È scoppiata la polemica in Francia con tanto di carte bollate e petizioni online tra la casa editrice che pubblica J.R.R. Tolkien, le edizioni Christian Bourgois, e Vincent Ferré, uno dei massimi studiosi dello scrittore inglese, nonché traduttore, curatore e responsabile di numerose pubblicazioni dell’autore del Signore degli Anelli. Ferré è stato licenziato dalla casa editrice diversi mesi fa, apparentemente per una questione di contratti. Su questo caso è prevista un’udienza legale nei prossimi giorni. È stata lanciata online anche una petizione per sostenerlo in questo conflitto, ma anche per denunciare il deterioramento delle pubblicazioni su Tolkien da quando lui non c’è più, con errori nelle opere uscite nelle librerie. Ma la pubblicazione di uno speciale edito dalle edizioni Geo, Voyage dans les mondes de Tolkien, ha fatto precipitare la situazione.
Un caso nazionale
Dal 1972, le edizioni Christian Bourgois sono associate, in Francia, alle opere di J.R.R. Tolkien. Stock aveva pubblicato, nel 1969, Lo Hobbit in una traduzione di Francis Ledoux (per una storia editoriale di Tolkien in Francia, leggi qui). Gli appassionati francesi dell’autore britannico conoscono bene il nome di Vincent Ferré: in circa vent’anni è diventato uno degli eminenti specialisti, curando numerose pubblicazioni della casa editrice: 34 opere tra il 2002 e il 2022. È questo il conteggio che fa lo stesso Vincent Ferré, mentre la sua rottura con la casa editrice Christian Bourgois sembra completa. I libri riguardano l’opera di Tolkien, da lui supervisionati, tradotti o addirittura scritti: alcuni includono testi dell’autore britannico (come Il libro dei Racconti Perduti o le nuove traduzioni dello Hobbit e Il Signore degli Anelli), altri sono saggi di studio (in particolare Tolkien sulle sponde della Terra di Mezzo e Tolkien, trent’anni dopo, da lui firmati). Professore di letteratura comparata, specialista di romanzi europei del XX secolo e medievalista, Vincent Ferré è inseparabile dall’opera di Tolkien. Tanto che, quando la Bibliothèque nationale de France gli ha dedicato una mostra, nel 2019-2020, ha chiamato Ferré a curarla, con Frédéric Manfrin, curatore capo del dipartimento di Filosofia, Storia e Scienze umane, Élodie Bertrand ed Émilie Fissier, della BnF. Ferrè sarà infine il consulente del Christopher Tolkien Estate e a breve uscirà una nuova pubblicazione curata da lui proprio su Christopher… A 23 anni dall’inizio di questa collaborazione con le edizioni Christian Bourgois, Vincent Ferré conferma, attraverso un comunicato pubblicato sul suo sito, Pour Tolkien, che i rapporti con la casa sono tutt’altro che buoni. In reazione alla pubblicazione dello speciale edito dalle edizioni Geo, Voyage dans les mondes de Tolkien , firmato Régis Habert, Vincent Ferré ha fatto il punto su «numerose confusioni ed errori» riscontrati nei commenti di Martin Vagneur, attuale direttore editoriale di Christian Bourgois, e responsabile della collezione Tolkien. Vagneur è stato nominato nel gennaio 2023 in questa posizione all’interno delle edizioni Bourgois, precedentemente ricoperta da Vincent Ferré. Al di là delle inesattezze segnalate dall’accademico, quest’ultimo si considera vittima dell’«invisibilità», dell’«appropriazione dei suoi contributi» della collezione Tolkien e di una «riscrittura dell’avventura editoriale» attorno a opere dedicate alla Terra di Mezzo. Nelle dieci pagine dell’intervista nello speciale di Geo, infatti, Vagneur ha sistematicamente evitato di menzionare il lavoro ventennale di Vincent Ferré. Nella vicenda ha contato anche l’acquisizione della casa editrice da parte del gruppo Madrigall, conclusa nel settembre 2024. Ferré ha infatti denunciato che gli editori «Bourgois, allora azionisti della società Bourgois édition (2019-2022), [hanno deciso], pochi mesi prima della vendita dell’azienda, di interrompere improvvisamente l’esecuzione dei contratti che li vincolavano e di estrometterlo puramente e semplicemente – rifiutandogli di pagarlo per diversi anni di lavoro», come scrive sul suo sito il 23 ottobre 2024. Come lui stesso sottolinea, si è così rivolto al tribunale «per far valere i suoi diritti». L’udienza è fissata per il 19 novembre: nel frattempo il principale interessato – Martin Vagneur – non ha voluto commentare né fornire altri elementi.
La petizione online
Nel frattempo, in un paio di settimane più di 8 milioni persone hanno firmato la petizione online a sostegno di Vincent Ferré contro le edizioni Bourgois, che denuncia anche l’allarmante degrado della collezione Tolkien dopo l’estromissione di Vincent Ferré da parte della nuova gestione. Infatti, dopo gli ultimi progetti curati da Ferré (l’inaspettata pubblicazione del Silmarillion in una nuova traduzione nell’ottobre 2021 e quella della traduzione riveduta di Racconti e leggende incompiute nel 2022), quasi tutte le pubblicazioni della collezione Tolkien che sono seguite (Il libro dei Racconti Perduti, parti I & II [2023], J.R.R. Tolkien, una biografia [2023], Il Signore degli Anelli [2023], Beren e Lúthien [copertina rigida, 2024], Lo Hobbit Illustrato [2024], I Figli di Húrin [copertina rigida, 2024], La Caduta di Gondolin [copertina rigida, 2024]) sono viziati da difetti che non sono limitati a semplici errori di battitura, ma che fanno parte di una lacuna nel nuovo controllo editoriale, anche se a volte si tratta solo di semplici riedizioni. Gli esempi sono molti ed eclatanti. Che dire dell’assenza di una mappa nell’edizione rilegata della Caduta di Gondolin (2024) mentre compare nell’edizione originale o in quella curata da Ferré in passato (supervisionata da lui nel 2019)? O come capire che tutti (!) i riferimenti all’impaginazione dell’edizione tascabile dei due volumi dei Racconti Perduti (2023) sono sbagliati, al punto da rendere impossibile la consultazione dei testi di Tolkien a cui si riferiscono i commenti editoriali di suo figlio Christopher… Tuttavia, questi riferimenti di impaginazione errati non sono altro che quelli dell’edizione in un volume diretta da Vincent Ferré nel 2002, che andavano riadattati alla nuova impaginazione!!! Questa mancanza di meticolosità nel controllo editoriale si riscontra anche nella ristampa (necessaria e attesa) della Biografia di Tolkien di Humphrey Carpenter nel 2023. Il commento di un acquirente su Amazon è rappresentativo della delusione di lettori e ricercatori: «Per un volume che esiste dal 1980, è triste constatare che l’aggiornamento dei riferimenti alla traduzione dello Hobbit e del Signore degli Anelli di Daniel Lauzon è stato fatto con i piedi. Per alcuni i nomi vengono cambiati, per altri no, in un gioioso e incomprensibile miscuglio. Cosa fa l’editore? Quattro pubblicazioni di Tolkien (questa, due volumi di Racconti Perduti e l’intero Il Signore degli Anelli illustrato) questo autunno e quattro volumi pieni di problemi ed errori clamorosi!!! È desolante…».
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LINK ESTERNI:
– Vai al sito della casa editrice Christian Bourgois
– Vai al sito di Vincent Ferré
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