L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani cresce e si rinnova. È finito un ciclo, ne comincia un altro. Si è infatti svolta domenica 24 marzo 2019 l’assemblea dell’AIST e dopo i quattro anni statutari si sono rinnovate tutte le cariche associative. La grande novità è la partecipazione dei soci alla riunione, presenti in oltre il 60% degli iscritti – segno di una volontà di essere molto attivi nelle scelte strategiche dell’associazione nei prossimi anni a venire. Ma un’altra grande novità è l’esito delle votazioni.
2014-2019: 5 convegni, 2 corsi e 8 pubblicazioni
Dopo la sua fondazione, il 28 settembre 2014 durante la prima edizione di FantastikA – la biennale di arte fantastica che si tiene a Dozza Imolese (Bologna), e dopo il primo anno di interim, il primo Consiglio Direttivo era stato confermato e ha svolto tutta la durata della legislatura prevista dallo Statuto. Nei quattro anni si sono avuti due cambi tecnici che hanno portato a sette il numero di consiglieri coinvolti. La legislatura è stata molto apprezzata dai soci perché tra il settembre 2014 e il marzo 2019 molte cose positive sono avvenute. Innanzitutto, la stessa manifestazione che ha visto nascere l’AIST, FantastikA, è cresciuta al punto da essere riconosciuta a livello nazionale, giungendo nel 2018 alla quarta edizione, la prima della nuova cadenza biennale, che ha avuto una partecipazione straordinaria: oltre cinquemila persone hanno invaso le vie del borgo e fatto la spola per due giorni tra i vari luoghi storici, dalla Rocca al teatro, dai murales al Rivellino. Inoltre, la manifestazione è stata l’occasione per inaugurare La Tana del Drago, il primo centro studi dedicato a John Reuel Ronald Tolkien – l’autore de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli – che affronta le tematiche del genere Fantasy tramite il linguaggio dell’arte illustrativa, lo studio della leggenda nord europea, del folclore italiano e la lettura delle più belle storie della letteratura per ragazzi. È un traguardo a lungo cercato per trovato una casa all’associazione e agli appassionati di Tolkien in Italia.
Sul fronte editoriale, sono stati gli anni in cui l’AIST ha iniziato a collaborare con Bompiani, la casa editrice che pubblica le opere di Tolkien in Italia, che hanno visto una partecipazione attiva nella reintroduzione delle famose venti righe mancanti nel Signore degli Anelli, nella pubblicazione della sua versione ebook con testo rivisto e corretto (Norbert Spina), la traduzione delle Lettere (ad opera di Lorenzo Gammarelli), la nuova traduzione del testo di Tolkien nel saggio Il ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm (Giampaolo Canzonieri) e la curatela del volume di critica Tolkien. Mito e modernità di Patrick Curry (Roberto Arduini). Una collaborazione che continua e che presto si arricchirà della consulenza letteraria per la nuova traduzione del capolavoro di Tolkien, Il Signore degli Anelli ad opera di Ottavio Fatica. A questa collaborazione si sono affiancate altre attività editoriali di singoli soci, come Santi Pagani della Terra di Mezzo di Claudio Testi e Il Signore del Metallo di Stefano Giorgianni, e del Gruppo di studio promosso dall’AIST che ha visto la pubblicazione di ben due cicli di studio e incontro tra studiosi, entrambi inseriti nel progetto Tolkien e i Classici che comprende i due volumi. La collana “Tolkien e Dintorni”, infine, si è arricchita di una nuova perla: La reincarnazione degli elfi e altri scritti dello stesso Tolkien. Di questi volumi, due sono stati tradotti in inglese dalla casa editrice Walking Tree Publishing.
Sul fronte della scuola e dell’università, mentre sono proseguiti gli incontri nelle medie e nelle superiori, strutturandosi in alcune occasioni in veri e propri corsi, come a Ferrara con Elisabetta Marchi e a Cecina con Gloria Larini, sono molto positivi i frutti dei contatti accademici che hanno portato all’organizzazione di ben cinque convegni universitari a Palermo (Viaggio ed eroismo ne Il Signore degli Anelli il 17 novembre 2014), Trento (J.R.R. Tolkien and his Minor Works, il 13-14 maggio 2015), Verona (La Generazione Perduta: miti che nascono dalla Grande Guerra. J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e l’esperienza degli autori inglesi nel primo conflitto mondiale, il 20 e 21 maggio 2016), Parma (Tolkien linguista e glottopoieta il primo dicembre 2017) e ancora a Trento (Tolkien e la letteratura della Quarta Era, il 14-15 dicembre 2017). Dei primi tre convegni sono stati pubblicati gli atti, mentre degli ultimi due i volumi usciranno entro la fine dell’anno.
Sul fronte ludico e conviviale non si contano più gli incontri, le conferenze e presenze dello stand AIST alle fiere durante tutto l’anno con un cadenza che supera i due eventi al mese, per un totale che va oltre le 25 occasioni di incontro in un anno: tra le manifestazioni più attese a cui l’Associazione partecipa, ci sono le ormai presenze consolidate a Lucca Comics and Games di Lucca, al Salone del Libro di Torino, al Festival del Medioevo di Gubbio e alla Fiera della Piccola e Media Editoria di Roma.
Il futuro con un Consiglio rinnovato
L’Assemblea del 24 marzo è stata l’occasione per riflettere su tutti questi risultati e far un quadro degli impegni che attendono l’AIST negli anni a venire. Sicuramente sarà ancora più importante e centrale La Tana del Drago che, dopo la conclusione della seconda fase di restauri, vede l’impegno economico profuso dai soci – tramite quote, donazioni, volontariato, crowdfunding e corsi a pagamento – salire alla bellezza di quasi ventimila euro spesi per rimettere in sesto la struttura. Una cifra enorme per una associazione culturale che si basa solo sulla passione dei soci per le opere di Tolkien! E molti lavori mancano all’appello, con almeno altre cinque fasi future che riguarderanno il bookshop, gli arredi scenografici del piano espositivo, i supporti tecnologici, la campagna acquisti e le tre statue che coroneranno tutto il lavoro. Dal 7 aprile, La Tana del Drago aprirà per almeno due fine settimana al mese, in vista di un aumento progressivo durante l’anno. A maggio, inoltre, la struttura ospiterà una nuova esposizione artistica e la prima riunione del nuovo ciclo del Gruppo di Studio, in omaggio alla sua vocazione letteraria che lentamente informerà tutto l’edificio.
Rispetto al passato l’Assemblea dei soci ha voluto dare però un segno netto di novità: oltre il 60% dei consiglieri è nuovo e soprattutto è stato votato all’unanimità un Consiglio direttivo formato dal 50% di uomini, 50% di donne, più il presidente dell’Associazione: Roberto Arduini, Giampaolo Canzonieri, Elisabetta Marchi, Valérie Morisi, Marco Pelizzola, Barbara Sanguineti e Claudio Antonio Testi. Incidentalmente – visto che le candidature si sono svolte durante la stessa riunione – l’AIST ha quindi colto un segno dei tempi che va verso la responsabilizzazione dei quei soci che più hanno svolto un ruolo attivo negli scorsi anni e quei soci che hanno dimostrato di volersi impegnare per il futuro. È un impegno questo che già darà i suoi frutti nei prossimi mesi, con la prevista pubblicazione di 6-8 libri, la partecipazione a nuovi convegni e manifestazioni letterarie, con la ciliegina sulla torta della partecipazione in massa al meeting internazionale del Tolkien 2019 di agosto a Birmingham.
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Come (ormai) ex-consigliere, non posso che confermare parola per parola: sono fiero e orgoglioso dell’importante lavoro svolto con il Consiglio Direttivo uscente, e molto contento del nuovo consiglio direttivo, in cui all’esperienza dei consiglieri che si sono riproposti, tutti anche soci fondatori dell’Associazione, si sono aggiunte le forze fresche di soci più recenti.
Ho deciso di non ricandidarmi come consigliere perché sono convinto che un ricambio nella direzione sia essenziale per un’Associazione in buona salute.
Chiudo facendo i miei auguri ai nuovi consiglieri: vi aspetta un lavoro spesso faticoso, ma vedrete che sarà sempre interessante e pieno di soddisfazioni, come lo è stato per me.