Nel Prologo del Signore degli Anelli è ricordato come «nella Contea alla fine del primo secolo della Quarta Era, vi erano numerose biblioteche ricche di libri storici e di preziosi documenti». Infatti, «da quando Merry e Peregrino erano diventati i capi delle rispettive influenti famiglie, mantenendo però le conoscenze ed i rapporti che avevano con Rohan e con Gondor, le biblioteche si riempirono di opere […] I Grandi Smial erano l’unico posto della Contea dove si potevano trovare esaurienti documentazioni relative alla storia di Nùmenor ed all’ascesa di Sauron […] A Villa Brandy ve ne erano che parlavano dell’Eriador e della storia di Rohan. Alcune fu proprio Meriadoc a comporle o ad iniziarle». Lo stesso Merry «scrisse anche un breve trattato intitolato Antichi termini e Nomi della Contea, nel quale mostrava un particolare interesse per la ricerca di termine tipici della Contea, come per esempio mathom…». Ecco, in questo passo c’è tutta l’essenza del nostro nuovo progetto: la Contea degli Hobbit, un grande smial, una biblioteca piena di libri e, perché no, anche tanti mathon… Il tutto velato da tanto buon senso Hobbit, che come è noto è un popolo giovale e così descritto da Tolkien: «Mangiavano, bevevano e ridevano con tutto il cuore, amavano fare a tutte le ore scherzi infantili, e pranzavano sei volte al giorno, quando ne avevano la possibilità. Erano ospitali: feste e regali, che offrivano con grande generosità ed accettavano con entusiasmo, costituivano il loro massimo divertimento».
Un progetto ambizioso
Ma di cosa stiamo parlando? E perché questa citazione dal Signore degli Anelli? Perché se uniamo insieme tutti gli elementi possiamo capire da dove ha preso origine il progetto di cui vogliamo parlare. Un palazzo tutto dedicato a J.R.R. Tolkien, alle sue opere e a quelle derivate, dai film ai fumetti, dai quadri e alle illustrazioni. Una biblioteca, una galleria espositiva, ma anche un centro di incontri, seminari e proiezioni, un luogo di incontro per tutti gli appassionati tolkieniani italiani e stranieri. Tutto questo in un borgo medievale su una collina della via Emilia, non lontano da Bologna. Il nostro sogno si chiama «Tana del Drago» e per ora esiste solo sulla carta, anche se i mattoni ci sono già! L’Associazione Italiana Studi Tolkieniani con l’Amministrazione di Dozza (in provincia di Bologna appunto) ha stipulato una convenzione nell’ottobre scorso per costituire un “Centro di Studi Tolkieniani” nel borgo. Così al civico numero 2 di via XX settembre c’è un palazzetto che l’AIST sta ristrutturando. Tra la piazzetta Montmatre, la Rocchetta e il Rivellino, in una perfetta cornice storica e culturale per ospitare la sede dell’associazione, là vorremmo nascesse la nuova «Tana del Drago», luogo ideale in cui l’Associazione organizzerà mostre temporanee annuali o semestrali, corsi, seminari, rassegne cinematografiche a tema, gruppi di studio, workshop e incontri con artisti di livello nazionale. Tra le attività future è già in programma un corso interamente dedicato alle lingue elfiche, su cui più avanti faremo un articolo specifico. L’ambizione è quella di riuscire ad aprire la struttura per la manifestazione FantastikA, la biennale di arte fantastica che si terrà a Dozza dal 22 al 23 settembre 2018. In quell’occasione abbiamo riservato agli appassionati di Tolkien una sorpresa, con un ospite speciale che sarà presente!
Un crowdfunding in rete
Se questo è il sogno, la realtà passa attraverso il vostro aiuto. Le attività della Tana del Drago saranno distribuiti su tre piani: 1) al piano terra, l’ingresso, la biglietteria e il bookshop; 2) al piano seminterrato, il centro studi e la sala proiezioni e conferenze; 3) al primo piano la galleria d’arte, con esposizioni temporanee e permanenti e i servizi. Chiaramente, per realizzare al meglio tutte le strutture necessarie al completamento della Tana del Drago ci vorranno molti fondi e finanziamenti. Affinché questo progetto possa essere inaugurato in tempi brevi, stiamo coinvolgendo decine di artisti, collezionisti, studiosi, volontari, filantropi e semplici appassionati cosicché tutto sia all’insegna della collaborazione, in perfetto stile Hobbit. I lavori di restauro dello stabile sono già cominciati, ma per finanziare tutto il progetto sta per essere lanciata una campagna crowdfunding che renderà possibile la costruzione di allestimenti scenografici, degli arredi e l’acquisizione di pezzi da collezione da inserire nella galleria artistica posto al primo piano, per questo motivo chiediamo anche te di aiutarci contribuendo alla raccolta di fondi. Continuate a seguirci, anche su Facebook, per non perdervi tutti gli aggiornamenti e preparatevi a vivere assieme a noi questa nuova avventura, davvero unica nel suo genere! Per la nostra raccolta fondi online ogni offerta sarà la benvenuta, perché come dice Aragorn «ogni piccolo aiuto può esser utile», ma soprattutto ricordatevi che «dove vi è la volontà, nulla è impossibile» (SdA, 966)!!!
ARTICOLI PRECEDENTI
– Leggi l’articolo Una casa per Tolkien nascerà a Dozza
– Leggi l’articolo Che successo: 4500 persone a Fantastika!
LINK ESTERNI
– Vai al sito ufficiale di Fantastika
– Vai alla Sito ufficiale di Ivan Cavini
– Vai al sito della Fondazione Dozza Città d’Arte
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