Luci&Ombre sul Carso della Grande Guerra, rassegna organizzata come di consueto nei giovedì di luglio, dedica una delle sue tre serate – quella di giovedì 13 luglio – anche all’influenza della Prima guerra mondiale nelle opere di J.R.R. Tolkien. La peculiarità della rassegna è proprio la cornice ovvero i luoghi che hanno visto le prime battaglie sul fronte meridionale tra l’Italia e l’Impero Austro-Ungarico dal giugno 1915 all’agosto 1916: la Dolina dei Bersaglieri, in provincia di Gorizia.
Il luogo e la rassegna
Contesa sin dalla prima Battaglia dell’Isonzo, la Dolina dei Bersaglieri passò in mano italiana nell’ottobre del 1915 (terza Battaglia dell’Isonzo) divenendo sede di un centro di prima medicazione e comando. L’anno successivo, con lo spostamento del fronte più ad est, la dolina non si trovò più in prima linea e poté ospitare così anche un piccolo ospedale militare. Luci e Ombre è dedicata alla conoscenza e al racconto storico delle varie vicissitudini non solo della Grande Guerra ma anche del periodo che intercorse tra i due conflitti mondiali. La rassegna è nata come uno spettacolo capace di rievocare atmosfere e storie mediante un sapiente gioco di luci, fumi e suoni. Lo stesso “teatro” che è poi la Dolina dei Bersaglieri, cui fa da sfondo il Posto di Primo Soccorso è fortemente evocativo e non abbisogna di scenografie particolari, specie dopo il tramonto del sole. Nel tempo lo spettacolo originale si è trasformato in una sorta di festival della Grande Guerra dove varie compagnie teatrali, singoli narratori e cori si alternano nelle diverse serate con spettacoli a tema sempre rinnovati.
Una serata per Tolkien
Il 13 luglio alle 21.30, si svolgerà la serata “Da Tolkien a Stuparich: influenze della Grande Guerra nel romanzo e nella letteratura”. Cosa accomuna l’opera “Il Signore degli anelli” alla Grande guerra? Da Tolkien a Stuparich, dall’Europeo al locale, un percorso storico letterario per capire il lascito testuale di un evento così tragico. Ne parleranno Bianca del Buono, dell’Università degli studi di Udine, Elisa Donda, dottoranda all’Università di Ferrara e Andrea Ferletic, guida escursionistico ambientale e ricercatore storico moderati da Timothy Dissegna, direttore del quotidiano Il Goriziano. Bianca Del Buono è assegnista di ricerca presso l’Università di Udine, con un progetto dedicato alla digitalizzazione dei manoscritti del Barone di Nicastro di Ippolito Nievo. Si è occupata di letteratura italiana dei secoli XIX e XX, con una tesi di laurea su Giani Stuparich e una tesi di dottorato sulla nascita delle scritture umoristiche in Italia. Il suo intervento si propone di riflettere sulle modalità e sulle dinamiche narrative che soggiacciono a La costruzione del racconto della Grande guerra a partire dagli scritti di Giani Stuparich, volontario triestino dell’esercito italiano caduto prigioniero degli austriaci il 31 maggio 1916. A partire dai materiali diaristici, scritti in presa diretta nei mesi di partecipazione attiva al conflitto e durante la stasi della prigionia, sarà ricostruita la parabola artistica ed esistenziale di uno scrittore alla ricerca della forma più adatta a contenere e ordinare l’esperienza traumatica della guerra, dal diario come opera di stile alla prosa lirica, il racconto e il romanzo.
Elisa Donda, è dottoranda in Linguistica italiana all’Università di Ferrara. In precedenza si è occupata di filologia d’autore del ‘900. Si è laureata prima in lettere all’Università degli Studi di Trieste con una tesi su un quaderno di guerra inedito di Carlo Stuparich, poi ha proseguito l’Università a Udine, dove si è laureata alla magistrale di italianistica con una tesi su alcune novelle inedite del filosofo triestino Giorgio Fano. L’intervento L’ombra della guerra nella letteratura parte dalle varie posizioni degli intellettuali italiani di fronte allo scoppio del primo conflitto mondiale. La narrazione parte dal punto di vista del futurista Filippo Tommaso Marinetti per arrivare, attraverso le letture dei passi di diario, alle diverse posizioni di Renato Serra e di Carlo Stuparich. L’intervento proseguirà poi attraverso la testimonianza del conflitto da parte di alcuni scrittori austriaci, come Stefan Zweig e Kornel Abel e tedeschi, come Erich Maria Remarque. La conclusione prevede una apertura sulla riflessione del significato della guerra nei due schieramenti avversari, che sarà reso possibile anche grazie alla lettura di passi tratti dalle opere di Emilio Lussu, Curzio Malaparte, Trilussa e nuovamente Stefan Zweig. Infine, Andrea Ferletic, guida ambientale escursionistica e guida museale, specializzato sui luoghi della Grande Guerra. Si occupa del rapporto tra memoria e forme di rappresentazione, in particolare tramite la rievocazione storica. Il suo intervento, Tolkien, la grande guerra e la Terra di Mezzo, sarà un breve approccio alla vita e alla produzione di Tolkien e ai riflessi della sua esperienza bellica nel 1916 all’interno della Terra di mezzo.
Per tutti gli eventi la prenotazione è consigliata allo 0481489139 o al 3461761913 o scrivendo a info@prolocofoglianoredipuglia.it mentre per la cena delle 19.30 è obbligatoria.
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Proloco Fogliano Redipuglia
– Vai al sito del quotidiano Il Goriziano
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