Tolkien era un filologo che conosceva i meccanismi di funzionamento di molte lingue antiche e moderne. Non stupisce quindi che fosse in grado di idearne di nuove. Non inventò, però, le sue lingue per rendere più realistici i suoi romanzi, al contrario erano le sue creazioni linguistiche a dare continui nuovi spunti per le storie. «Nessuno mi crede quando dico che il mio lungo libro», scrive Tolkien (Lettere, n. 205) «è un tentativo di creare un mondo in cui una forma di linguaggio accettabile dal mio personale senso estetico possa sembrare reale. Ma è vero». Se in Italia, sono pochissime le occasioni per studiare le lingue elfiche in maniera professionale (per gli ultimi esempi, soprattutto su iniziativa di Gianluca Comastri, si può leggere qui, qui e qui), basta varcare le Alpi per rendersi conto che in tutto il resto d’Europa e negli Stati Uniti non è raro imbattersi in iniziative e pubblicazioni legate alle lingue di Arda. E proprio all’estero, si svolgerà la 3ª Summer School dal 17 al 27 agosto presso la Université libre di Bruxelles, in Belgio. È un’opportunità unica, che gli appassionati di Tolkien dovrebbero cogliere, magari unendola a una vacanza nella capitale belga, considerata capitale de facto dell’Unione europea, con la possibilità di una passeggiata tra i quartieri custodi dell’Art Nouveau, per gustare che ospita ilMuseo Magritte e il Museo del Fumetto, dedicato a numerosi personaggi famosi tra cui Tintin, Luky Luke o i Puffi, senza dimenticare la cioccolata e la birra belga, di fama mondiale. L’insegnante e creatore del corso è un nome noto ai lettori del nostro sito web.
Un esploratore nella Terra di Mezzo
Édouard Kloczko (nato a Lviv in Ucraina il 22 agosto 1963) è un linguista, traduttore e saggista. Ex-allievo dell’EPHE (École pratique des hautes études) e diplomato presso l’INALCO (Institut national des langues et civilisations orientales), tra le sue opere più importanti vanno ricordati i due libri sulle lingue artificiali di J.R.R. Tolkien. Kloczko è anche il fondatore della Facoltà di studi elfici che è stata attiva dal 1985 al 1993. «Mi sono avvicinato al mondo della Terra di Mezzo nel 1978», ricorda il linguista sul suo sito web, «Nel 2008 ho pubblicato L’encyclopédie des Elfes (per la casa editrice Pré aux Clercs) e nel 2010 Le Monde Magique de Tolkien (per la casa editrice Auzou)». In Italia conosciamo i suoi libri grazie a Tre Editori, che ha pubblicato nel 2002 i due primi (e attualmente unici) volumi della sua “Enciclopedia illustrata della Terra di Mezzo”: Lingue elfiche. Quenya e Lindarin e Lingue degli Hobbit, dei Nani e degli Orchi. Frutto di una ricerca durata diversi anni, i volumi comprendono storie, dizionari, grammatiche, immagini e mappe sulle diverse lingue attraverso le Ere della Terra di Mezzo, non si tratta di semplici idiomi ‘inventati’ ma di vere e proprie comunità linguistiche da scoprire. «Le mie due opere enciclopediche su linguaggi immaginari di Tolkien», spiega il linguista, «sono stati pubblicati rispettivamente nel 1995 e nel 2002». Proprio come un Richard F. Burton, famoso esploratore inglese, scopritore dei Grandi Laghi in Africa e traduttore di molte opere (tra cui Le Mille e una Notte e il Kama Sutra) Kloczko esplora la complessità dei popoli, terre e lingue immaginarie la Terra di Mezzo per raccogliere le sue storie fantastiche. «Cerco di condividere e comprendere meglio la cultura e la storia degli Hobbit, ma anche dei Quendi e dei Khazâd, cioè gli Elfi e i Nani in Tolkien». L’ultima sua fatica è Le Haut-Elfique pour les débutants (L’Alto Elfico per principianti), il libro più completo attualmente disponibile sul Quenya, una delle due lingue principali parlate dagli Elfi nelle opere di Tolkien.
Un corso universitario
Se in Svizzera è appena finito un convegno degli studiosi di lingue elfiche, un’opportunità per gli studenti di imparare il Quenya è il corso universitario di quasi due settimane che si svolgerà alla Libera Università di Bruxelles, in Belgio. Durante la Summer School si potrà seguire un seminario accademico della durata di ben 11 giorni (dal 17 al 27 agosto). Le lingue elfiche sono una famiglia di dieci lingue inventata da Tolkien. Il corso, tenuto da Kloczko, appunto, approfondirà la struttura grammaticale delle lingue elfiche, il loro sviluppo interno (diacronico dalla proto-lingue fino alle lingue elfiche derivate) e lo sviluppo esterno (cioè come Tolkien le ha inventate). Durante il seminario si avrà la possibilità di studiare con altri insegnanti anche le lingue naturali che Tolkien ha insegnato (come il norreno e il gotico) o a cui le lingue elfiche si sono ispirate (latino, greco e sanscrito).
Ecco un elenco delle tematiche che verranno affrontate:
Problemi legati allo studio delle lingue elfiche
Il problema delle fonti primarie.
Letteratura secondaria.
Presentazione delle nuove pubblicazioni 2012-2013.
Lo status delle lingue costruite (approcci sociolinguistici).
Il logopoieta Tolkien: le quattro “grandi fasi”
Contraddizioni o cambiamenti?
Analisi interna e analisi esterna, due approcci complementari.
Fonetica storica dei linguaggi Elfici
I numeri nei linguaggi Elfici.
Lingue elfiche dell’est della terza e quarta fase.
Morfosintassi del Quenya della quarta fase
Diglossia: parmaquesta e tarquesta.
Declinazione nominale
Studio della poesia “Namárie”
Antropologia e sociolinguistica
I calendari elfici e i loro vocabolari
I toponimi di Gondor e i linguaggi Elfici.
Scrittura elfica
Il Sarati di Rúmil
L’alfabeto Valmarique
Le Tengwar di Fëanor
Maggiori informazioni si possono reperire qui e qui.
Per l’iscrizione si deve compilare questo modulo qui.
LINK ESTERNI
– Vai alla Pagina facebook della 3° Summer School ARGO
– Vai al sito personale di Edouard Kloczko
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