Certe questioni non finiscono di suscitare dibattito. Come un sasso gettato in uno stagno le sue onde continuano ad allargarsi senza fine. È questo l’effetto di «Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien», edito dalla ESD-Edizioni Studio Domenicano (224 pp., 22 euro – in copertina immagine di Ivan Cavini) e scritto da Claudio Antonio Testi, segretario dell’Istituto filosofico di studi tomistici e socio fondatore della nostra Associazione.
Sabato 23 maggio 2015, il filosofo modenese, nell’ambito del Festival Biblico avrà modo di parlarne in un evento in collaborazione con l’AisT e la Compagnia degli Argonath. Alle ore 16.30, nello splendido scenario della Casa Mazzanti Caffè, in Piazza dell Erbe 32, interverranno la storica dell’arte Roberta Tosi, il presbitero Manuel Magalini e il responsabile dell’AisT Stefano Giorgianni. Con loro ci sarà anche lo scrittore Davide Galati, autore del romanzo E un elfo li radunò… pubblicato da Linee Infinite Edizioni, casa editrice che ha rinunciato all’editoria a pagamento decidendo di investire sui propri autori. L’incontro con lo studioso permetterà anche di inaugurare una mostra sullo Hobbit a cura della Compagnia degli Argonath, durante la quale sarà possibile acquistare libri sul tema del Fantastico. A seguire, dalle 17 circa, sarà offerto un aperitivo.
Cinque anni di lavoro
Lo studio, frutto di cinque anni di lavoro, si pone la seguente domanda: «L’opera di Tolkien è cristiana o pagana?». La domanda ha interpellato lettori e studiosi fin dalla pubblicazione del Signore degli Anelli. Il filosofo modenese cerca di dare una risposta dopo aver analizzato le letture “pagane” e “cristiane” dell’opera del Professore di Oxford. Il cattolicesimo ha un ruolo fondamentale, ma il Legendarium possiede imprescindibili elementi di carattere “pagano”. Una questione che la critica tolkieniana seria ha affrontato, tra le altre, è proprio quanto è “pagano” il Legendarium, e quanto è cristiano, anche se in genere vengono considerati compresenti entrambi, pur con modalità e livelli differenti. Tolkien non voleva creare una «epopea cristiana», né un insieme di storie con intenti catechistici, ma un corpus mitologico-leggendario ispirato da determinate fonti e riguardante un mondo pre-cristiano in cui l’elemento cristiano, o meglio il nocciolo fondamentale dell’insegnamento cristiano, coincidente con (ma non esaurito ne) i fondamenti della teologia razionale, fosse immanente alla storia e totalmente assorbito. In esso si muovono alcuni protagonisti, «pagani virtuosi» o appunto i «santi pagani», grandi e piccoli, che agiscono secondo un codice morale che è in armonia con l’insegnamento cristiano. Di tutto questo l’autore del libro ha discusso ampiamente in un carteggio con Andrea Monda, noto studioso tolkieniano già protagonista del dibattito con Wu Ming 4 su “Tolkien pensatore cattolico?” al convegno internazionale di Modena del 2010. Vista la lunghezza del documento, preferiamo pubblicarlo in allegato. I lettori appassionati possono scaricarlo cliccando qui.
DATI ESSENZIALI
CLAUDIO A. TESTI
Santi pagani nella Terra di Mezzo di Tolkien
2014, ESD-Edizioni Studio Domenicano
22 euro
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ARTICOLI PRECEDENTI
– Santi pagani, la recensione di Wu Ming 4 (1 parte)
– Santi pagani, la recensione di Wu Ming 4 (2 parte)
LINK ESTERNI
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