The War of the Rohirrim: «Rimasti fedeli a Tolkien»

The War of the RohirrimLa Warner Bros. Pictures ha rivelato le prime immagini del prequel animato del Signore degli Anelli. In occasione della presentazione in anteprima di 20 minuti di The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim al Festival Internazionale del Cinema d’Animazione di Annecy, la casa di produzione statunitense ha condiviso le prime immagini ufficiali della protagonista e del villain del film prequel in veste animata della prima trilogia cinematografica di Peter Jackson.
Ma le rivelazioni sono state molte di più, soprattutto grazie al panel moderato dall’ospite speciale Andy Serkis che ha intervistato il regista e fatto un’analisi approfondita dell’attesissimo lungometraggio anime originale. AnnecyThe Lord of the Rings: The War of the Rohirrim dovrebbe arrivare nei cinema americani a dicembre di quest’anno, precisamente il 13 dicembre 2024. Così, il mondo della celebre trilogia ideata e scritta da J.R.R. Tolkien si arricchisce ancora: dopo i film e la serie TV – The Lord of the Rings: The Rings of Power, di recente produzione Amazon MGM Studios basata sui romanzi – un nuovo adattamento è pronto a far discutere gli amanti delle opere dello scrittore inglese.

La Produzione e il cast

AnnecyThe War of the Rohirrim è diretto da Kenji Kamiyama (Blade Runner: Black Lotus); il film racconta la storia di Helm Mandimartello (Manodimaglio nella nuova traduzione), antico re di Rohan dal quale la fortezza del Fosso di Helm prende il nome. La storia di Helm è raccontata brevemente nelle Appendici del Signore degli Anelli, e i particolari epici hanno spinto Kamiyama ad accettare la sfida di adattarla in un lungometraggio. Già era noto che il progetto vede coinvolta come produttore esecutivo Philippa Boyens, co-sceneggiatrice di entrambe le trilogie di Peter Jackson. La novità è stata la conferma che Peter Jackson e Fran Walsh l’affiancheranno, anch’essi come produttori esecutivi. Coinvolti anche gli illustratori Alan Lee e John Howe, e Richard Taylor, anch’essi precedentemente coinvolti nella produzione delle pellicole cinematografiche del Signore degli Anelli e dello Hobbit. A prestare la voce a Hèra Hammerhand sarà Gaia Wise (A Walk in the Woods), mentre Re Helm avrà la voce di Brian Cox (Succession). Per Wulf si cimenterà Luke Pasqualino (Snowpiercer). Altre sono le voci interessate: Lorraine Ashbourne (Bridgerton), Yazdan Qafouri (I Came By), Benjamin Wainwright (World on Fire), Laurence Ubong Williams (Gateway), Shaun Dooley (The Witcher), Michael Wildman (Fast and Furious Presents: Hobbs & Shaw), Jude Akuwudike (Bestie senza nazione), Bilal Hasna (Sparks) e Janine Duvitski (Benidorm).Annecy Miranda Otto riprenderà, invece, il ruolo di Éowyn che aveva già interpretato nei film di Peter Jackson, ma solo sotto forma di narratore esterno: non è infatti ancora confermata la presenza fisica del suo personaggio nel lungometraggio, che potrebbe manifestarsi solo tramite espedienti narrativi come prologhi o storie cornice, visto il periodo diverso in cui il personaggio vive.

Tutte le novità dell’anteprima

Andy SerkisAd Annecy sono stati presentati 20 minuti di filmati di The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim. La proiezione, secondo quanto riportato da Variety, è stata accolta da «applausi scroscianti» durante l’affollata première. Peter Jackson non era presente ad Annecy, ma ha inviato un breve video nel quale  viene “interrotto” da Gollum fuori campo, doppiato come sempre da Andy Serkis (che dirigerà il primo dei due nuovi film live action annunciati qualche settimana fa), che lo aggredisce verbalmente e fisicamente. Una clip molto divertente che ha fatto scappare diverse risate al pubblico. Dal palco Serkis ha presentato venti minuti della pellicola, ancora in lavorazione, che debutterà in tutto il mondo a dicembre. La clip si apre con una piantina del mondo del Signore degli Anelli, la telecamera si sposta sul regno di Rohan e le montagne stilizzate prendono forma sullo schermo. Due Grandi Aquile si librano nel cielo mentre Hèra le segue a cavallo per poi lanciare in aria un pezzo di carne per loro. La giovane torna poi a Rohan, dove nelle scuderie trova uno dei suoi fratelli che l’avverte dell’arrivo di Lord Freca, un arrivo inaspettato e non particolarmente gradito. Nella sala del Consiglio Freca (Shaun Dooley) chiede che Hèra venga data in sposa al figlio Wulf (Luke Pasqualino) invece di essere promessa a Gondor. Hèra non sa nulla della proposta di Gondor e chiede invano a Wulf di non procedere con la proposta. Helm rifiuta e infastidito dal comportamento grezzo di Freca accetta la sua provocazione e decide di buttarlo fuori dalla stanza del Consiglio, dove sono rimasti solo Hera e Wulf. Scopriamo che i due erano amici in passato ma qualcosa è cambiato: Wulf vuole una risposta alla sua richiesta e rivela a Hera di amarla. AnnecyLa ragazza spiega che non vuole accettare nessuna richiesta da parte di un uomo e rifiuta così Wulf. I due si aggiungono poi al resto degli spettatori, pronti ad assistere allo scontro tra Helm e Freca. Questi assesta due pugni contro Helm, ma a quest’ultimo ne basta solo uno per sconfiggere il Lord che, con gran sorpresa, muore. Un Wulf in lacrime per la morte del padre chiede vendetta e sguaina la spada, ma Helm lo prende per il collo e lo alza da terra con una sola mano. La situazione sta per degenerare in modo irreparabile, ma grazie alle parole di Hera suo padre si ferma e lascia vivere Wulf ma lo avverte: se entrerà nuovamente nelle sue terre, verrà ucciso. Seguono alcune brevi scene della battaglia dei Rohirrim e di Hèra contro Wulf. Nell’ultimissima scena vediamo una mano mettere un anello in una piccola borsa sul fianco, chi sarà?

Il panel con Philippa Boyens e Kenji Kamiyama

Andy SerkisSono poi saliti sul palco la produttrice e sceneggiatrice del film Philippa Boyens, Kenji Kamiyama, il produttore Joseph Chou e il Vice Presidente Action & Anime di Warner Discovery Jason DeMarco. È stato inoltre rivelato che Mark Willsher, che ha lavorato alle musiche del Signore degli Anelli, è a bordo anche di questo film, mentre Miranda Otto, come scritto, riprende i panni di Éowyn, la narratrice del film. La Boyens ha inoltre rivelato che Peter Jackson e Fran Walsh rivestono il ruolo di produttori esecutivi. «Sono dei miei collaboratori creativi di lunga data e i creatori di molte visuali del mondo de Il Signore degli Anelli. Sono stati dei forti sostenitori del film fin dall’inizio; sono stati un po’ in secondo piano ma sono orgogliosa di rivelare che sono sempre stati con noi e che sono i produttori esecutivi». È stato proprio Peter a volere che Kamiyama trovasse il suo spazio nella produzione della pellicola: «Sono voluti rimanere in disparte perché Peter in particolare voleva dare a Kenji lo spazio per trovare la sua strada con il film». Boyens ha spiegato che l’idea del film sulla guerra dei Rohirrim non è nata dal voler adattare questa storia, ma dal voler realizzare un lungometraggio animato giapponese, un anime. Solo in seguito ha pensato alla storia. «Quando hanno suggerito l’anime, è stato allora che il mio cervello ha iniziato a ronzare davvero», ha raccontato Boyens. «Immediatamente, mi è venuta l’idea di raccontare questa storia. Ne avevano diverse che mi avrebbero proposto, ma ero piuttosto autoritaria e ho detto, “No, so esattamente di cosa ho bisogno”». La produttrice ha spiegato poi di aver «subito pensato che avrebbe funzionato per gli anime perché è basato principalmente sui personaggi e sul loro punto di vista personale. Parla di certe cose che funzionano davvero bene con la narrazione giapponese». Ha scelto questa storia perché è relativamente compiuta ed ambientata in un mondo di Uomini.
RohirrimIl regista a sua volta ha confessato di amare i libri di Tolkien e di essere andato alla première di tutti i film, e ha detto che la trilogia di Jackson ha avuto un grande impatto su di lui. La storia originale è molto breve, solo una pagina nelle Appendici del Signore degli Anelli dove Hèra non ha un nome ed è conosciuta solo come la figlia di Helm. Per questo motivo hanno usato la loro immaginazione per creare i personaggi e la loro storia, ad esempio come Wulf ha avuto quella cicatrice (come potete vedere nelle immagini). Nel film torniamo indietro nel tempo 183 anni dagli eventi della prima trilogia. «Questa è la storia del re più potente nella storia di Rohan, qualcuno che ha sconfitto i suoi nemici a mani nude», racconta Kamiyama nel panel. «Perché la sua stirpe doveva finire con lui? Penso che sia una lezione sull’arroganza e anche sulla necessità di responsabilità e consapevolezza del proprio potere. Viviamo in un’epoca in cui, in tutto il mondo, affrontiamo di nuovo la realtà della guerra. Che cos’è dunque il potere? Qual è la responsabilità di chi lo detiene? È qualcosa su cui bisogna riflettere insieme a coloro che non lo possiedono».
Annecy RohirrimChou ha detto che il film è nato da una telefonata di DeMarco, in cui gli ha chiesto se era interessato a fare un film sul Signore degli Anelli. Naturalmente ha ricevuto una risposta positiva. Quando hanno iniziato a lavorare c’era ancora la pandemia. Il progetto iniziale era per un film da 90 minuti, ma si sono ritrovati con una pellicola di due ore e mezza. Ha aggiunto che stanno ancora lavorando al montaggio e che volevano creare un prodotto che fosse fedele alle opere di Tolkien. Chou ha aggiunto che la presenza di Sam Register è stata importante e che hanno lavorato con più di 60 compagnie per completare la pellicola, non solo giapponesi ma anche francesi e spagnole, un po’ da tutto il mondo ha aggiunto. E per questo motivo la lavorazione non è stata facile. Lavorano al film da 7 anni. L’animazione finale è una combinazione di animazione tradizionale a mano, motion capture e animazione 3D. Quando hanno effettuato la prima registrazione di doppiaggio a Londra non avevano nulla. DeMarco è stato un mediatore tra il mondo del Signore degli Anelli e quello della creazione degli anime, due cose di cui è particolarmente appassionato. Inoltre ha voluto far comprendere a New Line e a Warner Bros cosa significa fare un lungometraggio anime, dal punto di vista produttivo, come tempistiche e a livello tecnico. Infine, ha sottolineato che non hanno voluto fare un film animato di Peter Jackson, ma un anime diretto da Kamiyama ambientato nel mondo del Signore degli Anelli.
In merito alla storia la Boyens ha spiegato di aver voluto raccontare dei danni della guerra, e d’altronde una delle più grandi battaglie si conclude nel primo atto. A quel punto Boyens si è chiesta come avrebbero continuato e Kamiyama ha trovato la soluzione: passare a una storia sul dolore e sul lutto in cui compaiono dei fantasmi. Un altro punto che ha sottolineato la Boyens è stata la volontà di raccontare di eroi che hanno una personalità con molte sfumature. Boyens ha aggiunto che il film racconta una storia che è una «lotta molto umana e politica». Ha poi aggiunto che il film «non riguarda l’Anello, non riguarda il Signore Oscuro. Tutto questo è molto marginale nella storia». Sia lei che Kamiyama si sono trovati d’accordo nel decidere che questa sarebbe stata la storia di Hèra, e di conseguenza la pellicola è diventata il primo titolo del franchise con una protagonista femminile. Ha delegato la sceneggiatura del film a sua figlia e un suo amico, Phoebe Gittins e Arty Papageorgiou, perché voleva delle voci più giovani per quest’opera.
Boyens e la sceneggiatrice Gittins hanno ampliato la storia originale di Tolkien. In particolare, volevano dare a un certo personaggio un nome tutto suo. «Nelle Appendici da cui è tratta la storia, abbiamo questi personaggi maschili disegnati in modo piuttosto interessante, e poi abbiamo questo giovane personaggio femminile che non viene mai nominato, e questo è stato davvero interessante per me», dice Boyens. «Sappiamo che Helm ha una figlia e sappiamo che è stata centrale nel conflitto che è accaduto. Ma io, e in particolare Phoebe, ne siamo stati attratti. Potevamo sentire il peso che deve aver sopportato questo personaggio: essere quella figlia senza nome… il che ha immediatamente stuzzicato il nostro interesse. Chi era? Come viveva?».
Nel lungometraggio animato, come scritto, la figlia di Helm si chiama Hèra ed è doppiata da Gaia Wise. L’attrice ha aggiunto che il suo personaggio assomiglia più alle eroine dei film di Hayao Miyazaki come Nausicaä della Valle del Vento che alle classiche eroine del Signore degli Anelli come Arwen ed Éowyn. «Darebbe la vita per il suo popolo», dice Wise. «Paragonandola ad Arwen ed Éowyn, sono donne già completamente formate. Ciò che ho amato di Hèra è che è feroce, complessa, ribelle». Hèra dovrebbe avere il suo avversario, però, nell’antagonista del film: Wulf, alla guida dell’esercito dei Dunlandiani contro il regno di Helm. «Abbiamo un antagonista eccezionalmente bravo in questa storia», ha detto Boyens. «È stato uno dei miei antagonisti preferiti tra tutti i film su cui ho lavorato». La forza di Wulf come personaggio, secondo Boyens, è proprio il fatto che non è un mago malvagio o un Signore Oscuro come i più famosi cattivi del Signore degli Anelli. È solo un uomo mortale, e in un certo senso, questo lo rende ancora più pericoloso. «Parla in modo così diretto di molte delle crisi che stiamo affrontando oggi», ha evidenziato Boyens. «È un personaggio davvero affascinante ed emozionante. Non sai cosa farà, e alcune delle scelte che fa sono semplicemente mozzafiato in senso positivo». Chou ha rivelato che le donne del team hanno insistito per il bell’aspetto di Wulf: «Se è crudele e commette atrocità, tanto vale che sia bello!».
Uno degli aspetti che l’hanno attratta della storia è stato l’esame dell’onore, della vendetta e dei legami familiari, da entrambe le parti. «Per Helm, c’è la follia nata dal dolore per la perdita del figlio. Per Wulf, c’è il rapporto con il padre e con Hèra». La storia includerà anche le rivendicazioni storiche dei Dunlendings, secondo cui i Signori di Gondor avrebbero ceduto ai Rohirrim quelle che i Dunlendings ritenevano essere le loro terre. Boyens ha poi anticipato un momento chiave del film, dicendo: «C’è un momento nel film, incredibilmente straziante e potente, in cui Wulf si impegna a intraprendere una linea d’azione alla quale non può più rinunciare. E quando lo fa, la storia si oscura».
Parlando di questa esperienza Kamiyama ha ammesso che lavorare a questo film è stato come fare un viaggio nell’ignoto. Ha sottolineato che questa non è la solita pellicola anime per famiglie ma un film per il pubblico generalista e per gli adulti. The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim, hanno ammesso Kamiyama e Chou, è stata la cosa più difficile della loro vita. Ancora non credono che fra qualche mese arriveranno alla fine di questa esperienza. Mentre la Boyens ha chiuso dicendo che in questo momento la forma d’arte più eccitante è l’animazione. Il filmato deve ancora essere ufficialmente condiviso per tutti, ma sembra che The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim abbia tutti gli ingredienti giusti per diventare un successo.

ARTICOLI PRECEDENTI:

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LINK ESTERNI:
– Vai al sito del Warner Bros

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1 Comment to “The War of the Rohirrim: «Rimasti fedeli a Tolkien»”

  1. Lock ha detto:

    Con quegli sceneggiatori, no grazie.

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