Avete mai scritto una lettera a Babbo Natale? Probabilmente sì, come tutti i bambini che si rispettino. Ma quanti di voi ne hanno ricevuta una scritta da lui? Beh, eppure il buon vecchietto a qualcuno ha scritto, un professore di Oxford le ha ricevute per quasi trent’anni e lette a suoi quattro figli. Si tratta di John Ruel Ronald Tolkien, noto autore del Signore degli Anelli e di Lo Hobbit.
Le Lettere di Babbo Natale da lui pubblicate sono quelle che ogni anno arrivavano dal Polo Nord direttamente nella sua buca delle lettere, accompagnate da un bel po’ di disegni. Infilate in buste bianche di neve, ornate di disegni, affrancate con francobolli delle “Poste Polari” e contenenti narrazioni illustrate e poesie, esse continuarono ad arrivare a casa Tolkien per oltre trent’anni, portate dal postino o da altri misteriosi ambasciatori. Il professore inforcava gli occhiali, si sedeva sulla poltrona del salotto e davanti al camino leggeva ai figli dei pasticci che combinava Orso Polare, degli esili e quasi trasparenti Elfi delle Nevi, dei coraggiosi Gnomi rossi e dei loro nemici, i terribili Goblin.
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In occasione delle festività natalizie, le stesse avventure sono state ascoltate alla Fiera della piccola e media editoria, dall’8 all’11 dicembre 2005 e per tutto il mese all’Auditorium – Parco della Musica, a Roma. In collaborazione con le Biblioteche di Roma, l’Associazione romana studi Tolkieniani, ha così organizzato la manifestazione “Racconti d’Inverno”, ciclo di letture incentrate sulle Lettere di Babbo Natale di J.R.R. Tolkien. La voce dei Lettori ha fatto rivivere al pubblico le emozioni che i figli del professore di Oxford provarono per quasi trent’anni. Le letture sono state accompagnate dalle immagini che Babbo Natale “aveva disegnato” e da una scelta di musiche natalizie. Le Lettere erano quasi sempre accompagnate da illustrazioni che Tolkien curava in modo particolare, e che rappresentavano le situazioni e i personaggi descritti.
Molto adatte ad un pubblico di bambini e ragazzi, le Lettere sono uno spunto interessante anche per gli adulti, desiderosi di riscoprire, in modo originale e meno prosaico, il fascino del mito di Babbo Natale.
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