Dalla messa in onda dei primi due episodi di questa serie, Il Signore degli Anelli: Gli anelli del Potere , su cui Amazon ha scommesso più di un miliardo di dollari per almeno cinque stagioni, i social network pullulano di proteste da parte degli utenti di internet parlano di una presunta “diversità forzata” nella scelta dei personaggi e di un tradimento dell’opera originale e di J.R.R. Tolkien, perché diversi ruoli vengono assegnati a persone di colore o ispaniche. È il caso della principessa nana Disa, interpretata da Sophia Nomvete o dell’elfo silvano, interpretato da Ismael Cruz Còrdova. Altri utenti di internet lo vedono invece come uno sviluppo gradito.
Amazon e gli attori
La scelta è stata difesa anche da Amazon tramite un tweet dall’account ufficiale della serie trasmessa sulla piattaforma Prime Video del gruppo. «J.R.R. Tolkien ha creato un mondo che, per definizione, è multiculturale. Un mondo in cui persone libere di razze e culture diverse si uniscono in fratellanza per sconfiggere le forze del male. Ciò si riflette in The Rings of Power », ha commentato il cast mercoledì sera sull’account Twitter dello show. «Non ci sono solo i bianchi nel nostro mondo, non ci sono solo i bianchi nella ‘ fantasia ‘, non ci sono solo i bianchi nella Terra di Mezzo».
Il cast de Gli Anelli del Potere ha inoltre rilasciato un comunicato sull’account Twitter della serie con l’hashtag #YouAreAllWelcomeHere (#SieteTuttiBenvenutiQui), in cui si dice: «Il cast de Gli Anelli del Potere si unisce in solidarietà contro il continuo razzismo, le minacce, le molestie e gli abusi che alcuni dei nostri colleghi di colore stanno subendo quotidianamente. Ci rifiutiamo di ignorarli o di tollerarli. J.R.R. Tolkien ha creato un mondo multiculturale. Un mondo in cui persone libere di diverse razze e diverse culture si uniscono per sconfiggere le forze del male. Gli Anelli del Potere vuole riflettere questo. Il nostro mondo non è mai stato tutto bianco, il fantasy non è mai stato tutto bianco, la Terra di Mezzo non è tutta bianca. Le persone nere, indigene e di colore appartengono alla Terra di Mezzo e ci rimarranno».
A supporto del cast de Gli Anelli del Potere e contro questi commenti razzisti sono intervenuti gli attori della trilogia Il Signore degli Anelli diretta da Peter Jackson. Elijah Wood, Sean Astin, Dominic Monaghan e Billy Boyd – interpreti di Frodo, Sam, Merry e Pipino nella trilogia Il Signore degli Anelli – hanno infatti mostrato il loro supporto agli attori de Gli Anelli del Potere. Wood, Monaghan e Boyd indossano una maglietta con la scritta in elfico che significa «Siete tutti benvenuti qui» e un design che mostra orecchie di diversi personaggi – umani, elfi, nani, hobbit – di tonalità di pelle diverse. Astin indossa un cappello con lo stesso design. Le magliette e i capelli sono stati realizzati da Don Marshall, un utente di TikTok con più di 590.000 seguaci che condivide “fatti oscuri su Il Signore degli Anelli”.
SPECIALE SERIE TV
– Gli Anelli del Potere: 25 milioni di spettatori
– Gli Anelli del Potere: i primi due episodi
– Rings of Power, ecco la colonna sonora
– San Diego, tante rivelazioni dal Comicon
– Rings of Power, nuovo trailer a San Diego
– The Rings of Power: arrivano gli Orchi!
– Gli Anelli del Potere: ecco 15 nuove immagini
– Sulla rivista Empire uno speciale con tre copertine
– Parlano gli showrunner della serie tv Amazon
– The Rings of Power: analisi e punti chiave
– Serie tv Amazon, nuove immagini e prime storie
– Amazon diffonde 23 poster dei personaggi
– L’analisi dei 23 poster dei personaggi
– The Rings of Power: ecco l’analisi del titolo
– Amazon, svelato il titolo ufficiale della serie tv
– Serie tv Amazon, ci sarà Galadriel da giovane
– Amazon, Hobbit dalla pelle scura nella serie tv
– Amazon, il personaggio è Finrod Felagund
– Serie tv, Howard Shore seguirà la colonna sonora
– Serie tv di Amazon, prime notizie sui Nani?
– Amazon: il 2 settembre 2022 la nuova serie tv
– Serie tv, terminate le riprese della prima stagione
– Serie tv, i diritti Amazon anche sul Silmarillion
– Serie tv Amazon: quando un rumour fa notizia…
– Amazon: la serie tv uscirà nell’autunno 2022
– Amazon, ecco la sinossi ufficiale della serie tv
– Serie tv, finite in Nuova Zelanda le riprese del pilot
– Serie tv su Amazon: nuovi attori per il cast!
– Serie tv su Amazon: a che punto siamo?
– Serie tv, svelati altri attori del cast Amazon
– Serie tv, licenziato lo staff? Via anche Shippey
– Amazon annuncia il cast ufficiale della serie tv
– Amazon: «Ecco la Compagnia per la Serie tv»
– Serie tv, Amazon svela una mappa con 3 indizi
– Continua l’attesa della serie tv tolkieniana
– Prima del Signore degli Anelli: ci sarà la serie tv
LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook Lords for the Ring on Prime
– Leggi il comunicato di Amazon
.
Non è che forse si sta andando, in nome di un “Politicamente Corretto” e di “Un pari opportunità”, nel senso opposto? Tanto da scatenare le ire dei Fans?
E’ uscito, ad esempio, la serie di Sandman; ebbene la sorella di SOGNO, DEATH, condivide con lui una carnagione chiara, quasi albina e capelli corvini lisci. E hanno preso una attrice di colore con capelli crespi, per interpretarla. Non stiamo parlando di interpretazioni di un libro, dove magari non si descrive a fondo un personaggio o c’è spazio per potere decidere come rappresentarla. E’ proprio un Fumetto. E se la produzione si è imposta, e Gaiman ne ha la supervisione, dovendo accettare tale scelta non può che schierarsi, come ha fatto, dalla parte di chi ha scelto l’attrice di colore: sono quelli che gli hanno sganciato i milioni in fondo. Se fanno una serie e non mettono un personaggio di colore, nascerebbero tutte una serie di diatribe sul perché un attore di colore non possa avere pari opportunità. Il giorno che faranno un Film o una serie, sulle Gang di Colore del Bronx o di Harlem, e metteranno un attore bianco, senza che nessuno dica nulla… allora forse nessuno avrà nulla da dire sulle altre scelte. Che poi vorrei capire: perché mai gli asiatici? Perché Death non poteva essere asiatica? Perché non ci posso essere Elfi con tratti asiatici? Perché siamo in USA, dove la lotta tra Bianchi e Neri è più viva che mai.