Prosegue il nostro viaggio alla scoperta di tutti i segreti che si celano dietro ad ogni illustrazione della terza edizione del Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar, interamente dedicata all’artista dozzese Ivan Cavini: dopo aver proposto sulla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani due video dedicati alle opere dello stesso illustratore presenti nei calendari degli anni precedenti (2017 e 2018), abbiamo presentato le tavole di gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio.
Proseguiamo anche questo mese la nostra esplorazione della Terra di Mezzo come l’ha immaginata Cavini!
Giugno, Re Elessar e Arwen
“Aragorn e la sua amata regina festeggiano le nozze sfilando davanti al popolo della cittadella di Minas Tirith. Questa è stata forse l’illustrazione più complessa del calendario, per composizione, pose, espressività e abiti dei personaggi, oltre a complessità e prospettiva delle architetture.
Il Signore degli Anelli è una specie di pre-storia della genesi delle varie culture europee, e Minas Tirith è una città che spesso viene rappresentata con uno stile architettonico romanico, per cui ho inserito elementi e paesaggi riconducibili all’Umbria e all’Emilia-Romagna con accenni al gotico tipico della Normandia e dell’Occitania.”
L’ispirazione per questa illustrazione viene ovviamente dal Ritorno del Re, più precisamente dal capitolo V, Il Sovrintendente e il Re:
“Allora la città fu resa più bella di quanto non fosse mai stata, persino nei giorni della sua prima gloria; fu empita di alberi e di fontane, ed i suoi cancelli forgiati in acciaio e in mithril, e le sue strade pavimentate di marmo bianco; e la Gente della Montagna vi lavorò, e la Gente del Bosco fu felice di andarvi; e tutto fu sanato e reso bello, e le case furono piene di uomini, di donne e del riso di bambini, e non vi fu finestra chiusa né cortile vuoto; e dopo la fine della Terza Era del mondo, essa conservò nelle età successive il ricordo e la gloria degli anni passati.
[…]
Ed Aragorn, il Re Elessar, prese in moglie Arwen Undómiel nella Città dei Re il giorno di Mezza Estate, e la storia della loro lunga attesa si concluse così.”
Curiosità
Una scelta molto particolare è quella di rappresentare tutte le guardie della cittadella donne.
La pianura del Pelennor è stata ispirata dalla piana di Castelluccio di Norcia, in Umbria, durante la fioritura.
La storia d’amore tra Aragorn e Arwen è narrata in gran parte nell’Appendice A del Signore degli Anelli e qualsiasi lettore che si sia cimentato con la lettura del Silmarillion non potrà che notare la somiglianza con Beren e Lúthien, con i quali essi sono effettivamente imparentati: “Arwen non è una “re-incarnazione” di Lúthien (cosa che nell’ottica di questa storia sarebbe impossibile, poiché Lúthien era morta come mortale e aveva lasciato il mondo del tempo) ma una sua discendente che le somigliava molto come aspetto, carattere e destino. Quando sposò Aragorn (la loro storia d’amore è raccontata altrove: qui non è fondamentale e viene solo accennata) ella compì “la scelta di Lúthien”, per cui il dolore nel suo distacco da Elrond è particolarmente straziante. Elrond va al di là del Mare. La fine dei suoi figli, Elladan ed Elrohir, non viene raccontata: essi rinviano la loro scelta, e rimangono ancora un poco.” spiega Tolkien nella lettera 154 a Naomi Mitchison nel settembre del 1954.
La scelta di Arwen, frutto del suo profondo amore e fonte di tanti anni di gioia assieme al Re, getta sulla Stella del Vespro l’ombra della tragedia.
Alcuni aspetti spesso sottovalutati del suo sacrificio sono messi in luce nel saggio Lúthien e le altre: i personaggi femminili nell’opera di J.R.R. Tolkien di Wu Ming 4, contenuto nell’ultima raccolta pubblica, Il Fabbro di Oxford:
“Dopo la morte del marito, Arwen lascia tutti, incluso il figlio Eldarion, di cui sappiamo pochissimo. Eldarion ha preso dal padre o dalla madre? È mortale o no? Non è escluso che uno dei motivi per cui Arwen decida di andare a morire nei boschi di Lórien sia che nessuna madre vorrebbe sopravvivere al proprio figlio, dopo essere già sopravvissuta al marito. Arwen dunque si reca in una Lórien svuotata, e si lascia morire; ma il suo sacrificio non è inutile, perché il suo posto sull’ultima nave elfica in partenza dai Porti Grigi viene ceduto a Frodo. I commentatori confessionalisti che vedono in Frodo una imago Christi, per via dell’ascesa al Monte Fato con un pesante fardello, dovrebbero forse considerare che nel romanzo è invece Arwen il personaggio che compie il vero sacrificio d’amore.”
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Lords for the Ring 2019: la tavola di maggio
– Leggi l’articolo Lords for the Ring 2019: la tavola di aprile
– Leggi l’articolo Lords for the Rings: la Tavola di marzo
– Leggi l’articolo Lords for the Ring 2019: la tavola di febbraio
– Leggi l’articolo Lords for the Ring 2019: la tavola di gennaio
– Leggi l’articolo Università di Parma, a lezione da Cavini
– Leggi l’articolo Il Fabbro di Oxford, il nuovo libro di WM4
LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook Lords for the Ring – Tolkien Art Calendar
– Vai al sito di Ivan Cavini
– Vai alla pagina facebook dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani
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