Morta Remington: sue le cover Usa che Tolkien detestava

Barbara RemingtonÈ scomparsa Barbara Remington, l’illustratrice che creò le copertine delle edizioni Ballantine per Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien. L’illustratrice è morta il 23 gennaio nella sua casa di Thompson, in Pennsylvania, all’età di 90 anni a causa di cancro al seno. Remington era originaria del Minnesota prima di trasferirsi a New York City all’inizio della sua carriera. Con più esperienze di quante si possano raccontare, ha lavorato come illustratrice, ha avuto lavori con diversi piccoli giornali, ha inaugurato la Carnegie Hall, ha lavorato presso Doubleday Bookstore e Manhattan Marine, tra molti altri. Gestiva il Boggle Shop precedentemente situato nella East 17th Street a Manhattan, un negozio che era pieno di accessori altamente innovativi, fantasiosi e divertenti negli anni ’70. Ha anche illustrato una serie di libri per bambini tra cui: Il topo di Natale, I tre orsi e riccioli d’oro, Il filo scarlatto, La barca e Scuttle il topo Stowaway.

La guerra delle edizioni economiche

Copertine ISDA BallantineIl nome di Barbara Remington è legato soprattutto alla prima pubblicazione delle edizioni economiche dei libri di Tolkien negli Stati Uniti, per cui si scatenò una vera e propria disputa legale tra la ACE books e la Ballantine Books nel 1964-65. Le copertine della Remington futuro un altro tormento per Tolkien in quei due anni complicati. Mentre l’editore ufficiale di Tolkien negli Usa, la Houghton Mifflin, non riuscì a rinnovare il diritto d’autore provvisorio per le differenze nella legislazione (era tecnicamente in violazione della legge in quanto i libri venduti eccedevano la legge sui limiti di importazione), sfruttando un cavillo legale la Ace Books pubblicò in successione Il Signore degli Anelli diviso in tre volumi tra il maggio e il luglio del 1964 a un prezzo di meno di un dollaro a volume. Il successo commerciale fu scontato e oltre 100.000 copie del libro vennero vendute, cosa che fece arrabbiare Tolkien e i suoi editori. Già in agosto, Tolkien consegnò le sue nuove revisioni alla Ballantine Books, l’editore che avrebbe rilasciato la versione ufficiale per le edizioni economiche statunitensi. A ottobre 1965 anche Ballantine riuscì a pubblicare la sua edizione economica del capolavoro di Tolkien e immetterla sul mercato americano: questa era l’edizione “ufficiale” e aveva in più le Appendici, gli indici, le poche modifiche fatte dall’autore e una nuova prefazione. Copertine Ace BooksGià da maggio Tolkien aveva iniziato a sollecitare gli appassionati che gli scrivevano per informarli della cattiva condotta della Ace Books. E questo produsse effetti al punto che già a fine ottobre scrive: «La mia campagna negli U.S.A. è andata bene. La Ace Books è in difficoltà, e molte istituzioni hanno messo al bando tutti i loro prodotti. Le vendite della loro edizione pirata vanno molto bene; e da tutto lo scompiglio sto ricevendo una tale pubblicità, che mi aspetto che la mia edizione tascabileautorizzata venderà in effetti molte più copie di quante ne avrebbe vendute, se non ci fossero stati nessun impiccio o concorrenza» (Lettera 279). In effetti, librerie e fan avevano iniziato a boicottare l’edizione non autorizzata, e nel febbraio del 1966 Tolkien raggiunse un accordo per ricevere alcune royalties sulla pubblicazione, mentre la Ace avrebbe lasciato che l’edizione si esaurisse, con nessuna ulteriore tiratura, nonostante la casa editrice non avesse alcun obbligo legale di accettare un simile accordo.

Le “brutte copertine” della Remington

Barbara RemingtonNell’agosto 1965 la Ballantine Books finalmente pubblicò la prima edizione americana economica autorizzata anche de Lo Hobbit, ma senza recepire le revisioni di Tolkien al testo. Ma quando vide la copertina, l’autore andò su tutte le furie: «Io penso che la copertina sia brutta… cosa ha a che fare con la storia? Di che luogo si tratta? Perché un leone e gli emù? E cos’è la cosa sullo sfondo con i bulbi rosa? Non capisco come chiunque abbia letto il racconto (spero per voi che siate fra quelli) potesse pensare che un disegno simile sarebbe piaciuto all’autore». (Lettera 277)
Quando il libro sarà ristampato da Ballantine nel febbraio successivo, con il testo revisionato, il leone scomparirà dietro dell’erba giallo-verde…
Naturalmente Remington, che disegnò anche molte altre copertine di libri per Ballantine, era stato chiesto di illustrare le edizioni de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit in tempi stretti. «Ballantine aveva fretta di pubblicare subito questi libri», ha detto in un’intervista per il giornale letterario Andwerve. Copertina Hobbit Ballantine«Quando mi hanno incaricato di realizzare la grafica, non ho avuto la possibilità di vedere nessuno dei libri, anche se avevo cercato di ottenerne una copia tramite i miei amici». L’illustratrice, quindi, aveva poche informazioni. «Quindi non sapevo di cosa parlassero», ha continuato. «Ho cercato di trovare persone che li avessero letti, ma i libri non erano prontamente disponibili negli Stati Uniti e quindi avevo al meglio informazioni imprecise».
Barbara Remington divenne fan di Tolkien in seguito: «Dopo aver letto il suo lavoro ero sbalordita. Sapevo che c’era qualcosa di speciale in lui. Se avessi letto prima Il Signore degli Anelli non credo che avrei potuto disegnare la copertina». Barbara Remington rideva ogni volta che pensava ai leoni della copertina, e anche ripensando al valore che quella prima edizione coi leoni ha raggiunto presso i collezionisti. «Nessuno era a conoscenza di ciò che stava accadendo, della grandezza dell’autore e dei suoi libri o dell’impatto che avrebbero avuto».
mostra illustrazione unicaLa popolarità de Il Signore degli Anelli portò inoltre alla grande edizione del poster, che riuniva le tre copertine in un’unica immagine. È stat la stessa Remington a rivelare che in realtà accadde il contrario. «Non c’era tempo. Volevano subito le tre illustrazioni e ho dovuto disegnare tutte le copertine in una sola volta. Se si guardano i tre libri insieme è davvero una grande immagine. Non ho disegnato tre immagini separate, ma era un’unica illustrazione che è stata divisa e utilizzata per i tre libri». «I lettori non lo sanno, ma feci molti schizzi e illustrazioni relativi alla storia (con interpretazioni personali di personaggi come Sauron, Saruman e Shelob) e volevo metterli in un libro, ma non ho mai ottenuto la licenza per pubblicarli».

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