Volume unico, ecco la tabella delle modifiche

Volume unico FaticaAlla fine di ottobre 2020 è stata pubblicata l’edizione illustrata in volume unico del Signore degli Anelli, nella traduzione di Ottavio Fatica. La notizia non avrebbe interessato più di tanto la storia a venire né meritato più di una postilla nei lunghi annali della editoria italiana, se non fosse per un fatto. Tale nuova edizione è il frutto di una cooperazione come, a mia memoria, mai è accaduto nella storia dell’editoria – italiana, quantomeno.
Gli appassionati, quelli interessati ad avere una traduzione del Signore degli Anelli sempre migliore, hanno analizzato la prima edizione annotando sviste, incomprensioni, mancate concordanze e tutti i tipi i tipi di errore che possono finire in un testo, segnalandoli all’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, nella persona di Giampaolo Canzonieri, già consulente tolkieniano per la traduzione. Canzonieri li ha trasmessi a Ottavio Fatica, che con estrema professionalità e umiltà ha analizzato tutte le segnalazioni che gli sono state inviate, accettato una percentuale elevatissima (superiore ai tre quarti) delle proposte. Bompiani Giunti, l’editore, infine, si e resa disponibile a modificare il testo seguendo le indicazioni del traduttore. Sono state così apportate svariate piccole migliorie. Alcune di queste derivano anche da ripensamenti del traduttore. Ma la maggior parte riguarda sviste e refusi.
E tutto questo impegno per fornire ai lettori un testo il più possibile privo di errori. Quanta differenza dalla precedente gestione Bompiani che ci mise quasi 10 anni a correggere un piccolo errore tipografico, l’accidentale perdita di 20 righe alla fine del primo capitolo del secondo libro.

Cover Volume unico FaticaTutto questo lavoro, lo sottolineiamo, è stato possibile grazie al contributo di moltissimi e volenterosi lettori. Le centinaia di segnalazioni che sono giunte dagli appassionati tolkieniani e sono stati raccolti dall’AIST sono un caso virtuoso nella storia editoriale. Si è trattato di un’attività dettata dalla passione, dall’amore per le opere di Tolkien, dal senso di comunità che ha spinto moltissimi lettori a spendere il loro tempo libero alla ricerca certosina delle inesattezza tra l’originale inglese e la traduzione italiana. È una cosa che nessuno aveva mai fatto in Italia per nessun altro autore e dimostra una volta di più quanto il senso di appartenenza alla comunità tolkieniana possa contribuire ad avere l’opera di Tolkien sempre più vicina e fedele al testo inglese. A tutti i lettori che hanno contribuito va il nostro più sentito ringraziamento.
L’elenco delle modifiche apportate, che speriamo sia completo, lo potete scaricare qui. E a proposito di lavori di appassionati a favore degli altri appassionati, vi segnaliamo le tabelle sinottiche dei nomi in inglese, nella traduzione Fatica e nella traduzione Alliata/Principe. Tali tabelle, che potete trovare alla fine dell’articolo sulle mappe consentono a chi lo desideri di destraggiarsi tra il testo in inglese (e le sue mappe) e le traduzioni in italiano e potranno essere particolarmente utili agli acquirenti della prossima edizione italiana dell’Atlante della Terra di Mezzo di Katrin W. Fonstad.

Redazione

Aggiornamento del 31 dicembre 2020

Disponibile la versione 1.01 della tabella, che comprende alcune correzioni e numerose aggiunte (tra le altre le Cronaca degli Anni mutata in Conta degli Anni), riguardanti principalmente il primo volume La Compagnia dell’Anello.

Aggiornamento del 6 gennaio 2021

Disponibile la versione 2.00 della tabella, che comprende tutte le correzioni note, e la correzione di qualche errore.

SCARICA LA TABELLA

 

ARTICOLI PRECEDENTI
– Leggi l’articolo Il Signore degli Anelli, le edizioni in tre volumi
– Leggi l’articolo Il Signore degli Anelli, quale edizione leggere?
– Leggi l’articolo Tolkien e le mappe de Il Signore degli Anelli

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19 Comments to “Volume unico, ecco la tabella delle modifiche”

  1. Enrico Spadaro ha detto:

    Chi sta traducendo l’Atlante?

  2. Marco ha detto:

    Le tabelle comparative sono sempre utili e interessanti. Ho una piccola curiosità su un nome: Witch-king of Angmar.
    J.R.R. Tolkien volle distinguere Witch-king in maniera evidente da Wizard, che riservò agli Istari, ma avrebbe potuto scegliere facilmente un’altra parola, per esempio “warlock”. Invece preferì “witch”, ricercato nella sua accezione più arcaica, che era priva della connotazione esclusivamente femminile poi venutasi a consolidare nei secoli fino all’inglese moderno. Per questo mi domando se qualcuno abbia mai pensato di tradurlo con Re Strego, se sia stato preso in considerazione ma scartato a ragion veduta.
    In italiano “strego” è un termine dimenticato, soppiantato dal più comune “stregone”, che ne era l’accrescitivo, tanto che oggi ne trovo traccia solo nello storico Dizionario Tommaseo-Bellini dell’Ottocento (disponibile come sito web offerto dalla casa editrice Zanichelli in collaborazione con l’Accademia della Crusca).
    Ecco, un personaggio chiamato Re Strego di Angmar, con un sostantivo caduto in disuso, istintivamente spiazzante ma al contempo immediatamente comprensibile, potrebbe avere per un lettore italiano un effetto simile a quello di Witch-king of Angmar per un lettore inglese?

    • Mr. Atlas JoJo Nerd77 ha detto:

      Caro Mario,
      La tua resa per il Re stregone in Re Strego è molto interessante.
      Cosi abbiamo la brevità della parola originale e perché proporlo e metterlo nella nuova traduzione ad Ottavio Fatica quando sarà aggiornata nelle nuovi edizioni.
      Sarebbe perfetto no.

    • Wu Ming 4 ha detto:

      Credo che dovresti rivolgere la tua domanda a un bilingue.
      La mia impressione è che Tolkien abbia optato per “Witch-king” per due ragioni: perché gli piacevano molto i composti – ne usa parecchi nel LOTR – e perché, come fai notare, quel personaggio doveva avere un nome diverso dagli “Wizards”, cioè dagli Istari.
      La veccha traduzione italiana non se ne preoccupava, e così avevi per entrambi una connotazione negativa: “lo Stregone Gandalf” e “Il Re Stregone” di Angmar.
      Fortunatamente nella nuova traduzione Gandalf e gli altri Istari sono “Maghi” e si distinguono, rispecchiando la distinzione tra “wizardry” (magia) e “sorcery” (stregoneria) di Sauron & co.
      Il motivo per cui Tolkien non ha scelto l’alternativa “warlock”, secondo me, è che forse non la percepiva proprio come un’alternativa, dato che l’etimologia della parola (di cui si era occupato a fondo, avendone curato il lemma per l’OED) forse non è precisamente adeguata a quello che lui intendeva significare.

  3. Marco ha detto:

    Lieto che la resa del nome “Re Strego di Angmar” sia ritenuta molto interessante. Chissà che non possa davvero trovare posto in una futura edizione italiana. Altro vantaggio, cui ho pensato nel frattempo, è che Tolkien chiama il personaggio “Witch-king”, “Witch-lord”, “Sorcerer”, “sorcerer king”, ecc., mentre in italiano abbiamo un appiattimento sul termine “stregone”. Ricorrere anche a “strego” offrirebbe una ricchezza in più. Comunque è già un enorme passo in avanti averlo almeno distinto dal “Wizard” degli Istari.

    Ho notato una piccola svista nella mappa della Terra di Mezzo: trovo “Minus Morgul” invece di “Minas Morgul”. Può trattarsi di un semplice errore tipografico della copia in mio possesso, ma in caso contrario mi auguro per tutti che venga risolto alla prima ristampa utile.

    Invece segnalo con disappunto la questione della parentela tra Bilbo e Frodo, e i genitori di quest’ultimo, nel Capitolo I del Libro Primo.
    Noi e gli inglesi abbiamo sistemi diversi per esprimere la “cuginanza”, ma gli alberi genealogici allegati al libro sono chiari: Bilbo e Primula sono cugini di primo grado. Bilbo e Drogo sono cugini di terzo grado. Quindi Bilbo e Frodo sono sia cugini di secondo grado (da parte di Primula) sia cugini di quarto grado (da parte di Drogo).
    La traduzione Alliata rendeva Bilbo e Frodo cugini di primo e secondo grado, in palese contraddizione con le appendici. La successiva revisione Alliata-Principe presentava ancora questo equivoco. Purtroppo i conti non tornano nemmeno leggendo il nuovo adattamento nella traduzione Fatica:
    “Vedete: il signor Drogo aveva sposato la povera signorina Primula Brandaino. Lei era cugina di primo grado del signor Bilbo da parte di madre (la madre era la figlia minore del Vecchio Took); e il signor Drogo era cugino di secondo grado del signor Bilbo. Sicché il signor Frodo è suo cugino di primo e di secondo grado nell’uno e nell’altro senso, se mi seguite.”

    • Matteo ha detto:

      Non vorrei dire stupidate, ma credo che gli alberi genealogici siano stavi veramente interpretati all’Italia, o forse si sono “confusi”…. Io manco ricordo come devo chiamare il marito di mia sorella 🙂

      Ma per sapere, come sarebbe dovuto essere in italiano la traduzione corretta seguendo il “metodo inglese”?

      P.s. Comunque se come hanno detto la revisione è ancora e sempre sarà aperta per segnalare nuovi errori, o refusi, potrebbero metterlo a posto, o segnalare con una nota qualcosa tipo “Vedi Albero Genealogico….” oppure spiegare sempre con una nota la differenza con quanto fanno in UK

      • Marco ha detto:

        Il sistema inglese non è traducibile letteralmente, perché si basa sul concetto di “removal” che non è previsto in quello italiano. Se presentassi il mio “first cousin once removed” come primo cugino tolta una generazione o a meno di una generazione, chi capirebbe che è mio cugino di secondo grado?
        Forse sarebbe comprensibile lo stesso, ma di certo non suonerebbe familiare. Per questo motivo, secondo me, la cuginanza di Bilbo e Frodo andrebbe adattata al sistema italiano.

        Frodo è figlio di Primula e Drogo.
        Primula è prima cugina di Bilbo (first cousin) in quanto figli di sorelle. In altre parole, Bilbo e Primula sono cugini di primo grado.
        Quindi, da parte di madre, Frodo è cugino di secondo grado di Bilbo (first cousin once removed) in quanto figlio di una prima cugina di Bilbo. Fin qui è facile.

        Drogo è secondo cugino di Bilbo (second cousin) in quanto figli di primi cugini. In altre parole, Bilbo e Drogo sono cugini di terzo grado, ma credo che anche in italiano i figli di primi cugini vengano meglio detti secondi cugini tra loro, perché appartenenti alla stessa generazione.
        Quindi, da parte di padre, Frodo è cugino di quarto grado di Bilbo (second cousin once removed) in quanto figlio di un secondo cugino di Bilbo.

        Tolkien in inglese scrive:
        “You see: Mr. Drogo, he married poor Miss Primula Brandybuck. She was our Mr. Bilbo’s first cousin on the mother’s side (her mother being the youngest of the Old Took’s daughters); and Mr. Drogo was his second cousin. So Mr. Frodo is his first and second cousin, once removed either way, as the saying is, if you follow me.”

        Fatica traduce con:
        “Vedete: il signor Drogo aveva sposato la povera signorina Primula Brandaino. Lei era cugina di primo grado del signor Bilbo da parte di madre (la madre era la figlia minore del Vecchio Took); e il signor Drogo era cugino di secondo grado del signor Bilbo. Sicché il signor Frodo è suo cugino di primo e di secondo grado nell’uno e nell’altro senso, se mi seguite.”

        Senza voler troppo stravolgere la versione Fatica, mi aspetterei qualcosa del tipo:
        “Vedete: il signor Drogo aveva sposato la povera signorina Primula Brandaino. Lei era cugina di primo grado del signor Bilbo da parte di madre (la madre era la figlia minore del Vecchio Took); e il signor Drogo era cugino di terzo grado del signor Bilbo. Sicché il signor Frodo è suo cugino di secondo e di quarto grado nell’uno e nell’altro senso, se mi seguite.”

        Oppure in alternativa:
        “Vedete: il signor Drogo aveva sposato la povera signorina Primula Brandaino. Lei era prima cugina del signor Bilbo da parte di madre (la madre era la figlia minore del Vecchio Took); e il signor Drogo era secondo cugino del signor Bilbo. Sicché il signor Frodo è suo cugino di secondo e di quarto grado nell’uno e nell’altro senso, se mi seguite.”

  4. Matteo ha detto:

    Ma secondo voi, certi errori di traduzione sia da parte di Alliata-Principe che di Fatica… Non possono essere imputati alla fretta di tradurre e revisionare?

    In rete ormai ne ho letti a decide di decide di articoli.

    — Alliata disse che fece le cose in fretta. In 7 messi perché doveva anche diplomarsi.

    — Principe disse che Rusconi gli piazzò in mano un malloppo gigantesco e aveva 8 mesi per revisionarlo e ricostruire gli indici tanto che si presentò il “problema del redattore troppo zelante, che non capì una discussione redazionale, e sostituì tutto quanto riguardava gli Elfi con Gnomi”.

    — Fatica poteva fare le cose con calma in una situazione normale, ma con il ritiro delle vecchia traduzione (non per volere dell’Editore) non ha tradotto TUTTO, e poi ha consegnato il libro intero revisionato.
    Quando ha dato il primo volume a Bompiani il terzo non era neppure finito. Forse neppure incominciato.
    Chissà quanti soldi hanno perso senza a vere tutto al trilogia in Libreria. Non è che hanno “premuto” Fatica perché velocizzasse i tempi?
    Fatica mi sembra una persona molto schiva, ma che non si nasconde dietro a “scuse” e “scusanti”. Se anche avesse ricevuto pressioni, per lui il lavoro è lavoro, non credo uscirebbe mai a dire che una parola non l’ha meditata perché doveva consegnare da li a poco, ed è passato ad altro… anche se potesse essere vero.
    Una delle modifiche che è segnalato nella tabella addirittura è uno scambio di personaggi tra Pippin e Merry. Anche se in tutto onestò fino a quando non si sono divisi, io non riuscivo comunque a distinguerli. Mi sembravano identici. Anche adesso che sto vedendo il Film non mi sembrano così ben delineati da poterli distinguere.
    Proprio per questo spero che il Libro continui ad essere revisionato fino a rasentare la perfezione. Magari cambierei anche “La Spada che subì il danno”… perché continua ad essere l’unica traduzione che proprio non mi va giù. Non riesco ma capire il perché cambiare così tanto dell’inglese. Almeno che ci sia un motivo che non colgo…

    • Giuspee ha detto:

      Ciao Matteo, qual è la fonte secondo cui Fatica non aveva forse ancora incominciato a tradurre la terza parte quando ha consegnato la prima a Bompiani? Perché a quanto ho letto qui sull’AIST (lo dice lui stesso a Modena, dal resoconto
      della conferenza a inizio 2020, quindi con la sola prima parte edita e il ritiro delle copie della vecchia traduzione avvenuto) già lui parlava del repulisti della Contea o del peregrinare a Mordor dei due Hobbit. Mi pare uno dei pochi dati cronologici a nostra disposizione.

      Su l’ultima questione da te sollevata penso abbia inciso l’elemento della rima in quel componimento, semplicemente. Un po’ come nel caso di “fato crudele” nella poesia dell’anello.

    • Wu Ming 4 ha detto:

      Matteo,
      stiamo parlando di un’opera di milletrecento pagine. Scovare tutti gli errori è un lavoro certosino che fortunatamente si avvale dell’apporto dei lettori, altrimenti un singolo editor, o anche più di uno, non ci riuscirebbero mai. Come fu per la vecchia traduzione, del resto. Ma se hai presente, ci sono voluti decenni per collezionare gli errori di quella (sia i mezzi sia la soglia d’attenzione erano quelli che erano). E non sono stati trovati tutti, perché alcune clamorose frasi espunte le ha scoperte Fatica mezzo secolo dopo la prima edizione. Direi che a ‘sto giro siamo più fortunati.

      Per quanto riguarda “la-Spada-che-ha-subito-il-danno”, a me pare che nasca dal fatto che la nuova traduzione rende diversamente la premonizione in rima di Boromir, riferita da lui al consiglio di Elrond. Dunque, quando subito dopo, Aragorn la mostra, dice: «Ecco la Spada che ha subito il danno». E da quel momento viene chiamata così, la «Spada-che-ha-subito-il-danno», con i trattini, che suona (almeno a me) a metà tra una perifrasi e un eufemismo. A riprova che la scelta dipende da questo, c’è che nella poesia di Bilbo su Aragorn, dove ancora Tolkien usava “broken”, Fatica traduce con “infranta”.
      Ad ogni modo concordo con te che questo è un caso in cui la vecchia traduzione, più letterale, andava meglio.

    • Valen ha detto:

      Ho iniziato a leggere la versione di Fatica, e arrivato al Consiglio di Elrond “La spada che ha subito il danno” ha fatto storcere il naso anche a me; nella frase di Aragorn suona forzata, e sembra che gli venga messa in bocca così solo perché nella traduzione dell’enigma di Boromir Fatica ha dovuto tradurla così…
      Personalmente, finora nella prosa sto apprezzando più le scelte di Fatica che non quelle della Alliata, ma per le parti poetiche mi accade il contrario, come in questo caso.
      Infatti, come nella versione vecchia, avrei preferito che si fosse mantenuta una formula simile sia per “blade that was broken” (Riddle of Strider) che per “sword that was broken” (Boromir’s riddle). Alliata ha usato in entrambi i casi “rotta”, mentre Fatica sceglie prima “infranta” e poi questa inelegante perifrasi, poco precisa e per nulla efficace.

  5. Matteo ha detto:

    Mi è venuta in mente una cosa. Nella tabella indicate:

    “La tabella seguente comprende le modifiche apportate al testo dalla prima edizione in tre volumi (rispettivamente editi a ottobre 2019, maggio e luglio 2020) nell’edizione illustrata dell’ottobre 2020”

    Dovreste mettere che anche la Terza Edizione del “Primo Volume” (Ottobre 2020) e la “Seconda Edizione” del Terzo volume (Novembre 2020), hanno il testo Modificato. Sono ristampe successiva alla preparazione dei file esecutivi per il volumi Illustrato, quindi le modifiche ci sono anche in quelle edizione.

    P.s. Non so in che Edizione del Secondo Volume compaiono già le correzioni. Non ho visto in libreria volumi con la dicitura Seconda Edizione. Ne ho giare un bel po, ma non ne ho trovata nessuna che non sia la prima. Quindi non posso sapere se esiste un “ristampa” de “Le Due Torri” con il testo revisionato. credo che esita a esista a questo punto. Magari è uscita nell’Ottobre 2020?

    Una cosa è certa, più andremo avanti e più facile sarà trovare in Libreria i volumi singoli che hanno già le modiche al testo.

  6. Marco ha detto:

    Sottopongo le anomalie che ho trovato, molte oggettive alcune opinabili. Spesso ho riportato l’ORiginale ed evidenziato il mio COmmento. Ho segnato (HC) gli errori noti anche in molte edizioni inglesi, che HarperCollins ciclicamente ripete ma poi di solito risolve.

    (PARTE1)

    1) [Mappa Terra di Mezzo] “Minus Morgul”, correggere in “Minas Morgul”.

    2) [Mappa Terra di Mezzo] Il fiume Sirith scorre da ovest e il Celos affluisce da est, ma è sbagliato; il Sirith deve invece scorrere da est e il Celos affluire da ovest nel Sirith, com’è giustamente nella mappa di Gondor a fine volume. (HC)

    3) [Libro Primo, I] “Vedete: il signor Drogo” ecc., non tornano i conti della cuginanza tra Bilbo e Frodo, come da commenti precedenti in questo stesso articolo.

    4) [Libro Secondo, II] “Círdan, Maestro d’ascia”. OR: “Círdan the Shipwright”. CO: Círdan in Sindarin significa “costruttore di navi”. In italiano “maestro d’ascia” (anche “mastro d’ascia”) è proprio il carpentiere navale. Tuttavia “the Shipwright” diventa “il Carpentiere” altrove ([Libro Sesto, IX], [Appendice A, I], [Indici, III]). Scegliere tra “Maestro d’ascia” o “Carpentiere” e sostituire l’uno o l’altro.

    5) [Libro Terzo, IX] “i +sigilli dei Soffiacorno”, togliere il “+”.

    6) [Libro Quarto, V] “per fare un re di un castaldo”. OR: “to make a steward a king”. CO: “per fare di un castaldo un re”.

    7) [Libro Quinto, II] “belli e intrepidi come signori Elfici”. OR: “fair and gallant as Elven-lords”. CO: “belli e intrepidi come Signori degli Elfi” parafrasando Re degli Elfi “Elven-kings”.

    8) [Libro Quinto, VII] “l’ora di tua morte”. OR: “the hour of your death”. CO: “l’ora della tua morte”, se no Gandalf parla come Ghân-buri-Ghân.

    9) [Libro Sesto, I] “Elfico signore”. OR: “Elven-lord”. CO: “signore Elfico” o “Signore degli Elfi” parafrasando Re degli Elfi “Elven-king”.

    10) [Libro Sesto, IV] “se il mio signore Elfo”. OR: “if my Elven-lord”. CO: “se il mio Signore degli Elfi”, dato che si parla di Thranduil, Re degli Elfi “Elven-king”.

    11) [Libro Sesto, VI] “Fréalaf, figlio della sorella di Helm”, manca l’accento sull’ultima “a” di “Fréaláf” e manca questa citazione alla voce “Fréaláf Hildeson” in [Indici, III]. (HC)

    12) [Appendice A, I] “Castaldi di Gondor” dev’essere in corsivo come l’inizio del paragrafo dopo, Castaldi Reggenti. (HC)

    13) [Appendice A, I] “Minardil, figlio di Eldacar”, correggere “figlio” in “pronipote”. (HC)

    14) [Appendice A, I] “la grazia di sua vita”. OR: “her life’s grace”. CO: “la grazia della sua vita”, se no Elrond parla come Ghân-buri-Ghân.

    15) [Appendice A, II] “Dopo Yule una grande si fece sentire nel Fosso di Helm”. OR: “In Helm’s Deep there was a great hunger after Yule”. CO: manca una parola, hunger, “fame”?

    16) [Appendice A, III] La linea dei Nani di Erebor, per 4 occorrenze – “Thror”, “Thrain II”, “Dain II” e “Morte di Thrain e perdita del suo Anello” – mancano gli accenti su Dáin, Thráin e Thrór.

    (segue PARTE2)

  7. Marco ha detto:

    (PARTE2 segue da PARTE1)

    17) [Appendice B] “Re Walda ammazzato da loro (2861)”, correggere “2861” in “2851”. (HC)

    18) [Appendice B] “Elrond rivela a “Estel” il suo vero nome e lignaggio”, manca la data “2952” accanto al paragrafo. (HC)

    19) [Appendice B] “Elrond manda a chiamare Arwen, che torna a Imladris; le Montagne e tutte le terre a est sono diventate pericolose.”, dev’essere un paragrafo a sé, datato “3016”. (HC)

    20) [Appendice C] BAGGINS DI HOBBITON “Bingo 1264-1363”, correggere “1363” in “1360”. (HC)

    21) [Appendice C] BOLGER DI BOLGUADO “Gerda Boffin”, manca l’uguale “= Gerda Boffin” di marito-moglie. (HC)

    22) [Appendice C] BOFFIN DELLO YALE “Lavanda Scavieri”, manca l’uguale “= Lavanda Scavieri” di marito-moglie. (HC)

    23) [Appendice C] BOFFIN DELLO YALE “Griffo 1346”, correggere “1346” in “1344”. (HC)

    24) [Appendice C] TOOK DEI GRANDI SMIAL “3 figlie”, manca la sottolineatura. (HC)

    25) [Appendice E, II] “Porta Ovest” (2 occorrenze), correggere in “Porta Occidentale”.

    26) [Appendice F, I] “Uomini del Lago Lungo e di Valle”, correggere “Valle” in “Vallea”.

    27) [Appendice F, II] “così distanti dai Quendi di un tempo come la farfalla dal falco”. OR: “as unlike to the Quendi of old as are butterflies to the swift falcon”. CO: manca una parola, swift, “rapido”? (HC)

    28) [Indici, III] “Cotton, Rosa “Rosie” (in seguito Rose Gamgee)”, correggere “Rose Gamgee” in “Rosa Gamgee”.

    29) [Indici, III] “Eldacar, di Anor”, correggere “Anor” in “Arnor”. (HC)

    30) [Indici, III] “Fréaláf Hildeson”, 3 citazioni su 4, manca quella in [Libro Sesto, VI].

    31) [Indici, III] manca la voce “Gamgee, Frodo (Frodo Giardiniere)”, copiare le citazioni da “Giardiniere, Frodo”. (HC)

    32) [Indici, III] manca la voce “Gamgee, Holfast (Holfast Giardiniere)”, copiare le citazioni da “Giardiniere, Holfast”. (HC)

    33) [Indici, III] “Giardiniere, Frodo”, sostituire le citazioni con un riferimento incrociato “vedi Gamgee, Frodo (Frodo Giardiniere)” e “vedi” in corsivo. (HC)

    34) [Indici, III] “Giardiniere, Holfast”, sostituire le citazioni con un riferimento incrociato “vedi Gamgee, Holfast (Holfast Giardiniere)” e “vedi” in corsivo. (HC)

    35) [Indici, III] “Morannon”, manca in coda un riferimento incrociato “vedi anche Desolazione del Morannon” e “vedi anche” in corsivo. (HC)

    36) [Indici, III] manca la voce “Morsa, cane del Fattore Maggot” citato alle pag. 107, 108, 109 nel volume unico, per pareggiare i cani Lupo e Zanna. (HC)

    37) [Indici, III] manca la voce “Ragni, 768; vedi anche Aragne; Ungoliant” con citazione alla pag. 768 nel volume unico e “vedi anche” in corsivo. (HC)

    38) [Indici, III] manca la voce “Re pagani” citati alle pag. 875, 906 nel volume unico. (HC)

    39) [Indici, III] “Rúmil”, separare in due voci distinte, “Rúmil (Elfo di Lothlórien)” citato alle pag. 367, 370-371 nel volume unico e “Rúmil (Noldo, inventore di lettere)” citato alla pag. 1200 nel volume unico. (HC)

    (segue PARTE3)

  8. Marco ha detto:

    (PARTE3 segue da PARTE2)

    Saruman si arroga il titolo di Sauron, “Ring-maker”, ma in italiano non è altrettanto esplicito:

    40) [Libro Primo, II] “oltre ogni mira del creatore dell’Anello”. OR: “beyond any design of the Ring-maker”. CO: “del Facitor d’Anelli” o “dell’Artefice d’Anelli”, purché sia lo stesso titolo di Saruman.

    41) [Libro Primo, II] “Bilbo era destinato a trovare l’Anello, e non per volontà del suo creatore”. OR: “Bilbo was meant to find the Ring, and not by its maker.” CO: “facitore” o “artefice”, purché richiami il titolo di Sauron.

    42) [Libro Secondo, II] “Saruman il Facitor d’Anelli”. OR: “Saruman Ring-maker”. CO: “Saruman Facitor d’Anelli” o “Saruman Artefice d’Anelli”, purché sia lo stesso titolo di Sauron.

    43) [Libro Quarto, X] “Forse l’Anello procurava comprensione delle lingue, o semplicemente comprensione, specialmente dei servitori di Sauron, il creatore”. OR: “Perhaps the Ring gave understanding of tongues, or simply understanding, especially of the servants of Sauron its maker”. CO: sostituire “il creatore” con “il suo facitore” o “il suo artefice”, se no sembra creatore dei servitori e non dell’Anello.

    44) [Indici, III] Saruman “Saruman il Facitor d’Anelli”. OR: “Saruman Ring-maker”. CO: “Saruman Facitor d’Anelli” o “Saruman Artefice d’Anelli”, purché sia lo stesso titolo di Sauron.

    Il Nemico non può creare la vita, ma solo la corrompe o imita. Non è innocuo aver reso “make” con “creare” per Troll e Orchi:

    45) [Libro Terzo, IV] “Ma i Troll sono solo contraffazioni create dal Nemico durante la Grande Tenebra, una parodia degli Ent”. OR: “But Trolls are only counterfeits, made by the Enemy in the Great Darkness, in mockery of Ents”. CO: sostituire “create” con “fatte” o “siffatte” o “generate”.

    46) [Indici, III] Orchi “creati come parodia degli Elfi”. OR: “made in mockery of Elves”. CO: sostituire “creati” con “fatti” o “siffatti” o “generati”.

    Come non diciamo “popolo uomo” e “popolo elfo”, non dovremmo usare “nano” come aggettivo:

    47) [Prologo, 1] “nanostivali” e [Libro Secondo, IV] “stivali da nano”. OR: “dwarf-boots”. CO: “stivali da nano” pure nel Prologo o “stivali naneschi” per entrambi.

    48) [Libro Primo, I] “candele nane”. OR: “dwarf-candles”. CO: “candele nanesche”.

    49) [Libro Quinto, X] “Cotta di nano, cappa elfica”. OR: “Dwarf-coat, elf-cloak”. CO: “Cotta dei nani, cappa degli elfi” o “Cotta nanesca, cappa elfica” o “Cotta da nano, cappa da elfo”.

    50) [Appendice A, III] “donna del popolo nano”. OR: “dwarf-woman”. CO: “nana” o “donna dei nani”.

    51) [Appendice A, III] “donne nane” (2 occorrenze). OR: “dwarf-women”. CO: “nane” o “donne dei nani”.

    52) [Appendice A, III] “una parte della popolazione nana di Erebor”. OR: “a part of the Dwarf-folk of Erebor”. CO: “una parte dei Nani del Popolo di Erebor”.

    53) [Indici, III] Erebor “popolazione nana di vedi Nani di Erebor”. OR: “Folk of see Dwarves of Erebor”. CO: “Popolo di vedi Nani di Erebor”.

  9. Vittorio Giammona ha detto:

    Sono ancora perplesso riguardo la traduzione di due versi della Poesia dell’Anello: 1 Il verso degli uomini che in originale recita “Nine for Mortal Men doomed to die” che non presenta la morte come un qualcosa di negativo e crudele perciò mi chiedo perchè non tradurre letteralmente con “Nove agli Uomini Mortali destinati a morire” o “destinati alla morte” nonostante ci siano un paio di sillabe in più che lo allontanano dall’endecasillabo originale (anche se anche il secondo verso lo fa) 2 Lo scambio dei versi e l’eliminazione della ripetizione di “One Ring” in “One Ring to rule them all, One Ring to find them, One Ring to bring them all and in the darkness bind them” tradotto con “Un Anello per trovarli, Uno per vincerli, Uno per radunarli e al buio avvincerli”, scambio che a mio parere si poteva evitare mantenendo ugualmente la musicalità con “vincerli” e “avvincerli”. Ad ogni modo l’eliminazione della ripetizione di “One Ring” è comprensibile se si vuole mantenere il settenario doppio ma sarebbe una traduzione migliore fosse più simile alla traduzione precedente quindi da tradurre con “Un Anello per domarli, Uno per trovarli, Uno per radunarli e nel buio incantenarli” (anche il secondo verso, se si contano le sinalefe, è un settenario doppio). Spero che questi due versi siano corretti in edizioni successive secondo questi miei (ma sicuramente anche di molti altri appassionati che hanno notato come me tutto questo) suggerimenti e che questi ultimi vengano davvero presi in adeguata considerazione. Cordiali saluti.
    P.s. nella tabella delle correzioni del volume unico “Pietra” del secondo verso della Poesia è stato scritto maiuscolo ma nelle edizioni è scritto minuscolo. Ciò potrebbe far sorgere delle osservazioni sbagliate del tipo “Pietra deve essere scritto minuscolo” quando in realtà lo è già.

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