Il 2013, lo avevamo stabilito da molto tempo, sarebbe stato l’anno del rilancio delle pubblicazioni tolkieniane: l’uscita del primo film di Peter Jackson dedicato allo Hobbit, il sessantesimo anniversario dalla pubblicazione del Lord of the Rings, il quarantesimo anniversario dalla pubblicazione italiana dello Hobbit. Tutto lasciava pensare che avremmo assistito a un’esplosione di pubblicazioni come quella avvenuta nel 2001-2002 con l’uscita del film La Compagnia dell’Anello. La realtà editoriale, però, non è stata finora generosa e i primi otto mesi dell’anno ci hanno lasciati decisamente freddini: “nuove” edizioni tascabili di I Figli di Húrin, Fabbro di Wootton Major e Il Silmarillion sono state pubblicate dalla Bompiani limitandosi a cambiare la copertina dei vecchi libri ma senza sfruttare l’occasione per correggere almeno gli errori più grossolani (uno per tutti: la traduzione di Fabbro di Wootton Major non è di Isabella Murro, ma di Francesco Saba Sardi). Sul piano della saggistica, poi, la situazione è desolante: gli unici due volumi pubblicati sono stati Il Fanciullino nel Bosco di Tolkien di Simonetta Bartolini (in cui il Professore serve solamente come strumento per analizzare Pascoli) e J.R.R. Tolkien di Stefano Giuliano (che riprende il suo vecchio libro Le radici non gelano aggiornandolo, ma senza aggiungere molto di nuovo). Dopo una torrida estate in cui le uniche notizie tolkieniane esaltanti venivano dall’estero, pare però che finalmente qualcosa si muova: l’autunno-inverno tolkieniano si preannuncia fecondo di novità, che ci auguriamo di poter gustare!
Le autopromozioni
Si inizia a settembre, con la ventesima edizione della Hobbiton, la festa della Società Tolkieniana Italiana: nel programma della manifestazione, saranno infatti presentati dai rispettivi autori alcuni volumi che ci interessano da vicino, tutti nella giornata di sabato 14. Oronzo Cilli presenterà il suo libro J.R.R. Tolkien – la bibliografia italiana del 1967 ad oggi, pubblicato dall’editore L’Arco e la Corte; nelle parole dell’autore: «Una guida, di circa 160 pagine, per collezionisti e appassionati scritta da un appassionato collezionista! All’interno info sulle edizioni italiane, sui risvolti e quarte di copertina, con riferimenti a editori, traduttori, curatori e illustratori italiani che negli anni hanno legato il proprio nome a quello del prof. Tolkien». Giuseppe Grossi presenterà Terre di mezzo – poetiche e metafore tra Avatar e Il Signore degli Anelli, delle Edizioni Di Pagina, un’analisi dei mondi cinematografici di Pandora e della Terra di Mezzo, resi reali da James Cameron e da Peter Jackson nei loro magistrali film. Il nostro Roberto Fontana presenterà poi Essecenta – I nomi della Terra di Mezzo, scritto con Mauro Ghibaudo e pubblicato per i tipi della Mela Avvelenata: si tratta di una versione riveduta e corretta del suo corposo libro sulla traduzione elfica di nomi del mondo primario. Infine, anche l’amico Gianluca Comastri anticiperà brani dal suo lavoro sulle Lingue degli Elfi della
Terra di Mezzo, di prossima pubblicazione per l’editore L’Arco e la Corte.
I libri più attesi
Fuori dalle manifestazioni, il resto del mondo prosegue: sempre a settembre, infatti, è prevista la pubblicazione dell’edizione italiana di Tolkien in 3 minuti dello scrittore Gary Raymond e del disegnatore John Howe, per le edizioni Logos, del quale abbiamo già parlato (si può leggere l’approfondimento qui): si tratta di una biografia visuale, insomma, in tre minuti, per farsi apprezzare da chi, come capita sovente ai giorni nostri, va di fretta e non trova mai la possibilità di approfondire l’argomento Tolkien. A ottobre uscirà l’atteso nuovo libro di Umberto Eco, Storia delle terre e dei luoghi leggendari, naturalmente per Bompiani, in cui Eco «ci conduce in un vero e proprio viaggio illustrato in terre lontane e sconosciute come quelle raccontate dai “Ventimila leghe sotto i mari” ad “Alice nel paese delle meraviglie”, dal “Milione” di Marco Polo a J.R.R. Tolkien»; se è vero sarà un’occasione speciale, dato che finora Eco aveva nominato Tolkien non più di un paio di volte nelle sue opere, solitamente denigrandolo. Delle terre sconosciute e immaginarie, Eco ci farà «scoprire da chi sono abitate, quali passioni le attraversano, quali eroi le abitano e, soprattutto, quale importanza rivestono per noi. Un percorso erudito e godibile insieme che accosta testi antichi e medievali a testi contemporanei, film a poemi, fumetti a romanzi che hanno segnato la sensibilità e la formazione di tutti noi». A novembre, poi, Odoya dovrebbe pubblicare Difendere la Terra di Mezzo di Wu Ming 4, dopo L’eroe imperfetto e al Ritorno di Beorhtnoth: si tratta della raccolta dei suoi interventi sull’autore inglese tra il 2010 e il 2013, riadattati in forma di saggio divulgativo. A questi si aggiungono alcuni testi nuovi. Il tema centrale del volume è l’indagine sui motivi della persistenza del mondo tolkieniano nell’immaginario contemporaneo.
L’autunno della Bompiani
Se tutto va come è previsto, perfino la Bompiani, croce e delizia di ogni lettore italiano di Tolkien, non si farà sfuggire l’occasione di rimpolpare il proprio catalogo di uno degli autori più letti al mondo: a settembre è prevista infatti una nuova edizione di Roverandom (in cui probabilmente l’unico cambiamento sarà la copertina con sfondo nero, per allinearsi alle più recenti edizioni inglesi), ma soprattutto una nuova edizione “riveduta e corretta” dei Racconti Incompiuti: i particolari sono ancora top-secret, ma sembra che ancora una volta la Società Tolkieniana Italiana abbia offerto alla Bompiani la propria opera per sistemare e correggere la traduzione italiana del meno letto fra i libri di Tolkien che parlano della Terra di Mezzo,
armonizzandola a quella delle altre opere pubblicate; data la natura frammentaria dei Racconti Incompiuti, e il frequente riferimento che in essi si fa alle opere maggiori, salutiamo con favore questa operazione decisamente necessaria!
A ottobre sarà la volta degli altri due libri di racconti: i Racconti Ritrovati e i Racconti Perduti: i primi due volumi della Storia della Terra di Mezzo, che molti appassionati vorrebbero da anni vedere pubblicata nella sua interezza, vedranno la luce in nuove edizioni, ma non sappiamo ancora se nel testo ci saranno cambiamenti o correzioni.
Resta ancora sconosciuta la data in cui sarà pubblicata l’ultima opera edita di Tolkien, quella Caduta di Artù uscita quest’anno in inglese, e la cui traduzione era prevista per questo autunno: sulla sua pagina facebook, la Bompiani ha dichiarato che il ritardo è dovuto a difficoltà nella traduzione. Visti i precedenti, ci sentiamo di augurarci che il traduttore e l’editore si prendano tutto il tempo necessario, magari posponendo la pubblicazione anche di svariati mesi, purché il risultato sia buono!
– Vai al sito della casa editrice Bompiani
– Vai al sito della Società Tolkieniana Italiana
– Guarda l’anterprima di “Tolkien in tre minuti”
– Vai al sito ufficiale di John Howe
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