Tolkien Studies: nel 2022 la Cronologia di ISdA

Cop-Tolkien Studies 2La prestigiosa rivista Tolkien Studies ha annunciato il suo primo supplemento in assoluto: A Chronology of The Lord of the Rings. L’annuncio è giunto, come di consueto, sul blog di David Bratman, che insieme a Michael D.C. Drout e Verlyn Flieger, dirige la rivista accademica che da anni guida gli studi relativi alle opere di J.R.R. Tolkien. Come sempre da qualche anno, la pubblicazione della rivista Tolkien Studies: A Scholarly Annual Review, edita dalla West Virginia University Press avviene in duplice formato: cartaceo con copertina flessibile e sul sito Project MUSE.

L’annuncio di Bratman

David BratmanEcco l’annuncio per esteso. «A nome dei miei co-editori, Michael D.C. Drout e Verlyn Flieger, e me stesso, desidero annunciare uno speciale numero supplementare al vol. 19 della rivista Tolkien Studies. Il materiale per questo numero speciale è ora nelle mani del nostro editore, West Virginia University Press, e il volume dovrebbe essere pubblicato in copertina morbida e online su Project MUSE nella primavera del 2022. Il contenuto di questo numero è costituito da un documento, insolitamente grande sia per dimensioni che per importanza: Tolkien Studies n.19La cronologia de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, a cura, con introduzione, note e commenti, di William Cloud Hicklin. Insieme a questo documento ci sarà una prefazione di William Fliss e un’introduzione speciale degli editori». Fliss, tra l’altro, ha già trattato questa vicenda in un suo saggio su Mythlore. Si tratta quindi della pubblicazione completa del manoscritto che Christopher Tolkien aveva etichettato come MSS-4 (Time Schemes e Synoptic Time-Scheme and related mss.) conservati alla Markette University (precisamente il Marquette MSS 4/2/18) e che Wayne Hammond e Christina Scull chiamano “Scheme”. È questo il lavoro da cui Hammond e Scull hanno attinto ampiamente per scrivere il loro The Lord of the Rings: A Reader’s Companion con interessanti frammenti di trama supplementare. In The Hunt for the Ring: Time Scheme, ad esempio, i due studiosi rivelano l’informazione che Gollum è stato catturato e fuggito dagli orchi vicino a Lórien e che Sauron fece uccidere Shagrat dopo aver ricevuto la notizia di un prigioniero fuggito dalla torre di Cirith Ungol.

La Cronologia del Signore degli Anelli

Pag. 6 della ChronologyDurante la stesura de Il Signore degli Anelli, Tolkien scoprì che per mantenere sincronizzati tutti i movimenti dei suoi personaggi – sempre con scrupolosa attenzione alle distanze percorse – doveva elaborare uno schema temporale “sinottico”. Questo è un documento affascinante, mai pubblicato prima. William Cloud Hicklin ha dato nuovi dettagli: «[Tolkien] iniziò con schemi temporali lineari, cioè elencando tutti gli eventi di ogni giorno in una singola sequenza. Man mano che la storia cresceva nella complessità narrativa, tuttavia, queste si rivelarono inadeguate e quindi, quando iniziò quello che oggi è il Libro V nell’ottobre 1944, le discrepanze cronologiche che si erano insinuate nel testo lo portarono a creare uno schema temporale in colonne parallele, permettendogli di giorno dopo giorno per seguire le azioni dei suoi vari gruppi di personaggi. Questa prima cronologia “sinottica”, che Christopher Tolkien designò S, si esaurì quando il Libro V si sviluppò nel 1946 e fu sostituita da un’altra, che chiamerò S2. S2 rimase la cronologia di lavoro almeno fino all’aprile 1948 (c’è una nota datata) e quasi certamente fino a dopo il completamento della storia quell’estate, anche se lo schema temporale stesso si interrompe dopo la battaglia del Pelennor. S2 servì quindi da veicolo per la conversione di Tolkien del calendario, che era stato il gregoriano durante la stesura del libro, al nuovo calcolo della Contea. La cronologia finale, S3, fu il terzo e ultimo di questi schemi “sinottici”, scritto molto probabilmente verso la fine della prima fase di lavoro sulle Appendici intorno al 1949-50, e sicuramente dopo che la prima stesura del racconto era stata completata. Anche in quel momento la cronologia non era stata stabilita, e Tolkien modificò le cose con sua soddisfazione sia nella creazione, sia nelle successive correzioni, di S3 che a loro volta portarono a revisioni nel testo.
Chronology 02Ciascuno dei tre schemi temporali sinottici può essere associato a un grande sconvolgimento cronologico: S con gli adeguamenti richiesti nell’ottobre 1944; S2 con l’aggiunta di un mese trascorso mentre la Compagnia era a Lórien; e S3con il rinvio da parte di Tolkien della Battaglia del Pelennor e la conseguente rielaborazione di tutti i tanti fili convergenti su Minas Tirith. Un ulteriore grande sconvolgimento, portato a termine da correzioni a S2 e incarnato in S3, fu la conversione del calendario in calcolo della Contea. Il risultato finale è stato il testo pubblicato de Il Signore degli Anelli e una cronologia coerente in tutti i punti, salvo qualche piccola svista, con l’Appendice B, “La storia degli anni”. S3 è il precursore della sezione molto compressa “I Grandi Anni” dell’Appendice B; le date e gli eventi (quasi) del tutto concordano con esso e in effetti molte delle voci pubblicate si leggono come se fossero state abbreviate direttamente da quelle qui riportate. Sebbene quasi certamente debba esserci stato uno stadio intermedio, nessuno dei testi sopravvissuti di “The Tale of Years” ha una sezione paragonabile a “The Great Years”, solo voci annalistiche per il 3018 e il 3019, e se tale stadio intermedio esistesse ora è perduto.
La pronta disponibilità dell’Appendice B non rende questa Cronologia una semplice bozza o curiosità! S3 si può dire che rappresenti, nonostante il suo modo laconico, il resoconto più completo di Tolkien degli incidenti del grande racconto, non solo quelli narrati nella narrazione ma anche quelli che traspaiono fuori scena. Era inteso come una versione finale: “canonica”, per chi ama il termine. Contiene moltissime informazioni non presenti nelle Appendici che sono di notevole interesse; questo è particolarmente vero per quanto riguarda le azioni e le motivazioni che si verificano per la maggior parte sullo sfondo durante Il Signore degli Anelli. […]
Chronology 03Hicklin continua in un altro messaggio: «Questo fatto penso sia importante per comprenderne la natura: non è un documento “di lavoro”, in cui possiamo vederlo sviluppare le sue idee come con le bozze nella HoME, ma più nella natura di un documento “di riferimento” come le Appendici, facendo parte della stessa esigenza, anche se non credo fosse destinato alla pubblicazione, piuttosto come base per il materiale pubblicato.
Le prime due pagine (un foglio), scritte su carta a righe da 13 pollici nel modo normale, sono uno schema temporale lineare della storia da Hobbiton all’ingresso in Lorien. I successivi sei (tre fogli) usano la stessa carta ma sono orientati al paesaggio e divisi in colonne per le dramatis personae (queste cambiano costantemente secondo necessità), con una riga per ogni data, dal 15 gennaio al 7 marzo. La pagina successiva, la nona, seguì l’esempio; ma si è trasformata in un guazzabuglio di alterazioni, barrature, inserimenti, frecce direzionali e alla fine è diventata un tale caos che Tolkien l’ha scartata (è stata trovata separatamente negli archivi) e l’ha sostituita. Da questo momento ha usato pagine bianche da libretti d’esame, il suo mezzo abituale per la stesura. Come spesso accade, ciò che era iniziato come una copia “finale” era diventato solo un lavoro grossolano (è anche possibile che abbia semplicemente finito la carta dell’altro giornale!). Le nuove pagine 9-11 continuano lo schema temporale multicolonna fino alla caduta di Sauron il 25 marzo. Il retro della pagina 11 è stato lasciato vuoto e 12-14 tornano alla modalità lineare verticale, non essendo più necessarie le colonne, fino al ritorno di Sam a Bag End il 6 ottobre 1421. A un certo punto, sono propenso a pensare molto più tardi, intorno al 1954, mentre lavorava a “The Great Years”, Tolkien annotò alcune voci in stile Appendice B sul retro di pag.11, tutte dedicate agli eventi globali dopo la caduta della Torre Nera. Seguono poi più di 15 pagine del mio blaterare su quanto sopra, e un numero empio di note a piè di pagina. Il blaterare in realtà copre molto di più di questo documento, perché mi sono ritrovato a descrivere nel bene e nel male lo sviluppo di tutte e tre le cronologie “sinottiche” e la loro interrelazione con lo sviluppo della narrazione stessa. Questo vale anche per S3: sebbene la storia fosse “finita”, fare S3 ha indotto Tolkien a rivedere completamente la settimana che precedette il Pelennor, e di conseguenza a riscrivere tutti i molti, molti passaggi convergenti su Minas Tirith».

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien Studies, rivelati i contenuti del num. 17
– Leggi l’articolo Pubblicato il libro Tolkien Studies, rivelati i contenuti del num. 15
– Leggi l’articolo Pubblicato il libro Tolkien e i Classici II
– Leggi l’articolo Due recensioni “italiane” nei Tolkien Studies
– Leggi l’articolo Tolkien Studies, rivelati i contenuti del num. 14
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LINK ESTERNI
– Vai al sito web della rivista dei Tolkien Studies

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