressa Michela Canepari. Non solo Tolkien quindi, ma anche altri grandi autori e il mondo del cinema, focalizzando su una delle saghe cinematografiche di maggior successo, ma non solo. Il seminario avrà luogo nell’Aula Miazzi/Magna del plesso dell’Area di Lingue e Letterature del Dipartimento DUSIC, nel viale San Michele 9.
L’ingresso è aperto a tutti.
From J.R.R. Tolkien and Anthony Burgess to Star Wars: Translating Artificial Languages
Le varie lingue artificiali create negli anni hanno subito diversi destini: alcune semplici sono state considerate semplici esperimenti bizzarri, altre invece hanno prosperato e sono tutt’ora in uso, come l’esperanto. Cinema e letteratura sono stati importanti aree di sviluppo per le lingue artificiali, spazi in cui esercitare la propria creatività, ed allo stesso tempo hanno mostrato anche l’impatto che queste lingue costruite possono avere nelle società. Esempi come la Neolingua (Newspeak) parlata in 1984 di George Orwell e il Nadsat in Arancia meccanica di Anthony Burgess mostrano come le lingue create possano essere strumenti per discutere la relazione tra linguaggio e potere, la rappresentazione dell’altro, del diverso, e molti altri punti ancora. Proprio da uno di queste due lingue artificiali inizia il percorso che l’intervento andrà a tracciare, partendo dal Nadsat per giungere alle lingue create da Tolkien e approdare alla cinematografia, passando ad alcuni dei film di Star Wars (generi letterari come la science fiction e il fantasy hanno rappresentato negli ultimi due secoli uno dei terreni ideali per la creazione di lingue), analizzando in particolare come essi sono stati tradotti per l’audience italiano. Come si vedrà, una traduzione non efficace o non adeguata di questi aspetti di grande importanza per gli universi fittizi costruiti nelle opere prese in esame va a discapito non solo del divertimento degli spettatori, ma inficia anche molte implicazioni linguistiche, culturali e filosofiche.
Come suggerisce il titolo dell’intervento, la lezione sarà tenuta in lingua inglese.
La professoressa Michela Canepari insegna lingua e traduzione inglese nel corso di laurea di Civiltà e Lingue Straniere Moderne dell’Università di Parma, e la traduzione spicca tra i suoi temi di ricerca, trattando diversi generi testuali, traduzione postcoloniale ed intersemiotica (adattamenti cinematografici, traduzione di fumetti), assieme ai linguaggi specialistici e all’analisi del discorso di diversi generi testuali. Tra gli ultimi studi da lei pubblicati troviamo i volumi Working with Linguistics (Lambert Academic Publisher, 2017), Linguistica, lingua e traduzione (Padova, Libreria Universitaria, 2016), Viaggio intersemiotico nel linguaggio della scienza (Roma, Nuova Cultura, 2013) e English and Postcolonial Translation (seconda edizione, Parma, Azzali, 2013).
Nel caso un docente delle scuole superiori fosse interessato a prendere parte al seminario con una classe intera, è pregato di contattare la segreteria didattica del Dipartimento al numero 0521-034711/905110 o scrivendo alla e-mail: dusic.lingue@unipr.it
Le lingue tolkieniane all’Università di Parma
Negli ultimi anni le lingue create dal Professore sono state al centro di diverse iniziative tenute nell’ateneo parmense, in collaborazione con l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, a cominciare dal novembre 2016, con la lezione Il vizio segreto di Tolkien: una passione per le lingue tenuta da Roberto Arduini, presidente AIST, giornalista e saggista, all’interno del corso di Linguistica generale del professor Davide Astori. Nel dicembre 2017 la città emiliana è stata una delle due sedi del ciclo Tolkien tra lingua e scrittura, composto di due convegni: Tolkien linguista e glottopoieta presso l’Università di Parma e Tolkien e la letteratura della Quarta Era tenutosi nel Dipartimento di Lettere e Filosofia di Trento, (potete trovare qui il resoconto del primo appuntamento). Infine, nel settembre dello scorso anno è stata proposta la lezione Constructed Languages, the case of J.R.R. Tolkien, tenuta da Edouard Kloczko, linguista francese tra i massimi esperti al mondo delle lingue artificiali di Tolkien.
ARTICOLI PRECEDENTI:
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– Leggi l’articolo Parma e Trento: ecco i programmi dei convegni!
– Leggi l’articolo Tolkien all’università: le lingue elfiche a Parma
LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina della professoressa Michela Canepari
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