Mai tempismo è stato più appropriato di questo. Alla vigilia della nuova febbre planetaria che da Hollywood si sta per riversare sul mondo intero con la nuova serie tv targata Amazon, ecco che vengono messi all’asta i diritti di sfruttamento commerciale delle opere più famose di J.R.R. Tolkien. Proprio quando una valanga di miliardi potrà ricoprire il proprietario dei diritti grazie a film, merchandising, giochi ed eventi live dedicati a Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, la Saul Zaentz Co. ha deciso di vendere le sue partecipazioni. Zaentz Co. ha assunto ACF Investment Bank per gestire il processo di vendita, che si svolgerà questa settimana mentre i banchieri fanno il giro degli acquirenti più logici di Hollywood. Si prevede che i diritti sulle opere di Tolkien raggiungeranno almeno i 2 miliardi di dollari, sulla base di recenti valutazioni specializzate. La tempistica del processo di vendita non è casuale. Amazon presenterà in anteprima la sua tanto attesa serie TV a mega budget della saga durante la partita del Superbowl di domenica sera, 13 febbraio (il 14 in Italia). E proprio Amazon è in cima alla lista dei primi candidati per acquisire i diritti aggiuntivi ora detenuti da Zaentz.
Una storia complessa lunga mezzo secolo
- La Tolkien Estate è l’ente che detiene e amministra la proprietà intellettuale dello scrittore inglese, compreso il copyright per la maggior parte delle sue opere. Controlla principalmente il diritto d’autore sui testi letterari, ma anche i diritti morali e una quota di royalty del 7,5% per qualsiasi adattamento futuro, i cosiddetti diritti derivati.
- Nel 1969 i diritti derivati e di adattamento cinematografico esclusivi mondiali dei soli romanzi de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli furono venduti direttamente da Tolkien – preoccupato per le tasse di successione – agli United Artists Studios, che a sua volta nel 1976 li vendette per 3 milioni di dollari alla Saul Zaentz Company. Lo sfruttamento di questi ultimi diritti ha permesso la realizzazione di tutti i successivi adattamenti autorizzati de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, dal cartone animato di Ralph Bakshi fino alle due trilogie cinematografiche di Peter Jackson, oltre a tanti giochi e videogiochi. Questi diritti sono attualmente sempre della stessa proprietà che ha cambiato nome prima in Tolkien Enterprises e poi rinominata nel 2010 Middle-earth Enterprises.
- Tuttavia, la United Artists aveva mantenuto i diritti di distribuzione mondiale degli adattamenti cinematografici, che sono attualmente esercitati dalla loro società madre MGM, che sotto contratto ha cofinanziato la trilogia cinematografica de Lo Hobbit e nel 2021 è stata acquistata da Amazon.
- Un’ultima cosa importante da notare è che i diritti televisivi per Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli NON sono stati venduti quando J.R.R. Tolkien ha venduto i diritti cinematografici nel 1969. Quei diritti erano solo per i film.
- Infine, era la MGM (ora comprata da Amazon), attraverso la sua controllata United Artists, a possedere i diritti di distribuzione (ma non i diritti di produzione) degli adattamenti cinematografici de Lo Hobbit.
Quindi tra il 1969 e il 2017 ci sono state cinque linee separate e intrecciate tra loro di sfruttamento dei diritti in mano a Tolkien Estate, United Artists Studios, Saul Zaentz, concessionaria prima di New Line, poi Warner Bros, infine di Metro Goldwyn Mayer. Quasi 50 anni di groviglio legale sempre più annodato che rischiava di far fallire qualsiasi tentativo futuro di trasposizione delle opere di Tolkien. La risoluzione di questo problema si è avuta in tre fasi. 1) Prima con le dimissioni di Christopher Tolkien, avvenute il 31 agosto 2017, un mese dopo la chiusura del contenzioso. 2) Poi con l’annuncio di Amazon, il 13 novembre dello stesso anno, di aver acquisito i diritti televisivi globali de Il Signore degli Anelli, per la produzione di una serie tv in più stagioni prodotta da Amazon Studios in collaborazione con Tolkien Estate and Trust, HarperCollins e New Line Cinema, una divisione di Warner Bros. Entertainment: un’affare da 250 milioni di dollari per i soli diritti. 3) Infine, con l’acquisto di MGM da parte di Amazon. Amazon così è riuscita a riunire insieme tutti i diritti cinematografici e televisivi su Il Signore degli Anelli e la distribuzione negli Usa e nel resto del mondo, oltre ai diritti sugli altri libri della Terra di Mezzo.
Quindi, se Amazon acquistasse ora i diritti dalla Saul Zaents, metterebbe un grosso cappello su questo groviglio!
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito della Tolkien Estate
– Vai al sito web del Tolkien Trust
– Vai al sito web della Middle-earth Enterprises
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