Brighton, la Enterprises contro una ditta dei bidoni

Lord of the Bins A un’azienda di rifiuti di Brighton chiamata Lord of the Bins (“il Signore dei bidoni”) è stato ordinato dagli avvocati di cambiare nome dopo essere stata accusata di aver violato le leggi sul copyright dei loro marchi. L’attività di raccolta dei rifiuti di due uomini è stata contattata da Middle-earth Enterprises, che possiede i diritti mondiali di commercializzazione della trilogia de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli e che è stata recentemente acquisita dalla Embracer Group, multinazionale svedese focalizzata su videogiochi e su intrattenimento .

La diffida legale

Lord of the BinsNick Lockwood e Dan Walker gestiscono l’azienda, che raccoglie rifiuti domestici, da costruzione e da ufficio nell’East Sussex e nel West Sussex. La coppia ha dichiarato di aver ricevuto un avviso di “cessazione e desistenza” dopo che secondo l’accusa avevano violato il copyright del noto franchise. «La Middle-earth Enterprises ci ha inviato una diffida imponendoci un cambio di nome, sostenendo che stiamo violando i loro marchi protetti da copyright», ha affermato Lockwood. «Affermano che i clienti potrebbero pensare che noi siamo stati approvati o siamo affiliati al Signore degli Anelli. Ma chiunque sia sano di mente sa che siamo un’azienda completamente separata e non competitiva». I due gestori, oltre a cambiare il nome e il sito web dell’azienda, sono stati costretti ad abbandonare anche lo slogan aziendale: «Un anello per rimuovere tutto». Tecnicamente, si tratta di una lettera di “cease-and-desist”, una diffida legale usata nel campo giuridico anglosassone, con cui viene intimato di interrompere una certa attività poiché non si possiedono i diritti di utilizzare a fini commerciali il nome e le opere di Tolkien. Lord of the Bins Se questo non dovesse avvenire, allora si passerebbe dalla diffida alla causa legale con tanto di richiesta di risarcimento danni. Di solito, non si arriva mai al tribunale perché nessuno si può permettere di sostenere una causa contro un gigante come la Middle-earth Enterprises. Lockwood, 36 anni, secondo quanto ha riportato il quotidiano The Sun, ha commentato ironicamente: «Se non arriviamo in tempo, nessuno getterà il dvd de Il Signore degli Anelli nella spazzatura, in segno di protesta per il nostro disservizio! E se tirano fuori un successo al botteghino con un film tratto da Tolkien, non credo che più persone chiameranno noi per la raccolta dei rifiuti. Queste sono solo tattiche da bullo». E ha aggiunto: «Ora siamo costretti a spendere migliaia di sterline e [molti] sforzi per il cambio di brand e il suo riposizionamento, solo per placare un’azienda multimiliardaria. Sopravviveremo a questa tempesta e continueremo a fornire un ottimo servizio alla nostra città, qualunque sia il nostro nome».
Lord of the BinsNella lettera dei legali si può leggere: «Avete fatto uso di nomi e slogan molto simili al Signore degli Anelli. La vostra attività equivale a una violazione dei diritti sui marchi del nostro cliente». Gli avvocati del franchising hanno anche detto agli imprenditori che si riserveranno il diritto di «chiedere i danni» per «l’attività illecita». Walker, anche lui 36enne, ha dichiarato: «Non possiamo permetterci di combatterli. Stiamo solo cercando di far sorridere le persone e guadagnarci da vivere». La Middle-earth Enterprises è stata contattata per un commento, ma non ha rilasciato dichiarazioni. Secondo il quotidiano The Guardian: «Non è il primo esempio di aziende globali che mostrano i loro muscoli legali per costringere le piccole imprese a cambiare nome». Tra gli altri, si possono ricordare gli episodi della diffida legale contro un pub di Southampton, colpevole di chiamarsi The Hobbit e di avere cocktail come “Frodo” e “Gandalf” nel 2012,  una caffetteria di Birmingham, colpevole di chiamarsi Lo Hobbit Affamato e un campo estivo per i bambini vicino Calgary, in Canada, colpevole di chiamarsi Rivendell.

 

ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Lotro, nasce il classico ma viola il copyright
– Leggi l’articolo Criptovalute, la Tolkien Estate blocca JRR token
– Leggi l’articolo La Tolkien Estate blocca Storm over Gondolin
– Leggi l’articolo Ora le slot machine: la denuncia della Tolkien Estate
– Leggi l’articolo La Middle-earth Enterprises contro un pub di Southampton
– Leggi l’articolo “Giù le mani dal copyright!”, per J.R.R. Tolkien la malattia cresce
– Leggi l’articolo Mirkwood, contesa legale per la Tolkien Estate

LINK ESTERNI
– Vai al sito web della Middle-earth Enterprises

 

.

 


Share This Post

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More

1 Comment to “Brighton, la Enterprises contro una ditta dei bidoni”

  1. Lock ha detto:

    Che mondo triste…:(

Leave a Reply

 characters available

Iscriviti alla Newsletter

Pagine

Disclaimer

www.jrrtolkien.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma – Sezione per la stampa e l’informazione, autorizzazione n° 04/2021 del 4 agosto 2021. Direttore responsabile: Roberto Arduini.

I contenuti presenti su questo sito non sono generati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.

Licenza Creative Commons

Quest’opera di http:www.jrrtolkien.it è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported. Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili nella pagina dei contatti.
Utilizziamo WP e una rielaborazione del tema LightFolio di Dynamicwp.