Aubusson, finito un altro arazzo su Tolkien

I Cancelli di Moria si trovano ora nel centro della Francia, e più precisamente in quella che fu la regione della Marca, oggi riunita nella Nuova Aquitania. O meglio, la migliore rappresentazione di essi è esposta a Aubusson, dal XVI secolo uno dei massimi centri di produzione di arazzi. E proprio di un nuovo arazzo si sta parlando, facente parte del progetto Aubusson tissè Tolkien (Aubusson tesse Tolkien). Per la gioia di tutti gli appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien, infatti, mentre con regolarità si continuano a produrre degli splendidi arazzi con le opere dello scrittore inglese, l’avventura ad Aubusson continuerà oltre il numero programmato: ai quattordici arazzi e tappeti previsti dal progetto, se ne aggiungeranno altri due. Queste nuove tessiture sono previste per il biennio 2022-23.

I Cancelli di Moria

Illustrazione: Cancelli di MoriaIl nuovo arazzo della serie Aubusson tissè Tolkien è stato presentato venerdì 22 ottobre alle 14 presso l’anfiteatro della Cité Internationale di Aubusson. Nella lista iniziale non era prevista questa illustrazione, ma in seguito sostituito quello dal titolo Orthanc, perché probabilmente è una immagine più compiuta degli schizzi relativi alla torre di Orthanc. Per lo svelamento dell’arazzo da parete era presente anche l’autrice del cartone preparatorio, l’artista cartoniera Anne Boissau. Il primo passo per realizzare un’opera tessuta è infatti quello di realizzare il cartone dell’arazzo dall’opera originale. L’adattamento di questi 14 acquerelli in arazzi monumentali rappresenta una vera sfida. La preparazione del cartone, che fornisce al tessitore una guida precisa e dettagliata per la tessitura, richiede un lavoro preciso ed essenziale per la realizzazione della tessitura, tanto più complesso in quanto si tratta di creare un’opera assemblata, un insieme di arazzi più piccoli. Sono quindi importanti l’interpretazione tessile, la scelta della gamma cromatica, le annotazioni tecniche. Inaugurazione Cancelli di MoriaSi può scoprire tutto il lavoro sulla scelta dei colori, che sono visibili nei campioni di pittura a guazzo prodotti dal cartonaio e i corrispondenti fili di lana tinti, ma anche con i consigli tecnici destinati alle tessitrici incaricate della tessitura grazie a un campione tessuto dal tessitore di riferimento, che rappresenta un estratto particolarmente tecnico del primo arazzo da realizzare. La tessitura ha richiesto quasi 5 mesi di lavoro. I Cancelli di Moria sono la dodicesima della serie ed è la prima dedicata a Il Signore degli Anelli. I precedenti, infatti, contenevano illustrazioni tratte da Lo Hobbit, Il Silmarillion e Le lettere di Babbo Natale che lo stesso Tolkien aveva scritto per i suoi figli. Nei prossimi due anni saranno realizzate le altre quattro tessiture che completano il progetto aggiornato. I Cancelli di Moria sono stati esposti per tutto il fine settimana presso centro e sarà possibile vederlo su appuntamento o per eventi speciali insieme agli altri arazzi che formano tutto un percorso espositivo integrato.

Un progetto unico

Tappeto-NumenoreanoQuando nel 2016 è stato avviato, il progetto Aubusson tissè Tolkien doveva includere 14 tessiture: 12 arazzi, un tappeto a pelo corto e un tappeto savonnerie che riproduce il tappeto númenóreano il disegno di Tolkien realizzato nel dicembre 1960. Questo tappeto di 4,60 metri per 3,30 metri è realizzato da tre macchine diverse presso la Manifattura Robert Four: è stato realizzato interamente a mano, utilizzando la cosiddetta tecnica del punto annodato, un tecnica molto particolare che richiede un’abilità elevata, con più di 607mila nodi di lana in 20 colori diversi. Manifattura erede di una linea di artigiani tra i migliori di Aubusson, Robert Four è rimasto uno degli ultimi che riunisce tutte le capacità artistiche e tecniche per questo traguardo, con una squadra composta da tessitori, ma anche con i propri tintori e soprattutto le sue abilissime artiste (Nathalie Paquet, Bernadette Jacques e Pauline Paris). Beleg finds findling in taur-nu-FuinIl progetto costituisce anche un primato: è la prima volta che l’autore di una narrazione epica rappresentata sull’arazzo è anche l’artista delle illustrazioni dell’arazzo. Nel febbraio scorso, il Syndicat Mixte de la Cité de la tapisserie ha però ratificato un nuovo accordo con Estate Tolkien e Baillie Tolkien che hanno accettato di cedere i diritti di tessitura per due ulteriori arazzi. Per questo è stata apportata una modifica all’accordo tra la Estate e il Comune di Aubusson con questa integrazione al precedente progetto. Così, i tessitori di Aubusson e Felletin dovranno tessere altre due opere nel biennio 2022-2023: si tratta delle illustrazioni intitolate «Beleg finds findling in taur-nu-Fuin» e «The Garden’s of the Merking’s palace». La prima illustrazione rappresenta una foresta, mentre la seconda illustra i giardini del re delle onde, tratto da Roverandom: «Questa seconda illustrazione è molto strana, un po’ misteriosa, molto diversa da quella che Tolkien realizzava di solito», ha precisato Emmanuel Gérard, direttore della Cité de la tapisserie. Questa operazione è oggetto di una sponsorizzazione da parte del Tolkien Trust che coprirà tutti i costi. The Garden's of the Merking's palace«Ci hanno fatto questa proposta dopo la prima consegna», ha spiegato Gérard. «Li finanzieranno attraverso la loro fondazione. La loro offertà ci ha fatto un enorme piacere perché mostra l’attaccamento della famiglia Tolkien a questo progetto». Del resto, Baillie Tolkien, moglie di Christopher Tolkien, è stata sempre particolarmente attenta alla realizzazione degli arazzi. Frequenta regolarmente le presentazioni e i laboratori artistici. Questo lavoro ha beneficiato e gode di un’enorme copertura mediatica e ha suscitato l’interesse di un vasto pubblico al punto che a partire dal 2024 è già previsto un tour espositivo in diversi Paesi. Il progetto Aubusson tissè Tolkien comprenderà quindi alla fine sedici pezzi : quattordici arazzi e due tappeti: «Avremo un arazzo davvero impressionante, abbastanza unico, che farà il giro del mondo», ha esultato Emmanuel Gérard. Un imponente, unico arazzo da parete che farà il giro del mondo.

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ARTICOLI PRECEDENTI:
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Cité internationale de la tapisserie

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