Serie tv: Tom Bombadil
ne Gli Anelli del Potere

Ci mancava giusto lui. Sì, perché Stregoni smemorati, Balrog dal sonno leggero e proto-Hobbit girovaghi non bastavano a saturare la Seconda Era di personaggi destinati – cronologie tolkieniane alla mano – a entrare in scena nella Terra di Mezzo solo millenni dopo. Ne Gli Anelli del Potere mancava giusto il personaggio narrativamente più eslege e misterioso dell’intero mondo tolkieniano, nientemeno che Tom Bombadil. In una recente intervista a Vanity Fair, infatti, gli showrunner Patrick McKay e J.D. Payne hanno annunciato la sua presenza nella seconda stagione dello show targato Amazon (di cui abbiamo dato le notizie principali e analizzato il trailer), con tanto di immagini di scena che lo immortalano all’interno della sua dimora, in compagnia dello Straniero-Gandalf.

La notizia a sorpresa

Tom-bombadil-Amazon02Inevitabile che la notizia susciti hype in alcune fasce della fan-base: ben noto a chiunque abbia letto Il Signore degli Anelli, Tom Bombadil è invece un perfetto sconosciuto per gran parte di chi ne abbia amato soltanto gli adattamenti cinematografici. Egli, infatti, non compare né nel film d’animazione di Ralph Bakshi né nella celebre trilogia di Peter Jackson. Ora, gli autori de Gli Anelli del Potere intendono dargli uno spazio sullo schermo (sebbene, lo vedremo tra poco, non senza problemi). Da quanto si apprende, il personaggio sarà interpretato dall’attore britannico Rory Kinnear, già noto per aver interpretato l’agente dell’MI6 Bill Tanner negli ultimi film di 007, il mostro di Frankenstein in Penny Dreadful e il premier (zoofilo malgré soi) del primo episodio di Black Mirror.

Ma chi è Tom Bombadil?

Tom-bombadil-AmazonLa domanda è lecita e la risposta, forse, non del tutto necessaria. Nel Signore degli Anelli, Tom Bombadil è tutto lì, nelle (ahimè) poche pagine in cui Frodo e i suoi compagni si ritrovano nella Vecchia Foresta, alle prese con l’Uomo Salice, e vengono salvati da questo misterioso personaggio. Dopo un breve soggiorno con lui e sua moglie Baccadoro, gli hobbit si avventurano nei Poggitumuli e, catturati dalle spettrali entità che li infestano, vengono nuovamente salvati dal suo arrivo. In questi due capitoli, niente viene chiarito dell’identità di questo personaggio. Baccadoro si limita ad affermare che «lui è» oppure che «Tom è signore», lui stesso di definisce «il più anziano», colui che era in Arda «prima del fiume e degli alberi», «prima che i mari si curvassero», persino «prima che l’Oscuro Signore giungesse da Fuori». Dalle pagine del romanzo, si apprende che Tom Bombadil è signore (ma non padrone) della Vecchia Foresta, suo dominio e limite («Una volta a oriente la mia sapienza viene meno») e che «l’Anello non ha potere su di lui» perché «egli è padrone di se stesso». Gli Elfi lo chiamano Iarwain Ben-adar («il più anziano e senza padre») e durante il Consiglio di Elrond viene prospettata l’ipotesi di affidare a lui l’Unico Anello: ipotesi subito scartata perché, secondo Gandalf «il potere di sfidare il nostro Nemico non è in lui, a meno che un tal potere non sia nella terra stessa». Oltretutto, proprio la sua resistenza al potere dell’Anello costituirebbe un pericolo: «se ricevesse l’Anello, presto se ne dimenticherebbe, anzi, è più probabile che lo butterebbe via».
Tom-bombadil-AmazonLo stesso Tolkien non chiarisce troppo di questo personaggio. Nato già negli anni Venti come protagonista delle storie che il Professore raccontava ai suoi figli, Tom Bombadil esordì letterariamente nella poesia Le avventure di Tom Bombadil, pubblicata sull’Oxford Magazine nel 1934 (una raccoltacon altre 15 poesie sarebbe uscita con lo stesso titolo nel 1962). Tre anni dopo,  l’autore rifletteva se dedicare un’opera più ampia a questo personaggio che rappresentava per lui «lo spirito della campagna (che va svanendo) di Oxford e del Berkshire». Lo inserì poi, com’è noto, nel Signore degli Anelli, spiegando in una lettera del 1954 che «anche in un’epoca mitica» come quella narrata dal romanzo «deve esserci qualche enigma, perché ce ne sono sempre. Tom Bombadil è uno di questi (intenzionalmente)». Più avanti, poi, aggiunge alcune considerazioni di grande interesse: «Tom Bombadil non è una persona importante; per la narrazione, intendo. Suppongo che abbia qualche importanza come “commento”. […] A ogni modo, non lo avrei lasciato se non avesse qualche tipo di funzione. Posso metterla così. La storia è costruita in termini di una parte buona e una parte cattiva, bellezza contro bruttezza spietata, tirannia contro regalità, libertà relativa fondata sul consenso contro coercizione che ha da molto tempo perso ogni obiettivo salvo il potere, e così via; ma in qualche misura entrambe le parti, conservativa e distruttiva, vogliono un certo controllo. Tom-bombadil-AmazonMa se si rinuncia al controllo, come se si facesse un “voto di povertà”, e si apprezzano le cose come sono senza riferirle a se stessi, guardandole, osservandole e in un certo modo conoscendole, allora il problema se il potere e il controllo siano giusti o sbagliati perde completamente significato, e gli strumenti del potere perdono ogni valore. È una concezione inerentemente pacifista, che viene sempre in mente quando c’è una guerra. Il punto di vista di Gran Burrone però era che questa sarebbe un’ottima posizione da sostenere, ma che esistano in effetti situazioni alle quali non può far fronte; e dalle quali tuttavia dipende la sua stessa esistenza». In una lettera dello stesso anno, Tolkien invita il suo interlocutore a non prendere troppo sul serio Tom Bombadil e afferma: «Io non penso che su Tom sia necessario filosofeggiare, o che farlo lo migliorerebbe».

Le parole degli showrunner

Comicon di San Diego- Payne e McKayNell’intervista a Vanity Fair, gli showrunner J.D. Payne e Patrick McKay hanno tentato di spiegare i perché e i come dell’inserimento di un Tom Bombadil nella seconda stagione de Gli Anelli del Potere. Anzitutto, hanno affermato che la sua estromissione dai precedenti adattamenti è stata dovuta al fatto che egli «è una sorta di personaggio anti-drammatico», «un personaggio che non ha un programma particolarmente forte», che «osserva il dramma, ma resta perlopiù in disparte». Si potrebbe obiettare, per cominciare, che il mancato inserimento non dipende tanto da un’intrinseca “anti-drammaticità”, da una congenita mancanza di iniziativa narrativa di Tom Bombadil, quanto dal fatto che l’episodio che lo vede protagonista a fianco degli hobbit avrebbe richiesto dei lunghissimi tempi che mal si sarebbero conciliati con le esigenze dell’adattamento cinematografico. Lo stesso Peter Jackson, infatti, in un’intervista del 2001, aveva parlato del suo desiderio di inserire Tom Bombadil, ammettendo candidamente: «non abbiamo avuto il tempo di farlo». Ma proseguiamo. Secondo gli showrunner, Tom elargisce a Frodo e compagni «alcune conoscenze» che, tuttavia, «non sono particolarmente rilevanti per qualsiasi cosa stiano facendo o stiano per fare»; egli inoltre, secondo Payne, «non porta avanti niente e non spinge le persone a raggiungere un fine particolare». Non si può non notare – a dire il vero, con un certo disappunto – la parzialità della lettura dei due showrunner di fronte a un personaggio e a un episodio così rilevanti per Il Signore degli Anelli. Allo stesso tempo, sembrerebbe che la presunta “anti-drammaticità” di Tom Bombadil faccia gioco ai due. Un colpo al cerchio e uno alla botte: ecco che McKay corregge il tiro, definendo il povero Tom addirittura «la cosa più da Signore degli Anelli nel Signore degli Anelli». Tanto vale, perciò, sfruttarla: «Abbiamo iniziato a pensare: Che cosa gli importa veramente? E come questo può condurre verso il dramma?», dice Payne. «Sappiamo che gli sta a cuore il mondo naturale. E sappiamo che è un aiutante». Si direbbe che i due autori abbiano voluto presentare un Tom Bombadil “svuotato” di azione drammatica solo per “riempirlo” a proprio piacimento: per la serie, ad esempio, i due lo hanno inopinatamente trasferito dalla Vecchia Foresta a un luogo boscoso nelle terre di Rhûn («che apprendiamo essere state come un Paradiso, verdi e bellissime, ma ora sono una specie di landa desolata»). Tom sarebbe giunto sin lì «per vedere cosa è successo durante i suoi vari vagabondaggi». Inutile ribadire che il Tom Bombadil del romanzo di Tolkien non è un vagabondo, il suo potere e la sua stessa esistenza essendo limitate ai confini della Vecchia Foresta. Questa improvvisa trasformazione del personaggio è evidentemente utile a rendere possibile l’incontro tra Tom Bombadil e lo Straniero-Gandalf (Daniel Weyman), in compagnia dei proto-hobbit Nori (Markella Kavenagh) e Poppy (Megan Richards). Dunque, Tom avrà il ruolo di indirizzare l’uomo caduto dal cielo, «consapevole che alla fine questo servirà a proteggere il più vasto mondo naturale a cui tiene». Un Tom Bombadil, dunque, pensato «leggermente più interventista di quanto si vede nei libri, ma solo per un 5% o 10%». Chissà come avranno fatto un calcolo così preciso!
showrunnerL’idea iniziale che ci si fa da queste dichiarazioni – e che, naturalmente, potrebbe essere felicemente smentita dalla serie – è che gli showrunner de Gli Anelli del Potere abbiano tutta l’intenzione di puntare, quasi di ammiccare, allo zoccolo duro degli amanti di Tolkien, ovvero a quei fedeli lettori che la – diciamo così – libertà interpretativa dello show ha maggiormente scontentato. Si direbbe quasi che Payne e McKay siano un po’ come quegli zelanti della fede che vogliono presentarsi “più cattolici del Papa” (il Papa, qui, è naturalmente Peter Jackson, reo di non aver inserito il povero Tom nella sua Trilogia). Sembra, perciò, una specie di fan service per obiettivi diversificati, un colpo al cerchio e uno alla botte, una scena d’azione per esaltare i nuovi fan e una ricostruzione (pseudo)letteraria per solleticare i vecchi. Con un risultato che almeno per ora non può che lasciare perplessi gli uni e gli altri.

 

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– Episodio 7) Gli Anelli del Potere: note su ”L’Occhio”
– Episodio 6) Gli Anelli del Potere: note sul sesto episodio
– Episodi 4-5) Gli Anelli del Potere: note dopo 5 episodi
– Episodio 3) Episodio 3: arrivano Númenor e Adar
– Episodi 1-2) Gli Anelli del Potere: i primi due episodi

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LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina facebook Lords for the Ring on Prime
– Leggi il comunicato di Amazon

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