Macerata, un viaggio nel mondo di Tolkien da Hab

Un incontro per avvicinarsi alla cultura e alla creatività di J.R.R. Tolkien si svolgerà nelle Marche, e precisamente a Macerata. L’appuntamento con Emy Morelli, dal titolo «Sauron e la simbologia dell’occhio» è per il 25 ottobre alle 21.30 al Caffè letterario Hab in via Gramsci nella splendida città medievale. L’ingresso è gratuito perché il caffè letterario intende trasformarsi in un momento di dialogo e condivisione.

La serata

Ecco la presentazione della serata: «Tolkien non è solamente un autore fantasy. Dietro ogni storia narrata, dietro ogni personaggio che percorre il filo del racconto non si cela solo la straordinaria creatività di un uomo. Non bisogna dimenticare che Tolkien fu docente di lingua e letteratura inglese, filologo, linguista e lavorò all’Oxford English Dictionary. Tutta la sua opera è intrisa di conoscenze e simbologie pienamente paragonabili all’epica classica e al ciclo arturiano. L’epos è il genere letterario che accoglie in sé i valori e le tradizioni di una data cultura e li ripropone ogni qualvolta la civiltà entra in crisi e ha la necessità di ritrovare le proprie radici. A tal proposito la figura di Sauron, il Maiar che per ambizione si dichiara leale a Melkor, offre spunti di riflessione molto interessanti che Tolkien condensa tutti nella simbologia di un occhio dai contorni di fuoco e dalla pupilla nera «come una finestra sul nulla». L’occhio ha un valore antropologico molto importante in tantissime civiltà ed il capovolgimento del suo significato spirituale nel personaggio di Sauron è emblema del suo passaggio all’oscurità. “La lucerna del tuo corpo è il tuo occhio. Se il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà luminoso. Ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande e nera sarà la tenebra!” (Matteo 6,22-23)».

La relatrice

Emy Morelli è laureata in economia ma da sempre appassionata di letteratura, il 15 marzo scorso al caffè letterario Hab aveva già tenuto l’intervento J.R.R. Tolkien e il canto primordiale del mondo. Fa parte attivamente come coreografa, attrice e ballerina del gruppo Teatro in Bilico, realtà nata a Camerino all’inizio del 2015 da un’idea della regista Giulia Giontella. Il genere del gruppo è soprattutto quello musicale, con spettacoli su Santa Camilla di Camerino e 1940, facendo spesso beneficenza. Ha anche tenuto un ciclo sul Jukebox delle favole. La proposta virtuale era nata per intrattenere le famiglie con bambini durante il periodo della pandemia, ma ha riscontrato molto successo. Tra i brani letti anche una fetta de Lo Hobbit fatta proprio da Emy Morelli. «Debbo dire che siamo molto contenti dell’inaspettato successo che sta registrando la nostra iniziativa, partita in realtà quasi per gioco e in un periodo così difficile e duro da affrontare, più che altro per impiegare il nostro tempo e quello di chi ha desiderio di ascoltarci – spiega la presidente Giulia Giontella -. L’ascolto della lettura di Lo Hobbit a cura di Emy Morelli è stata l’occasione per apprezzare quello che stavamo facendo e chiederci di condividere con noi la passione per Tolkien, il che avverrà attraverso la diffusione via web radio di una delle nostre voci. Solo con la lettura di Lo Hobbit siamo arrivati ad oltre 3000 visualizzazioni che per la nostra “timida” attività di lettura delle favole è un’attestazione senz’altro gratificante. Una sorpresa che non può che rallegrarci anche perché avviene da parte di chi sostanzialmente neanche ci conosce, però ha funzionato come una ventata molto positiva e di questo possiamo solo che essere contenti». Entusiasta del segnale di amicizia che si è potuto instaurare, è la stessa Emy Morelli. «Tutto quello che noi facciamo – conclude Giulia Giontella – racchiude uno spirito di passione, divertimento, oltre che come già avvenuto in altre occasioni, un intento di solidarietà. E poi accadono queste cose che non possiamo che guardare con stupore ma che ci trasmettono un’ulteriore energia positiva e voglia di fare. E una cosa di cui siamo particolarmente contenti, è quella di portare il nome di Camerino fuori dal nostro territorio. Ci presentiamo e ci facciamo conoscere come Gruppo teatrale della città di Camerino e di questo siamo orgogliosi».