Dopo gli onori della Biblioteca Nazionale di Francia, è l’Università della Sorbona di Parigi che dedica un momento speciale al creatore della Terra di Mezzo. La biblioteca di ricerca in biologia, chimica e fisica (BCPR, Pierre-et-Marie-Curie, campus di Jussieu) è una delle diciotto biblioteche che compongono la Biblioteca dell’Università della Sorbona. Quest’autunno, proprio nella BCPR si sta organizzando una mostra incentrata su Tolkien et les sciences, il volume pubblicato nel 2019. La mostra avrà il titolo di “Carnet des sciences en Terre du Milieu” (Diario scientifico della Terra di Mezzo) e si terrà dal 15 novembre al 17 dicembre. Come il lavoro citato, il punto di vista scelto in questa mostra sarà quello scientifico, mettendo in discussione le numerose idee originali che l’autore ha avuto in tutti gli aspetti del mondo immaginario che ha esplorato più che creato: popolazione, fauna, flora, geologia e materiali.
Tolkien e le scienze
Mancava una chiave per comprendere il mondo di Tolkien: la scienza. Autodidatta in scienze, Tolkien ha osservato molto e si è posto mille e una domanda su fauna, flora, correnti marine, vulcani. Questo è ciò che rende i suoi universi immaginari e le sue creature così credibili. È così che si può conoscere meglio come Tolkien non fosse solo un formidabile scrittore, creatore di mondi, inventore di linguaggi, ma anche un appassionati botanico, paleontologo, geologo, archeologo e appassionato di chimica. Leggendo attentamente i suoi romanzi, le sue poesie e le sue lettere, si può scoprire le radici scientifiche dell’autore. Ogni capitolo è quindi oggetto di una scoperta: il significato nascosto dell’Anello che corrompe, come spiegare i grandi piedi degli Hobbit? Quali potrebbero essere state le ispirazioni di Tolkien nell’immaginare un luogo come le Miniere di Moria? Quali sono gli animali che hanno ispirato i suoi draghi? Gli Ent sono creature animate o piante? Ci sono mai stati ragni enormi come Aragne?
La nuova mostra a Parigi
Se questi saranno gli argomenti trattati, per il momento sono pochissimi i dettagli sulla nuova mostra che vedrà di nuovo Parigi celebrare Tolkien e il suo capolavoro, Il Signore degli Anelli. La promozione è ancora all’inizio, ma già si sa che la mostra assumerà diverse forme: 1) sarà presente una sezione con pannelli di presentazione della Terra di Mezzo che saranno posizionati nella biblioteca BCPR; 2) gran parte della mostra presenterà oggetti provenienti dal patrimonio dalle collezioni dell’Università, per illustrare i testi con fossili, coralli, minerali, ecc.; 3) verranno esposti documenti anche nelle altre biblioteche della rete bibliotecaria della Sorbona; 4) è previsto un fitto programma di convegni, tavole rotonde e visite alla mostra, che al momento sono in preparazione; 5) è prevista anche la proiezione dei film di Peter Jackson all’interno del campus. Chiaramente, si è all’inizio e notizie più dettagliate verranno diffuse nel corso dei prossimi mesi. La mostra, in realtà, era inizialmente prevista per lo scorso periodo di febbraio e marzo, ma la pandemia ha costretto gli organizzatori a posticipare l’inaugurazione al prossimo mese di novembre, sempre se non ci saranno altri impedimenti. La biblioteca si trova nel campus di Jussieu, che prende il nome da una famiglia che dal XVII° al XIX° secolo ha dato alla Francia diversi botanici illustri. L’università ha sede in quello che era il quartiere latino di Parigi e conta oltre 180 laboratori, la maggior parte dei quali, associata con il Centre national de la recherche scientifique (CNRS).
Probabilmente, la mostra è la stessa che si è tenuta al museo Claude Bernard di Saint Julien, vicino Lione dal 1 luglio 2020 al 20 settembre 2020. Il titolo è lo stesso, “Carnet des sciences en Terre du Milieu”, e la descrizione è la stessa. Il Museo invitava a scoprire il mondo de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit da un punto di vista scientifico grazie al taccuino del mago Radagast il Bruno. Nel suo studio, Radagast ci offre le sue osservazioni sulle curiosità che aveva incontrato nei suoi viaggi per la Terra di Mezzo. Grazie al metodo scientifico, si offriva così una nuova prospettiva sul mondo immaginario. Per questa mostra la scenografia era stata creata da Laure Helene Maison. Prodotto dall’Espace des Sciences de Rennes, era frutto di una partnership tra il museo Claude Bernard e l’associazione Armageddon, che aveva prestato molti oggetti, tra cui una cotta di maglia e diverse armi e gioielli caratteristici della Terra di Mezzo.
La mostra alla Sorbona sarà sicuramente più ricca, grazie al patrimonio dalle collezioni dell’Università e si dovrebbe avvalere probabilmente della consulenza di almeno uno dei tre curatori del volume Tolkien et les sciences, Jean-Sébastien Steyer, che è paleontologo proprio presso il Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi e al CNRS.
Sul rapporto tra Terra di Mezzo e scienza, un altro curatore, Roland Lehoucq, ha così concluso: «La letteratura fantastica può essere fonte di interrogativi scientifici molto interessanti. Dopo tutto, se queste storie alimentano l’immaginazione dei loro lettori, perché non dovrebbero essere anche un mezzo per esercitare l’immaginazione scientifica?».
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LINK ESTERNI
– Vai al sito web della biblioteca BCPR, Pierre-et-Marie-Curie
– Vai al sito web del museo Claude Bernard di Saint Julien
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