Il fantasy passa dalla pagina scritta al grande e piccolo schermo sempre più frequentemente e dopo la serie Game of Thrones tratta da A Song of Ice and Fire di George R. R. Martin è il turno di un altro famoso scrittore legato a Tolkien: Terry Brooks.
Dopo il debutto ufficiale sul canale statunitense di MTV il 5 di questo mese, The Shannara Chronicles presto approderà in Italia, su Sky Atlantic (già disponibile in On Demand per gli abbonati al servizio): il tanto atteso evento è previsto per il 15 gennaio. La premiére è composta di due episodi, Chosen Part 1 e Part 2, e sul sito di MTV sono già presenti anche gli episodi 3 e 4, Fury e Changeling.
La serie sarà composta di 10 episodi, la cui direzione è affidata a Brad Turner, Jonathan Liebesman, James Marshall e Jesse Warn. Protagonisti di questa avventura saranno il mezz’elfo Wil Ohmsford (Austin Butler), la principessa elfica Amberle Elessedil (Poppy Drayton) e la nomade Eretria (Ivana Baquero).
La storia raccontata è tratta dal secondo dei libri che Terry Brooks pubblicò, ovvero The Elfstones of Shannara (in Italia tradotto come Le pietre magiche di Shannara, Mondadori, 1984). Questa particolare scelta di non partire dal primo romanzo, The Sword of Shannara (1977, La spada di Shannara, Mondadori, 1978) non manca di motivazioni: nel sito ufficiale di Terry Brooks il curatore (Shawn Speakman) riporta che Brooks stesso ritiene Le pietre magiche di Shannara più adatto rispetto allo scritto che lo precede poiché La spada di Shannara presenta una forte somiglianza con Il Signore degli Anelli per il primo terzo della storia e perché mancante dei forti personaggi femminili che compaiono invece nel secondo romanzo.
Si aggiunga che molti lettori considerano Le pietre magiche di Shannara il suo miglior libro per stessa ammissione di Terry Brooks in Sometimes the magic works (un volume a metà tra l’autobiografia ed il saggio sulla scrittura uscito nel 2003 per la Del Rey Books e lo stesso anno anche in Italia per la Mondadori, col titolo A volte la magia funziona), o almeno tale era il giudizio fino al 2003.
L’autore è coinvolto in prima persona nella realizzazione del progetto, per cui è ragionevole pensare che gli appassionati della serie di Shannara non dovranno affrontare sconvolgimenti dell’opera originale, anche se il passaggio dalla carta al piccolo schermo comporterà inevitabilmente dei cambiamenti a causa del differente medium.
Terry Brooks e l’influenza di J.R.R. Tolkien
The Elfstones of Shannara venne dato alle stampe nel 1982 dalla Del Rey Books, ed esso era la seconda pubblicazione dell’autore che in seguito sarebbe divenuto così prolifico da contare al suo attivo quasi 40 opere (qui potete trovare la lista completa). Ma Terry (Terence Dean) Brooks non è sempre stato uno scrittore di professione: nato nel 1944 a Sterling nell’Illinois, egli studiò legge alla Washington & Lee University e lavorò come avvocato fino a dopo la conclusione della trilogia di Shannara (formata da The Sword of Shannara, The Elfstones of Shannara e The Wishsong of Shannara, rispettivamente 1977, 1982 e 1985, Del Rey Books). Indipendentemente dalla professione esercitata, Terry Brooks afferma di aver sempre amato scrivere storie, fin dalla quarta elementare (facendo nuovamente riferimento a A volte la magia funziona). La scelta di scrivere fantasy si deve però all’incontro col capolavoro del professore The Lord of the Rings, e Brooks stesso definisce “Tolkienesque in form” i libri della serie di Shannara nel saggio Why I Write About Elves (2005). In tale scritto, l’autore esprime chiaramente la sua opinione sull’opera tolkieniana:
«J.R.R. Tolkien’s The Lord of the Rings is the best known modern epic fantasy, the book most people think of first and to which most current writers owe at least a token debt. It incorporates all of the classic elements of the form and provides a blueprint to which any discussion of epic fantasy necessarily must refer».
(Il Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien è il più famoso epic fantasy moderno, il libro a cui la maggior parte delle persone pensa per primo e verso cui la maggior parte degli scrittori attuali hanno almeno un debito simbolico. Esso comprende tutti gli elementi classici del genere e fornisce un piano a cui ogni discussione di epic fantasy deve necessariamente rifarsi).
Per chi fosse interessato, il saggio è scaricabile gratuitamente qui dal sito ufficiale di Brooks.
La Terra di Mezzo e le Quattro Terre nella Nuova Zelanda
Sebbene il termine di paragone che più di frequente appare per la serie debuttante sia Game of Thrones, per via dell’appartenenza al mondo televisivo, vi sono però legami anche con la trasposizione su grande schermo degli scritti tolkieniani.
Le riprese del telefilm The Shannara Chronicles sono state effettuate nella stessa nazione che fornì lo sfondo per le vicende della Terra di Mezzo in entrambe le trilogie cinematografiche di Peter Jackson, ovvero la Nuova Zelanda. Eppure non è solo lo scenario naturale ciò che ritroveremo nella serie ambientata nelle Quattro Terre: anche due attori impegnati in ruoli di gran rilievo hanno precedentemente lavorato col regista neozelandese nella realizzazione dei film dedicati alle opere del professore, ovvero John Rys-Davies e Manu Bennett.
John Rhys-Davies passa dal ruolo del nano Gimli (e dall’essere la voce di Barbalbero) a quello del re elfico Eventine Elessedil, il quale risiede ad Arborlon, capitale del regno degli elfi situato nella parte orientale delle Quattro Terre (Four Lands in inglese), luogo ove si svolgono le vicende della serie di Shannara. Manu Bennett, sebbene non facilmente riconoscibile, ha precedentemente interpretato l’orco Azog nella trilogia dello Hobbit, mentre in questa nuova serie ricoprirà il ruolo del druido Allanon, passando così da minaccia a difensore.
.
LINK ESTERNI
– Vai al sito ufficiale di Terry Brooks
– Vai alla pagina Facebook ufficiale di Terry Brooks
– Vai al sito italiano ufficiale di Terry Brooks
– Vai al sito ufficiale della serie The Shannara Chronicles
– Vai alla pagina Facebook ufficiale di The Shannara Chronicles
– Vai alla pagina Facebook di The Shannara Chronicles Italia
11 GENNAIO 2016:
(cit.) “L’autore è coinvolto in prima persona nella realizzazione del progetto, per cui è ragionevole pensare che gli appassionati della serie di Shannara non dovranno affrontare sconvolgimenti dell’opera originale, anche se il passaggio dalla carta al piccolo schermo comporterà inevitabilmente dei cambiamenti a causa del differente medium”
01 FBBRAIO 2016 :
NIENTE DI PIU’ LONTANO DALLA REALTA’….IL PROGETTO STA MISERAMENTE NAUFRAGANDO, CON CADUTE DI STILE, MODIFICHE INGIUSTIFICATE E RADICALI ALL’ORIGINALE RACCONTO ED AI PERSONAGGI, LIVELLAMENTO DEL TARGET A TEENAGER IN PIENA TEMPESTA ORMONALE….Suggerita la visione a chi NON conosce i libri…..per gli altri, meglio ripassarsi l’intera saga cartacea!!
Mio modesto, personalissimo ma delusissimo PARERE….