La mostra su J.R.R. Tolkien a Parigi chiude i battenti col botto: esauriti tutti i biglietti per gli ultimi giorni e anche quelli dell’apertura serale speciale. E i visitatori totali alla fine superano i 135mila! «Tolkien è finita. Metto via i libri al suono del Requiem di Mozart, perché è un vero lutto vedere la fine di una mostra … le opere del Professore si uniranno alla mia biblioteca del cuore in campagna». È con questa frase Frédéric Manfrin, curatore della mostra Tolkien, Voyage en Terre de Milieu, ha salutato la chiusura dell’esposizione artistica dopo quattro mesi alla Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi. Gli ha fatto eco il suo collega Vincent Ferré, che ha detto: «Voglio solo ringraziare tutta la squadra della Bnf e le decine di migliaia di visitatori che sono venuti a scoprire tutte le sfaccettature spesso trascurate del lavoro di J.R.R. Tolkien. Tra loro, anche oggi, e per la quarta volta, diversi membri di spicco della famiglia Tolkien, un mese dopo il giorno della scomparsa di Christopher Tolkien. Un pensiero speciale per loro e per lui».
Battuti tutti i record della storia della BnF
I curatori ci avevano lavorato per tre anni e avevano rischiato, portando alla Bibliothèque Nationale un autore non francese, per la prima volta dal 1461, cioè dall’anno in cui fu istituita. Inoltre, la biblioteca non conserva alcun manoscritto di Tolkien e lo scrittore inglese è poco noto presso i francesi. Forse è per questo che si era deciso per una «contestualizzazione» dell’autore e delle sue opere, inserendo nell’esposizione molti reperti storici, quadri e documenti provenienti dai musei di tutta la Francia per fornire un contesto alla sua creazione letteraria e artistica. Da qui si giunge ai ben 1000 metri quadrati di spazio espositivo, con più di 300 oggetti e ben 200 illustrazioni: quasi tutti gli oggetti in mostra a Oxford, ma anche manoscritti inediti provenienti dalla Marquette University e non solo (mappa realizzata e pubblicata su cortesia di Jeremy Edmonds). Con questi numeri imponenti i curatori puntavano a 80mila visitatori, ma lo sforzo è stato ripagato con un record maggiore. «La mostra ha registrato un record di presenze con 135.000 visitatori in poco meno di quattro mesi», ha annunciato il BnF in una nota. «Con esattamente 135.068 visitatori la mostra si colloca al primo posto tra le mostre più frequentate nella storia del BnF» superando di gran lunga il precedente record, tenuto dalla mostra del 1998 dedicata a The Adventure of Writing: Materials and Forms (86.000 visitatori)», ha sottolineato l’istituzione. A questo bisognerebbe però aggiungere anche il pubblico che ha partecipato in gran numero agli incontri che hanno accompagnato la mostra: le molte conferenze, lo spettacolo teatrale e il simposio. Questi numeri sono simili anche a quella gemella tenuta alla Bodleian Library di Oxford, che sembra avere avuto 136mila visitatori, mentre la mostra alla Morgan Library di New York si era fermata sotto le 100mila, ma risultando la mostra più visitata di quell’istituzione. Della mostra abbiamo scritto in diverse occasioni, soprattutto nella la visita con le autorità fatta dall’AIST in anteprima svoltasi domenica 20 ottobre e al vernissage di lunedì 21 ottobre, il giorno prima dell’apertura dell’esposizione artistica. Qui trovate il resoconto della visita, con tutti i dettagli delle varie stanze e le numerose chicche che erano in esposizione. C’è anche una fotogallery e un riassunto dei tre interventi inaugurali.
Un viaggio che continua
Se la mostra di Parigi ha chiuso i battenti, non si ferma il legame sempre più stretto tra le opere di Tolkien e la Francia. La stessa Bnf in maniera parallela sta dedicando la stagione al Fantasy, genere letterario che è diventato un vero fenomeno in pochi anni, con l’iniziativa: Fantasy, ritorno alle fonti. La Biblioteca Nazionale di Francia offre continua fino al 12 marzo un tuffo nel cuore del genere per decifrarlo meglio attraverso un sito web, un videogioco, uno spazio di realtà virtuale per immergersi in Skyrim dalla serie The Elder Scrolls , una web radio con una selezione di colonne sonore per videogiochi, film o serie, diverse conferenze e una selezione di film e documentari (tra cui Harry Potter di Rowling e Il Trono di Spade di G.R.R. Martin, ma anche Excalibur di John Boorman, Alice di W.W. Young del 1915 e altri ancora). Infine, sono esposti pezzi delle collezioni storiche del BnF e che ripercorrono la storia del genere, accompagnati da oggetti prestati dagli editori, come l’edizione da collezione di World of Warcraft.
Il legame continua anche dal punto di vista editoriale: dopo l’annuncio della nuova traduzione de Il Silmarillion, che uscirà il prossimo anno, Vincent Ferré ha infatti annunciato che la prima metà della traduzione francese dello Hobbit Sketchbook di Alan Lee è stata completata e che verrà pubblicata questo autunno dall’editore Bourgois.
ARTICOLI PRECEDENTI:
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito di Bibliothèque Nationale de France
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