Sarà “Il tempo di Dante” il tema della settima edizione del Festival del Medioevo. Il grande appuntamento culturale, che si terrà a Gubbio dal 22 al 26 settembre 2021, vedrà la presenza di storici, scrittori, scienziati, storici dell’arte, filosofi e giornalisti. Non mancheranno le serate culturali, con concerti di musica medievale, lezioni-spettacolo e tanto teatro, l’ormai consueta Fiera del Libro Medievale: oltre 40 case editrici per tutto quello che c’è da leggere sull’Età di Mezzo. Tantissime le opportunità di vedere all’opera e imparare segreti e curiosità dai miniatori, rievocatori di antichi mestieri, con tanti giochi, letture, animazioni, e anche la didattica e i laboratori per i più esigenti tra il pubblico. E in tutto questo, non poteva mancare J.R.R. Tolkien, profondo studioso e appassionato del Medioevo, nonché grande scrittore che ha saputo immaginare un Medioevo fantastico, alternativo, ma molto simile al nostro, pieno di magie, meraviglie e creature fiabesche.
Una manifestazione per l’exul immeritus
Storia e letteratura, intrecciate, nel racconto di cruciali vicende dell’età medievale, dal Duecento fino alla prima metà del Trecento. Lezioni di storia gratuite e aperte a tutti. Su tutto, le parole e i versi scolpiti di Dante Alighieri, l’esule che nel suo girovagare sperimenta “come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale“. E gli immortali personaggi della Commedia, da Beatrice, donna reale e guida del poeta nei nove cieli del Paradiso al “dolcissimo patre” Virgilio fino ad Ulisse, che con Dante ci ricorda ogni giorno la sfida della condizione umana: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. Un mondo in trasformazione, segnato dalle storiche battaglie della seconda metà del XIII secolo: “lo strazio e ’l grande scempio che fece l’Arbia colorata in rosso” a Montaperti, la fine di Manfredi a Benevento, la disfatta di Corradino e il trionfo guelfo a Tagliacozzo, la feroce rivolta palermitana dei Vespri, il declino di Pisa nelle acque della Meloria e l’egemonia di Firenze in Toscana dopo lo scontro nella pianura di Campaldino. L’esplosione demografica e l’afflusso di nuove idee. Il potere delle Arti. I “subiti guadagni” e l’inarrestabile ascesa di nuove classi sociali. La nobiltà del cuore e quella del sangue. La corruzione della Chiesa e il primo Giubileo. Il Festival 2021 propone escursioni e brevi viaggi culturali nell’Umbria di Dante. E poi l’Italia, “giardin de lo ‘mperio”, ma anche “nave sanza nocchiere in gran tempesta“, dilaniata da lotte intestine, odi di partito e guerre permanenti: Genova e Venezia; le grandi famiglie e i minuscoli poteri; le signorie della pianura padana, gli Stati della Chiesa e le monarchie feudali di Napoli e della Sicilia.
La sessione su Dante e Tolkien
A Gubbio, per il quinto anno consecutivo l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani organizza una sessione tutta dedicata a Tolkien. E lo fa con esperti del settore, professori universitari, studiosi di chiara fama, musicologi e giornalisti. Visto il tema del Festival del Medioevo di quest’anno, la sessione non poteva che avere un approfondimento sui due grandissimi personaggi. Tante sono le somiglianze fra Tolkien e Dante, tantissime le differenze. Ma sia la Commedia, sia i romanzi di Tolkien si svolgono in mondi diversi da quello quotidiano, eppure strettamente legati a esso, sia nella geografia sia nella storia: universi per certi aspetti paralleli, ma anche profondamente interconnessi con quello in cui viviamo. Dante e Tolkien si servono dei mondi letterari da loro creati per narrare, in modo nuovo e profondamente diverso tra loro, la storia della salvezza dell’uomo. Comune a entrambi – che del resto fanno propria una concezione tradizionale – è certamente una considerazione “forte” della cosmologia come struttura primaria del racconto. Punti di contatto ci sono anche nelle diverse valenze del concetto di “intonazione” reciproca, sviluppato da Dante tramite la purificazione del Purgatorio che permette alle anime di intendersi e cantare polifonicamente nel Paradiso, in parallelo con le implicazioni che si possono trarre dalla teologia musicale del Silmarillion. In alcune concezioni tarde, anche i Guelfi e i Ghibellini trovano spazio nella Terra di Mezzo, mentre è utile vedere come il dialogo con l’Aldilà sia presente nelle Voci ultraterrene che dagli autori medievali giungono fino agli Inklings. Di tutto questo parleranno i relatori che interverranno domenica 26 settembre presso il convento di San Francesco dalle ore 10 alle 13. Mentre Roberto Arduini e Saverio Simonelli sono studiosi affermati e noti nel panorama degli studi tolkieniani, è bene fare un focus sui nuovi relatori che l’AIST presenta quest’anno: Chiara Bertoglio è una giovane e già nota concertista di pianoforte, musicologa, scrittrice, teologa e docente, impegnata in una intensa attività didattica sia privatamente che in importanti istituzioni italiane ed europee. Si è diplomata a 16 anni con lode e menzione d’onore, e ha proseguito gli studi diplomandosi all’Accademia di Santa Cecilia con lode. Come pianista, ha studiato, fra gli altri, con Paul Badura Skoda, Sergio Perticaroli e Konstantin Bogino. Come musicologa ha ottenuto la Laurea Specialistica all’Università di Venezia Ca’ Foscari con lode (2006) ed un PhD in Music Performance Practice presso l’Università di Birmingham in Inghilterra (2012). È anche laureata in teologia sistematica presso l’Università di Nottingham in Inghilterra. Fra le sue pubblicazioni si annoverano libri sulla storia dell’interpretazione di Bach al pianoforte tramite l’analisi delle edizioni rivedute, sull’esecuzione di Mozart al pianoforte in relazione con gli stilemi operistici, sull’estetica della musica romantica tedesca confrontata con la letteratura contemporanea, sulla musica e sulle Riforme del Cinquecento, sulla teologia della musica. Ha tenuto concerti in sale come la Carnegie Hall, il Concertgebouw di Amsterdam e l’Accademia di Santa Cecilia, e con orchestre e direttori di livello internazionale. Ha inciso numerosi CD pubblicati da Brilliant, DaVinci Classics e Velut Luna.
Federico Canaccini è uno storico del Medioevo, interessato in particolare alle lotte politiche tra le fazioni in Toscana, a cavallo tra XIII e XIV secolo. Insegna Storia medievale alla Università Telematica Uninettuno e Filosofia medievale all’Università Salesiana di Roma. Tra le sue pubblicazioni, 1289. La battaglia di Campaldino (Laterza 2021), 1268. La battaglia di Tagliacozzo (Laterza 2019) e Ghibellini e Ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino: 1260-1289 (Istituto Storico italiano per il Medioevo, 2009). Collabora da anni con la rivista MedioEvo. In qualità di consulente di mostre e musei a tema medievale ha curato l’allestimento del plastico della battaglia di Campaldino (Poppi, AR) e quello della battaglia di Azincourt (Artois, FR) e una rassegna a Pescara su San Giovanni da Capestrano e la battaglia di Belgrado.
Paolo Pizzimento ha conseguito la laurea con lode in Filologia moderna presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania discutendo una tesi su La Metafisica dell’Amore nella «Vita nuova» di Dante. È dottorando di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali (COSPECS) dell’Università degli Studi di Messina. Collaboratore di cattedra e cultore della materia, è membro del comitato di redazione della rivista «Mantichora. Periodico del Centro Internazionale di Studi sulle Arti Performative». Si occupa principalmente di letteratura e teatro medievali nei loro aspetti performativi e nei loro punti di contatto. Si interessa, in particolare, di studi danteschi, cui ha dedicato diverse pubblicazioni che affrontano con specifico riguardo l’ermeneutica, l’intertestualità, la metaforologia e i contatti dell’opera di Dante con la cultura teologica, filosofica e teatrale del suo tempo. Sul fronte della letteratura contemporanea, ha dedicato saggi a Curzio Malaparte, agli autori siciliani del secondo Novecento e alla letteratura fantasy.
Programma
26 settembre 2021
– 10,00 Se le fantasie nostre son troppo basse… Dante e Tolkien
di Roberto Arduini (giornalista, saggista e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani)
– 10,30 Dante e Tolkien: la musica nella Commedia e nel Silmarillion
di Chiara Bertoglio (concertista di pianoforte, musicologa, teologa e scrittrice)
– 11,00 Il mondo di Tolkien e Dante: appunti per una cosmologia comparata
di Paolo Pizzimento (Università degli studi di Messina)
– 11,30 Tolkien e Dante tra GuElfi e Goblin
di Federico Canaccini (Università Pontificia Salesiana)
– 12,00 Il dialogo con l’Aldilà tra medioevo e modernità
di Saverio Simonelli (giornalista, scrittore e vicecaporedattore di Sat2000)
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Gubbio: Tolkien e il mare al Festival del Medioevo
– Leggi l’articolo 2019: raddoppia la Tolkien session al Festival del Medioevo
– Leggi l’articolo 2018: una Tolkien session al Festival del Medioevo
– Leggi l’articolo 2017 Festival del Medioevo: una sessione per Tolkien
– Leggi l’articolo Medioevo fra noi: città tra Storia e Fantastico
– Leggi l’articolo Il Medioevo, e il Fantastico, fra noi
LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Festival del Medioevo
– Vai alla pagina facebook di Eterea Edizioni
– Vai al sito dell’Istituto Filosofico di Studi Tomistici
– Vai al sito web www.medievaleggiando.it
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