Prosegue l’appuntamento radiofonico con la trasmissione Pantheon e la serie di otto puntate monografiche “Tolkien: un viaggio inaspettato”, condotte da Loredana Lipperini e Arturo Stàltieri, curate da Federica Barozzi con la regia di Diego Marras.
Sabato 4 febbraio è stata trasmessa la quinta puntata, dedicata alla donna nel Signore degli Anelli, dove sono intervenuti Michela Murgia e Saverio Simonelli.
Due scrittori per una puntata
Michela Murgia
Scrittrice, appassionata di Tolkien, tanto da rileggere Il Signore degli Anelli una volta all’anno, ha una predilezione per gli Elfi di cui ha studiato le lingue. Il fantastico ha avuto un ruolo fondamentale nel suo avvicinarsi alla scrittura: dal 2000 al 2007 ha fatto parte di una comunità virtuale di gioco online ispirata alle opere di Tolkien. «La mia palestra in scrittura l’ho fatto dal 2000 al 2007 dentro a una comunità virtuale di gioco online ispirata alle opere di Tolkien», ha raccontato nel 2014 all’ArsT. «Era una cosa molto lontana dai giochi 3D e dalla grafica cinematografica che già allora spopolavano. Non c’erano avatar di impressionante realismo come in World of Warcraft né trame chiuse dove le possibilità narrative, per quanto numerose, erano comunque limitate a quelle che il programmatore aveva previsto per lo sviluppo di quella vicenda, come avveniva in Final Fantasy. Nella fase finale della mia avventura online, quando ormai giocavo da sei anni, ho rinunciato al gioco attivo e mi sono dedicata a costruire le “quest”, le storie che dovevano giocare gli altri. Oggi raccontare è il mio mestiere, ma è con Tolkien che ho imparato che la narrazione è un gioco dove vinci solo se riesci a convincere il lettore a stare nella storia insieme a te fino alla fine». Prima che la scrittura diventasse il suo mestiere ha sperimentato molte altre professioni. Durante una di queste esperienze lavorative ha tenuto un blog su internet nel quale ha raccontato la realtà quotidiana vissuta dagli operatori del call center dove era impiegata. La raccolta di questi post diventerà il suo primo libro, Il mondo deve sapere, pubblicato nel 2006, che ispirerà anche la sceneggiatura del film Tutta la vita davanti di Paolo Virzì. A questo primo volume hanno seguito numerose altre opere, pubblicate da Einaudi, quali Accabadora (2009), Ave Mary (2011), Presente (2012), L’incontro (2012), Chirù (2015), di cui due dedicate alla sua terra d’origine Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell’isola che non si vede (2008) e Sei per la Sardegna (2014). Il suo ultimo romanzo è Futuro interiore (2016).
Saverio Simonelli
Laureato in Filologia germanica è giornalista professionista dal 1987 e dal 1998 è responsabile dei programmi culturali e di approfondimento dell’emittente satellitare Tv2000 (già Sat2000). Ha tradotto e pubblicato tra gli altri opere di Thomas Mann, Hans Urs von Balthasar, Gilbert Keith Chesterton. Nel 2010 ha pubblicato per Ancora Andremo a rubare in cielo, la prima traduzione italiana sistematica delle maggiori liriche del grande poeta irlandese Patrick Kavanagh, e per Rubbettino Storie Infinitescritti saggistici e stralci di conferenze di Michael Ende. Nel 2002 e nel 2004 con Andrea Monda ha pubblicato per Frassinelli due saggi sulla letteratura fantastica e fantasy: Tolkien il Signore della Fantasia e Gli Anelli della Fantasia. È tifoso della Roma, alla quale ha dedicato l’opera di cui va più fiero Vivo di Roma (Sperling & Kupfer, 2006) undici interviste a tifosi eccellenti della “Magica”. Nel 2012 ha scritto Nel paese delle fiabe (Giulio Perrore, 2012) tratto dal documentario Sulla strada dei Grimm, realizzato in coproduzione con il Goethe-Institut, seguito da Fratelli e sorelle, buona lettura!, edito da Ancora (2013). Il suo ultimo libro è Berlino: in fuga dal muro (Effatà, 2014). Autore prolifico, ha pubblicato anche quattro libri su Tolkien: Gli anelli della fantasia (con Andrea Monda, Frassinelli, 2004), Tolkien. Il signore della fantasia (con Andrea Monda, Frassinelli, 2002), La biblioteca di Bilbo. Percorsi di letteratura tolkieniani nei libri per ragazzi (con Roberto Arduini e Cecilia Barella, casa editrice Effatà, 2011) e C’era una volta…Lo Hobbit. Alle origini del Signore degli Anelli (con Roberto Arduini e Albero Lavadas, Marietti 1820, 2012). «Di lui si sa poco, perché lui non voleva che si sapesse di sé. Lui univa il gusto per la privacy prettamente britannico al gusto di rivelare di sé che è veramente importante: non ciò che fa notizia, ma ciò che tocca il cuore e che può essere comunicato.», racconta in un’intervista. «Gli Elfi che erano, agli albori della mitologia germanica, degli esseri sovrannaturali molto nobili, alteri, alti anche fisicamente erano diventati a partire dal Settecento dalle fiabe di Perrault, erano diventati degli esserini, delle piccole farfalline, libellule. Tolkien questa cosa non poteva mandarla giù, perché erano state depauperate le figure della mitologia. Allora lui ricrea e va a trovare proprio le parole che nelle varie lingue antiche designavano il nome degli elfi. E le attribuisce alle razze della terra che lui si è inventato, facendo una relazione assolutamente legata alla lettera, al testo».
Elfe in musica
Due i brani musicali proposti durante la trasmissione: Galadriel di Annbjørg Lien e Arwen e Aragorn di David Arkenstone. Annbjørg Lien violinista norvegese, dalle basi folkloristiche, ma che affronta vari generi. Collabora con musicisti da tutto il mondo.
Oltre al violino classico ha studiato il violino di Hardanger alla Ålesund Music School e in seguito privatamente con altri grandi violinisti. La canzone Galadriel viene dall’album Prisme, uscito nel 1996. David Arkenstone, di cui già il cognome porta richiami tolkieniani (Arkenstone è il termine originale per Archengemma), musicista e compositore statunitense che combina musica elettronica di alta qualità e strumenti acustici. Ha realizzato la colonna sonora di numerosi film, documentari e videogiochi. La canzone Arwen e Aragorn è tratto dall’album Music Inspired by Middle Earth, uscito nel 2001.
– 00:00. Introduzione di Arturo Stalteri e Loredana Lipperini con la “prova di Galadriel”.
– 02:40. Michela Murgia racconta la passione per i libri di Tolkien. L’unica mancanza che ho avuto leggendo Tolkien riguarda i personaggi femminili.
– 04:00. Differenza tra film e libro della scienza di Galadriel. Galadriel rifiuta il modello di potere in cui l’altro ha l’imperio.
– 06:30. Galadriel portatrice di luce e figura che si ricollega al mito. Tentazione di considerare l’aspetto mariano di Galadriel, dai libri di Tolkien ai film di Jackson: l’ambivalenza, la potenza, la ieraticità, la glaciale seduttività. Non c’è il discorso di potere tra lei e Frodo. È difficile non vedere una dimensione religiosa in questo femminile tolkeniano. Differenza con la Beatrice di Dante.
– 09:50. Stalteri e la Galadriel di Bakshi
– 10:00. “Galadriel” di Annbjørg Lien, dal album “Prisme” (Grappa,1996)
– 13:20. Saverio Simonelli: è importante in Galadriel anche il recupero della figura degli Elfi. Non sono più, come li dipingevano i vittoriani, “creature di Belluria”: minute e quasi insignificanti.
– 16:45. Saverio Simonelli: figure femminili stereotipate erano tipiche della letteratura di fine Ottocento, come in William Morris. Dopo Tolkien le figure femminili non sono più le stesse, anche se non interessa l’introspezione ma come reagiscono, muovendosi su un fondale: è importante come agiscono e contribuiscono al dipanarsi della storia. Differenze con il movimento di Bloomsbury. L’intenzione palese di Tolkien è rifarsi alla tradizione vittoriana.
– 18:05. Michela Murgia: Arwen ed Eowyn, contro la volontà paterna e le leggi sociali. La visione di Tolkien non apporta rivoluzioni, anzi conferma le regole sociali. In Arwen la gerarchia è di stirpe e la scelta di unirsi a un uomo è destinata all’infelicità: la libertà corrisponderà alla morte. In Eowyn, è ancora più marcato l’ordine sociale: serve un’inversione di genere; lei vince non in quanto donna, ma in quanto negazione del maschile. La profezia si realizza per negazione.
– 22:30. “Arwen” di David Arkenstone, dall’album “Music Inspired by Middle Earth” (2001)
– 25:45. Michela Murgia: la differenza tra le figure femminili in Tolkien e nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di G.R.R. Martin. Paragone non giusto perché gli autori scrivevano in epoche diverse. Elementi fantastici sono strumentali non strutturali in Martin. Arya, assassina bambina non sarebbe concepibile in Tolkien. La figura più simile a Galadriel è Daeneris Targaryan, figura di regina materna, femminile, ma anche una sensualità spiccata non possibile nel Signore degli Anelli; però è presente l’ambivalenza potere/dominio esercitata con la stessa consapevolezza della Dama Bianca degli Elfi.
1) In onda il 7 gennaio.
Il viaggio di Tolkien: gli antenati della Terra di Mezzo. Conversazione con Piero Boitani, filologo, linguista, professore ordinario di letteratura comparata. Tolkien e il mito: Beowulf, Sir Gawain e il Cavaliere verde, le saghe nordiche. Come nasce l’universo tolkieniano.
2) In onda il 14 gennaio.
Un universo di parole: le lingue della Terra di Mezzo. Conversazione con Roberto Arduini, giornalista, studioso di Tolkien e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. In principio fu l’elfico: come Tolkien immaginò un mondo dove i personaggi potessero parlare le lingue che inventava.
3) In onda il 21 gennaio.
Un guerriero piccolo piccolo: il ribaltamento dell’eroe classico. Conversazione con Federico Guglielmi, Wu Ming 4, scrittore, studioso di Tolkien. L’eroe arturiano diventa imperfetto: l’innovazione di Tolkien e le imperfezioni dei nuovi guerrieri.
4) In onda il 28 gennaio.
L’Anello è mio: la questione del Male. Conversazione con Federico Guglielmi, Wu Ming 4, scrittore, studioso di Tolkien. Nessuno è perfetto: come Tolkien inserisce vulnerabilità anche nei personaggi positivi.
5) In onda il 4 febbraio.
Principesse elfiche e combattenti mascherate: le figure femminili. Conversazione con Michela Murgia, scrittrice, e Saverio Simonelli, giornalista e studioso di Tolkien. Dama Galadriel, Arwen, Éowyn: Tolkien riesce a immaginare una figura femminile che si distacca fino in fondo dalla tradizione?
6) In onda l’11 febbraio.
Creature fantastiche e dove trovarle: bestiario e paesaggio in Tolkien. Conversazione con Roberto Arduini, giornalista, studioso di Tolkien e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. Razze, animali, alberi, mondi: cosa vive nella Terra di Mezzo.
7) In onda il 18 febbraio.
Tutti figli di Tolkien: gli epigoni nel fumetto, nel cinema, nella letteratura, nei giochi. Conversazione con Roberto Arduini, giornalista, studioso di Tolkien e presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani. La letteratura fantasy, i giochi di ruolo, i videogiochi, i fumetti, il cinema, le serie televisive: da Guerre Stellari a Harry Potter e Game of Thrones, l’immaginario che Tolkien ha influenzato.
8) In onda il 25 febbraio.
Opera aperta: lo straordinario mondo del fandom. Conversazione con Alessandro D’Avenia, scrittore, e Michela Murgia, scrittrice. C’è chi ha cominciato a leggere grazie a Tolkien, c’è chi grazie a Tolkien, e ai giochi di ruolo a lui ispirati, ha cominciato a scrivere. Storie di fan.
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Radio3, la 4a puntata: WM4 e il “pagano convertito”
– Leggi l’articolo Radio3, la 3a puntata: WM4 e l’eroe tolkieniano
– Leggi l’articolo Radio3, 2a puntata: le lingue e Ted Nasmith
– Leggi l’articolo Tolkien su Radio3: Boitani e la 1a puntata
– Leggi l’articolo Dal 7 gennaio l’AisT e Tolkien su Rai Radio3
LINK ESTERNI:
– Vai al sito del programma Pantheon su Rai Radio3
– Vai al sito di Annbjørg Lien
– Vai al sito di David Arkenstone
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