Uno dei saggi di Tolkien fondamentali per comprendere le sue opere è senza dubbio Sulle fiabe (On Fairy-Stories), contenuto nella raccolta Il Medioevo e il Fantastico edita da Bompiani (in inglese The Monsters and the Critics and Other Essays). Pubblicato per la prima volta nel 1947, rivisitazione di una conferenza tenuta nel 1939 alla St. Andrew University, questo saggio mostra chiaramente quanto fossero importanti le fiabe per Tolkien. Spesso destinate principalmente ai bambini non per un motivo intrinseco nella loro natura ma per un mero accidente storico, le fiabe offrono all’uomo adulto tre inestimabili doni: la fantasia, naturale attività umana, il ristoro/recupero (il termine inglese recovery è stato reso in maniera differente nelle varie traduzione di questo saggio), ovvero la capacità di vedere ciò che ci circonda libere dalla banalità e dal possesso, l’evasione, non intesa come l’atto dei disertori ma come fuga legittima del prigioniero, e la consolazione del loro lieto fine, l’eucatastrofe che altro non è che l’improvviso ribaltamento della sorte, non per concludersi in tragedia, ma in gioia. Da tutto ciò si evince chiaramente l’importanza che Tolkien attribuiva a queste creazioni letterarie, ed è in virtù di ciò che oggi desideriamo presentarvi proprio una raccolta di fiabe, fiabe norvegesi. Si tratta di A Est del Sole, a Ovest della Luna, a cura di Noel Daniel e illustrato da Kay Nielsen, della casa editrice Taschen e distribuito da Logosedizioni. Il volume deve il suo titolo ad una delle fiabe contenute, un’espressione che potrebbe essere familiare ai tolkieniani più attenti, di cui noi ci eravamo occupati anche in passato grazie a un intervento di Cecilia Barella: leggendo attentamente Il Signore degli Anelli essa infatti fa capolino nei versi di una canzone intonata da Frodo, nel capitolo I Porti Grigi de Il Ritorno del Re:
Un ignoto portale o una strada nuova;
Spesso ho tirato oltre, ma chissà,
Finalmente il giorno giungerà,
E sarò condotto dalla fortuna
A est del sole, a ovest della luna.
L’originale inglese è leggermente differente, invertendo i due elementi (West of the Moon, East of the Sun), ma è difficile pensare a questo verso come ad una casualità se si considera che la fiaba Est of the Sun, West of the Moon è tra quelle presenti nella raccolta di fiabe di Andrew Lang, che Tolkien conosceva bene (proprio ad Andrew Lang era dedicata la serie di lezioni di cui faceva parte in origine On Fairy-Stories).
Storie dalla Norvegia, Immagini dalla Danimarca
Frutto dei viaggi dei folkloristi norvegesi Peter Christen Asbjørnsen e Jørgen Engebretsen Moe, i quali avevano raccolto dalle voci delle campagne e dei fiordi i racconti degli esseri straordinari di cui è ricca la tradizione del loro paese, le fiabe presentate in questo volume sono tratte per la maggior parte della raccolta di sessanta fiabe Norske Folkeeventyr. Assieme a queste il volume contiene anche un racconto danese, Il principe serpente, che già apparve assieme a tredici fiabe norvegesi nella raccolta tradotta in inglese e illustrata da Kay Nielsen nel 1914, anch’essa intitolata East of the Sun and West of the Moon.
Kay Nielsen, grande artista danese, nacque nel 1886. Figlio del direttore del Teatro Dagmar Martinius Nielsen e della stella del teatro Reale Danese Oda Nielsen, iniziò la sua carriera progettando scenografie e costumi. Studiò a Parigi e a Londra, e lavorò perfino ad Hollywood; fu illustratore editoriale, designer teatrale e collaborò con Walt Disney per il film Fantasia (1940), ideando la sequenza intitolata Una notte sul Monte Calvo. Realizzò anche bozzetti e storyboard per La Sirenetta, e contribuì anche a La bella addormentata nel bosco. Nielsen illustrò varie raccolte di fiabe: tedesche, danesi, francesi, norvegesi e arabe.
L’AIST ringrazia la cortesia di Logos Edizioni e dell’addetta all’ufficio stampa Alssandra Cristallini, che ci hanno inviato una copia della raccolta A Est del Sole, a Ovest della Luna, che potrete trovare nella biblioteca del pagina facebook del Centro Studi – La Tana del Drago a Dozza, dopo l’inaugurazione che avverrà questo settembre, durante Fantastika, la biennale d’arte del fantastico.
Cosa troverete
Per presentare al meglio il contenuto del volume, ecco com’è strutturato:
- Prefazione: le origini delle fiabe norvegesi, di Noel Daniel
- Vita e opere di Kay Nielsen. Artista, creativo e innovatore, di Kendra Daniel
– La drammaticità del teatro e la grazia del balletto
– La personificazione dell’eleganza nordica
– Uno stile personale applicato ai classici
– Dimenticato alla morte, ma riscoperto e osannato in seguito
- I libri come arte: l’epoca dei grandi illustratori, di Colin White
– L’illustrazione editoriale come opera d’arte
– Testo e illustrazioni assumono pari importanza
– Le fiabe norvegesi: climi nordici e creature spettrali
– Dettagli straordinari e colmi di significato
- Le Fiabe, riunite da Peter Christen Asbjørnsen e Jorgen Engebretsen Moe
– A Est del Sole, a Ovest della Luna
– Il nastro azzurro
– Il principe serpente
– La Vergine Maria come madrina
– L’uomo che voleva fare le faccende di casa
– Le tre principesse di Biancaterra
– Il gigante senza cuore
– Il figlio della vedova
– I tre caproni mangioni
– Le tre principesse nella montagna azzurra
- Appendice
ARTICOLI PRECEDENTI:
– Leggi l’articolo Tolkien e la fiaba norvegese di Cecilia Barella
– Leggi l’articolo There Would Always Be a Fairy Tale, recensione
– Leggi l’articolo La nuova raccolta di saggi di Verlyn Flieger
LINK ESTERNI:
– Vai alla pagina della edizione tascabile di A Est del Sole, a Ovest della Luna, illustrato da Kay Nielsen
– Vai al sito di Logosedizioni
– Vai alla pagina facebook del Centro Studi – La Tana del Drago
– Vai al sito di Fantastika
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